Una colt in mano al diavolo
U scito di prigione, Roy Koster, si reca a Silvertown per esaudire l'ultimo desiderio di un suo compagno di sventura, "Sulky", che prima di morire gli ha dato una coppia di gemelli da polso che mostrati, una volta in paese, creano immediatamente subbuglio. Perfino i figli di Sulky, Grace e Phil, non vogliono più saperne niente del loro padre ritenuto colpevole dell'omicidio a scopo di rapina di un facoltoso signore del posto ammazzato con sua nipote di pochi anni, mentre insieme si recavano in città col calessino. Un delitto orrendo che la famiglia vuol dimenticare e solo la moglie di quell'uomo, Martha, sembra ancora credere alla sua innocenza. A Silvertown c'è un prepotente, un certo Warner che ricorda tutta la faccenda e ha pure testimoniato contro quell'uomo e al quale non piace questo straniero che indaga e che ha anche avuto modo di sfoltirgli la manovalanza uccidendo in regolare duello tre suoi scagnozzi. Poi c'è il facoltoso Isaac Mc Corney che gestisce il locale saloon e in apparenza inerme uomo d0'affari, che ha tuttavia testimoniato anche lui contro il povero Sulky. Sam Dayton è invece un testimone diretto avendo ritrovato quel paio di gemelli perduti nel saloon e invece poi ritrovati accanto ai cadaveri; lui può spiegare tutto. Ma quando Roy lo consegna allo sceriffo per farlo confessare ecco irrompere gli uomini di Warner e ucciderlo senza pietà. Roy va allora da Warner per chiudere i conti ma una volta nel suo ranch scopre che a reggere i fili dell'organizzazione è l'insospettabile Mc Corney. Questi uccide Warner e cattura Roy per incolparlo di quell'omicidio e lo fa condurre dallo sceriffo. Per fortuna Grace e suo fratello Phil han trovato un documento che incastra Mc Corney e scagiona il loro padre. Così precipitatasi dallo sceriffo, con Phil che viene sorpreso a rovistare nella cassaforte e ucciso da Mc Corney, Grace ha modo di dimostrare anche l'innocenza di Roy e di farlo liberare un attimo prima che in città si scateni una violenta sparatoria per eliminarli tutti. Grace e lo sceriffo coprono Roy che uscito dalla soffitta ingaggia un conflitto a fuoco che lo vede in breve prevalere sulla banda e dare la cacia a Mc Corney in fuga. Raggiunto e inchiodato alle sue colpe, sarà la vedova Scott a farsi giustizia sparandogli con la sua doppietta. Grace Scott, una giovanissima Fiorella Mannoia può abbracciare l'uomo che ha riabilitato suo padre e fatto giustizia facendole anche nascere nel cuore l'amore al posto dell'odio covato per tanto tempo.
Gianfranco Baldanello che si firma Frank G. Carroll fa di necessità, soliti pochi mezzi, virtù, riuscendo a confezionare un filmetto che vista la media del western nazionale di quel periodo ormai al tramonto, non dispiace affatto come trama anche se sono evidenti i tagli scena usati come i campi corti a nascondere il nulla che c'era attorno ai protagonisti davanti alla macchina da presa.
Una colt in mano al diavolo
Italia 1972
Regia: Gianfranco Baldanello
Musiche Piero Piccioni
con
Robert Woods: Roy Koster
William Berger: Isaac Mc Corney
George Wang: Warner
Fiorella Mannoia: Grace Scott
Nino Fuscagni: Phil Scott
Attilio Dottesio: Jeremy "Sulky" Scott
Giovanna Mainardi: Martha Scott
Mario Dardanelli: Sam Dayton
Artemio Antonini: il maniscalco
e con
Tony Di Mitri
Alessandro Perrella
Lorenzo Piani
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