La sposa turca (2004)
Cahit e Sibel, sono due disperati che hanno tentato il suicidio e si incontrano all'ospedale psichiatrico di Amburgo.
Cahit ha perso da poco la moglie. Sibil è oppressa dalla famiglia.
Cahit ha perso da poco la moglie. Sibil è oppressa dalla famiglia.
Cahit e Sibil sono turchi, immigrati di seconda generazione. Sibil convince Cahit a sposarla. Un matrimonio di facciata che le permetta di liberarsi dalle catene famigliari. Entrambi, seppur conviventi, conducono vite separate, con partner diversi. Ma qualcosa sta nascendo tra loro.
Una sera, preso da un raptus di gelosia, Cahit ammazza un partner occasionale di Sibil.
Con Cahil in galera e lo scandalo del loro finto matrimonio, Sibil cade nella disperazione. Ripudiata dalla famiglia, decide d'andare ad Istanbul a lavorare nell'hotel della cugina Selma. Ma anche ad Istanbul la mancanza di Cahit si fa sentire e Sibil cade in un vortice di droga e violenza.
Oramai giunta sull'orlo del baratro, Sibil riesce a riprendersi, avere una relazione stabile, concepire una figlia.
Cahit, nel frattempo, esce di prigione e si mette alla ricerca di Sibil, che riesce a ritrovare.
I due avranno una notte d'amore, la prima da quando si conoscono. Ma rimmarrà l'ultima, per volere di Sibil.
I due avranno una notte d'amore, la prima da quando si conoscono. Ma rimmarrà l'ultima, per volere di Sibil.
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Ritratto in nero di una generazione, di un popolo diviso in due tra modernità e tradizione.
Il film è in alcuni momenti grottesco, in altri intimista. Ma al centro rimane sempre la condizione della donna ed il suo cercare un ruolo stabile all'interno della società, della famiglia, delle relazioni.
E' pure un film d'amore, a tinte forti, che in alcuni momenti colpisce più lo stomaco che il cuore, ma come dice lo zio di Cahit "l'amore è come il Luna Park, cavalchi, cavalchi, cavalchi, giri sempre in tondo, e scopri che il cavallo è di legno".
Il film è in alcuni momenti grottesco, in altri intimista. Ma al centro rimane sempre la condizione della donna ed il suo cercare un ruolo stabile all'interno della società, della famiglia, delle relazioni.
E' pure un film d'amore, a tinte forti, che in alcuni momenti colpisce più lo stomaco che il cuore, ma come dice lo zio di Cahit "l'amore è come il Luna Park, cavalchi, cavalchi, cavalchi, giri sempre in tondo, e scopri che il cavallo è di legno".
Con questo film, il regista Fatih Akin ha vinto l'Orso d'Oro al Festival di Berlino.
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Devo assolutamente provvedere, perchè è un film che non ho mai visto.
RispondiEliminaGrazie Gobbo! :)
Anche ieri era in programmazione su SKY ... ;-)
RispondiEliminam'ero ripromesso di guardarlo e poi era scivolato via come spesso mi succede per altri film che dimentico di registrare .. ma il socio ha provveduto ;-)
RispondiEliminamolto bello..uno dei migliori del 2000 in su
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