Corte marziale
Dirige Robert Johnson, pseudo di Roberto Mauri al secolo Giuseppe Tagliavia. Nomen omen e infatti taglia e cuce varie scene di altri suoi film per dar vita a questo patchwork per non dire pastrocchio, che se da un lato ha un senso, dall'altro scena per scena richiama alla mente cose già viste, come ad esempio in Bada alla tua pelle, Spirito Santo! che abbiamo avuto la "fortuna" di vedere e recensire qui nel blog. Così a poco a poco ecco riaffiorare nomi e cognomi e titoli e personaggi. Qui Vassili Karis è sempre un tenentino col nome diverso, da Donovan a Warren e deve sempre vedersela col fetentone del Capitano del suo Forte, interpretato sempre da Graig Hill e dal suo non meno fetente sergente con barba e baffi che risponde al nome di Salvatore Billa, stuntman e caratterista tra i più attivi del nostro cinema. C'è sempre la casetta in campagna del nostro tenentino con mogliettina, figlioletto e cognato, fratello di lei, zoppetto. Stavolta viene incastrato sempre dal Capitano di aver ucciso un altro ufficiale allo scopo di sottrargli dei documenti delicati da rivendere ai sudisti. Va dritto sotto corte marziale più per dare un senso al titolo che per altro, visto che riesce ad evadere con estrema facilità da un forte che ha una corte di giustizia di alti ufficiali ma poi evidentemente carente di personale tanto che se la squaglia senza il benché minimo problema. Ma serve per smascherare i veri colpevoli e dimostrare la sua innocenza, tra scampagnate in famiglia dove gli fanno sempre delle belle frittate e scontri reiterati con il sergente e altri galantuomini sulle sue tracce. Viene perfino catturato una seconda volta e condannato ai lavori forzati dove conosce il vero assassino e tramite lui risalire ai mandanti. Naturalmente evade con estrema facilità per il faccia a faccia finale col capitano comandante del forte che ritenuto colpevole viene fucilato in un fermo immagine finale da "antologia", con la scarica dei colpi che fa apparire la parola FINE, cosa che devo confessare mai ho aspettato così impaziente. Una curiosità che mi piace segnalare è il noto José Torres che ad inizio film partecipa ad un'azione militare con tanto di mitragliatrice in compagnia del nostro tenentino che conosce molto bene, mentre alla fine è una sorta di sagrestano organista di una chiesa al quale il tenente si rivolge per ottenere alcune informazioni e che non conosce affatto. Segno più che evidente di spezzoni tratti da film diversi.
Corte marziale
Italia 1973
Regia: Roberto Mauri
con
Vassili Karis: Tenente Clint Warren
Craig Hill: Capitano Simpson
Jack Betts aka Hunt Powers: zio
Margaret Rose Keil: moglie
Salvatore Billa: Sergente Ballinger
Tom Felleghy: Colonnello Stratford
e con
José Torres
Cesare De Vito
Lorenzo Piani
Ada Pometti
Mauro Mannatrizio
Edmondo Tieghi
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