Rancho Notorious
Stupendo western girato con pochi mezzi ma con grande mestiere da un sontuoso Fritz Lang. Ad esempio se non stai attento ad inizio film ti imbroglia le idee fino al regolamento dei conti finale, dove quello che credevi l'assassino è in realtà un estraneo al fatto. Già il fatto. Di quelli orrendi che gettano nella disperazione anche la più pacifica delle persone rendendola preda di un odio che solo la vendetta può placare. Vern Haskell un bravo cowboy abile nel condurre mandrie e domare cavalli, un onesto lavoratore che sogna di avere un ranch tutto suo in pochi anni e che tra otto giorni si sposa con la sua ragazza. Le ha appena regalato una spilla che gli hanno assicurato venire direttamente da Parigi e l'ha baciata prima di andare al lavoro. L'ha lasciata nella sua bottega visto che i suoi genitori e molti in paese sono andati a rendere omaggio ad una coppia che ha appena avuto tre gemelli. Una rarità per il paese. Anche loro hanno in serbo una prole numerosa, contano di far nascere un figlio ad ogni primavera per i prossimi anni. Ma tutto questo va in fumo quando una coppia di balordi arriva in città e approfittando della calma e della ragazza sola in negozio tentano la rapina e non pago uno di loro cerca pure di violentarla, con il risultato di doverla uccidere per fermare le sue urla. Vern raggiunto al pascolo rientra precipitosamente in città e fattosi consegnare un cinturone si mette subito sulle tracce della coppia. Nel frattempo i due hanno litigato e uno di loro è stato ferito a morte. Fa appena in tempo a rivelare all'accorrente Vern il nome di un posto dove il compare sta andando: il Mulin d'Oro. La pista si rivela essere giusta e porta ad una donna affascinante e fatale, Altar Keane, con un passato da cantante di saloon e molto amata dal pubblico. Il Mulin d'Oro era una sorta di ruota della fortuna nei saloon e case da gioco e lei oggi ne aveva dato il nome ad un ranch vicino al confine col Messico, dove con l'aiuto di qualche vaquero messicano conduceva un'attività di compra vendita cavalli. In realtà il ranch funzionava da covo per i banditi di passaggio da quelle parti che dietro compenso del 10% delle loro ruberie potevano passare tranquillamente il tempo necessario a far calmare le acque. Aiutata e anche protetta nel suo difficile ruolo dal veloce pistolero Frenchy Fairmont che la ama perdutamente al punto di farsi arrestare per comprarle un flacone di profumo. Vern riesce a farlo evadere e con lui arriva al ranch dove si offre di domare cavalli mentre il suo vero scopo è quello di vendicarsi dell'uomo che ha ucciso la sua ragazza ma del quale non conosce l'identità. Col tempo riesce anche ad entrare nelle grazie della donna ed entrando in contrasto con Frenchy che lo vede come un rivale ma lui ha in testa solo la vendetta che arriva quando la donna indossa la spilla che lui aveva regalato alla sua ragazza e la verità viene a galla in maniera dirompente e Vern si fa dire il nome di chi gliela regalata. Nel convulso finale, i banditi braccati e in rotta tra loro, si confrontano contro Vern e Frenchy. Nella furibonda sparatoria Altar Keane farà scudo con il suo corpo a Frenchy, l'unico suo amore, restando uccisa e i due pistoleri senza più alcuno scopo lasciano per sempre il ranch cavalcando insieme tra i titoli di coda.
Marlene Dietrich canta, gioca, cavalca clienti nel saloon e cinicamente sfrutta il suo fascino per aggiogare uomini fino alla presa di coscienza finale. In altre parole stupenda e qui doppiata dall'altra divina voce di Tina Lattanzi. Ottimo Arthur Kennedy che roso dall'odio per copione mostra capacità recitative notevoli e al pari dell'affettato ex soldato sudista Mel Ferrer, "la pistola più veloce del West", che si è rifatto alla grande dei torti subiti dai vincitori del Nord che gli hanno rubato le terre. C'è anche Jack Elam e in un western è sinonimo di garanzia.
Marlene Dietrich canta, gioca, cavalca clienti nel saloon e cinicamente sfrutta il suo fascino per aggiogare uomini fino alla presa di coscienza finale. In altre parole stupenda e qui doppiata dall'altra divina voce di Tina Lattanzi. Ottimo Arthur Kennedy che roso dall'odio per copione mostra capacità recitative notevoli e al pari dell'affettato ex soldato sudista Mel Ferrer, "la pistola più veloce del West", che si è rifatto alla grande dei torti subiti dai vincitori del Nord che gli hanno rubato le terre. C'è anche Jack Elam e in un western è sinonimo di garanzia.
USA 1952
Regia: Fritz Lang
con
Marlene Dietrich: Altar Keane
Arthur Kennedy: Vern Haskell
Mel Ferrer: Frenchy Fairmont
Gloria Henry: Beth Forbes
William Frawley: Baldy Gunder
Lisa Ferraday: Maxine
George Reeves: Wilson
Jack Elam: Mort Geary
Frank Ferguson: Predicatore
Francis McDonald: Harbin
Lloyd Gough: Kinch
John Raven: Croupier
John Kellog: Jeff Factor
Dan Seymour: Comanche Paul
Rodd Redwing: Rio
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