Impiccalo più in alto
Scambiato per un ladro di bestiame, Jed Cooper viene impiccato senza tante storie da un gruppetto di facinorosi guidato dall'ex Capitano Wilson. A nulla valgono i suoi tentativi di dimostrare la propria innocenza, addirittura vantando un passato da aiutante dello sceriffo di St.Louis e invocandone la testimonianza al fine di scagionarlo anche se dista tre giorni di cavallo. Lasciato a penzolare da un ramo, con la corda che sta segandogli il collo e la vita che lo sta abbandonando rapidamente mentre scorrono incuranti i titoli di testa, ha la fortuna di essere tratto in salvo dallo sceriffo Bliss che, non potendone ricavare informazioni visto lo stato pietoso, lo incatena ai piedi e lo carica nel carretto che sta conducendo pieno di delinquenti, dal giudice Fenton. Dave Bliss è uno dei pochi uomini validi che ha a disposizione il giudice per assicurare la legge in un territorio vastissimo e preda di reati di ogni genere. Cooper potrebbe essere un delinquente e questo lo stabilirà il giudice Fenton che esercita la sua professione in maniera inflessibile spettacolarizzando le impiccagioni con rituali che richiamano tantissima gente da ogni angolo della contea. Chiarito l'equivoco e vista la precedente esperienza di Cooper come aiuto sceriffo e stante l'annoso problema di reclutamento di uomini adatti allo scopo per coraggio e abnegazione, gli offre l'impiego di sceriffo offrendogli una paga mensile oltre modo remunerativa. Ma non dovrà farsi giustizia da solo bensì assicurare i responsabili a quella sacrosanta del suo giudice e datore di lavoro. Niente vendetta ma solo giustizia. Rimessosi in sesto, Cooper inizia la sua ricerca che lo porta anche ad eseguire altri arresti in condizioni di estrema difficoltà e segnalandosi come irriducibile mastino per la gioia del giudice Fenton che finalmente può gongolare e godersi il suo formidabile poliziotto che tuttavia sembra col tempo non apprezzare quel modo inflessibile di amministrare la giustizia. Come un fantasma appare agli occhi increduli dei primi ricercati per il suo linciaggio e, mentre alcuni si lasciano arrestare, e il vecchio Reno si costituisce spontaneamente, altri mettono mano alla pistola finendo ammazzati dal veloce e risoluto Cooper. Ne restano tre con in testa il loro capo, il Capitano Wilson, e tentano una sortita, nella speranza di eliminarlo una volta per tutte, in occasione dell'ennesima impiccagione a Fort Grant e, approfittando della confusione generale, tendono un agguato a Cooper crivellandolo di colpi a tradimento. Ma forse è veramente un fantasma e riesce a sopravvivere per lo scontro finale nel ranch di Wilson dove elimina prima il cane pastore che lo fiuta di notte e poi i due tirapiedi di Wilson che per non farsi catturare preferisce impiccarsi ad una trave della sua camera. La sua giustizia è fatta e d'ora in avanti farà solo quello che il suo giudice forcaiolo gli ordinerà di fare, lasciando da parte i suoi scrupoli di coscienza e prendendo dei nuovi mandati di arresto dalle mani del giudice al quale voleva rassegnare le sue dimissioni. Tra i titoli di coda lascia il paese per la sua nuova missione, freddo e implacabile come il mito che si è costruito Clint Eastwood nella storia del cinema.
Hang 'Em High
Stati Uniti 1968
Regia: Ted Post
con
Clint Eastwood: Jed Cooper
Inger Stevens: Rachel Warren
Pat Hingle: Giudice Adam Fenton
Ben Johnson: sceriffo Dave Bliss
Ed Begley: Capitano Wilson
Bruce Dern: Miller
Joseph Sirola: Reno
Charles McGraw: Sceriffo Ray Calhoun
Dennis Hopper: il profeta
Ruth White: Sophie
Alan Hale, jr: Matt Stone
Arlene Golonka: Jennifer
L.Q. Jones: Loomis
Michael O'Sullivan: Francis Elroy Duffy
Bob Steele: Jenkins
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