Orizzonti lontani
La Guerra Civile era terminata, il commercio e gli scambi tra i vari stati venivano gradualmente ripresi, ma esisteva sempre una certa tensione tra gli yankees del Nord e i ribelli del Sud. La popolazione delle città dell'Est era in continuo aumento ed aveva bisogno di carne e provviste. Nel Texas c'erano milioni di capi di bestiame ma non c'era modo di trasportarli. Alla disperata alcuni reduci dell'esercito sudista partendo dal Texas, sospingevano le mandrie su una lunga e difficile pista verso i centri ferroviari del Missouri. Chad Morgan è appena arrivato dopo un faticoso viaggio nel quale qualche centinaio di capi è andato perduto. Tuttavia conta di farci 10 dollari a capo e su circa 2000 arrivati a destino conta di ricavarci 20 mila dollari da spartire con i suoi uomini. Purtroppo si accorge che il commercio della zona è esclusivamente nelle mani di un tipo senza scrupoli, tale Brog che offre solo 1 dollaro e mezzo a capo gettando nello sconforto i mandriani che se la prendono anche con Chad reo di aver promesso loro guadagni più lauti dopo tanta fatica e rischi. Così Chad riparte per conto suo e strada facendo si aggrega in circostanze movimentate a quello che è in apparenza un rottame d'uomo, Joe Jagger, un ubriacone senza speranze, ma che in realtà è stato un bravo architetto che il vizio dell'alcool ha distrutto. Chad lo prende a ben volere e durante il viaggio, lontano da centri abitati e dalle tentazioni, riesce a farlo ritornare sobrio al punto che arrivati a Kansas City beve soltanto rabarbaro. Qui vive la sorella Helen fidanzata con un costruttore di ferrovie, Tom Draper e col quale un tempo ha lavorato. L'idea che i due hanno sviluppato, incontrando alcuni agricoltori sul cammino, è quella di convincere Tom a costruire un ramo di 150 Km verso quella zona del Kansas vicina al Texas per consentire il carico di bestiame che farebbe meno strada per arrivare là, oltre a garantire viaggi per tutto l'anno con grano e altri raccolti della comunità agricola. Il progetto piace e si inizia la costruzione che prevede anche la nascita di una cittadina come terminal e che Joe è felicissimo di progettare. Per la prima volta porterà a termine un lavoro e questo è merito di Chad che l'ha salvato dall'alcool e di questo anche sua sorella Helen gliene è grata. Ma il perfido Brog per paura di perdere i lauti affari del Missouri cerca di ostacolare i lavori di costruzione tentando di incendiare l'erigenda cittadina. Ma la tenacia di Joe e degli agricoltori della zona prevale e si è tutti pronti per l'inaugurazione invitando i principali commercianti di bestiame ospiti nel nuovissimo albergo e in attesa dell'arrivo imminente di Chad e della mandria promessa. Ma Brog è anche lui della partita e col suo scagnozzo alloggia nello stesso albergo dove la prima notte fa fuori il principale concorrente. La notizia l'indomani mattina getta gli altri nello sconforto. Chi li difenderà dai soprusi di Brog? La vita non vale un affare e Joe deve difenderli da quel malvagio se no ripartiranno perchè in quel luogo senza ancora sceriffo e legalità loro non sono al sicuro. Joe non sa maneggiare le armi e Brog e il suo compare sono pistoleri veloci, ma sordo alle suppliche della sorella li affronta e viene ucciso a sangue freddo da Brog. Nel frattempo Chad è nei paraggi. Ha lasciato il bestiame a rimpinzarsi in santa pace in quei pascoli verdissimi e si reca in città per annunciare il suo arrivo. Saputa la tragica notizia si reca dal becchino per dare l'estremo saluto all'amico nella bara. La resa dei conti è vicina. Nel saloon dell'albergo Brog e il compare per nulla intimoriti dall'arrivo di Chad lo sfidano a provarci. Pochi interminabili secondi fatti di sguardi e mani tese e poi la rapida successione dei colpi di Chad che li fa secchi senza avere nemmeno il tempo di estrarre. Helen urla disperata e si precipita nel saloon dove si lascia andare ad un abbraccio che la dice lunga sui suoi sentimenti. Tom capisce e si fa da parte. Lì è nata una nuova città, un nuovo amore e una nuova vita. A me piace Alan Ladd tanto che gli ho dedicato un'etichetta e qui non è doppiato dalla sua voce italiana Augusto Marcacci bensì da quella di Jimmy Stewart, Gualtiero De Angelis e parliamo quindi di roba pregiata. La palma di miglior interprete spetta tuttavia ad un sontuoso Edmond O'Brien capace di risorgere, recitando, dagli abissi dell'alcool alle vette del progettare e costruire. Ottimo Anthony Caruso che i più grandi hanno imparato a conoscere come cattivo fin dai tempi del Zorro Disneyano nei panni del Capitano Ortega.
The Big Land
USA 1957
Regia: Gordon Douglas
Musiche di David Buttolph
con
Alan Ladd: Chad Morgan
Virginia Mayo: Helen Jagger
Edmond O'Brien: Joe Jagger
Anthony Caruso: Brog
Julie Bishop: Kate Johnson
John Qualen: Sven Johnson
Don Castle: Tom Draper
David Ladd: David Johnson
Jack Wrather Jr.: Olaf Johnson
George J. Lewis: Dawson
James K Anderson: Cole
Don Kelly: Billy Tyler
Charles Watts: Dick McCullough
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati