Il grande impostore
F erdinand Waldo Demara, ragazzino sveglio e deluso dal fallimento del padre che gestiva una piccola catena di sale cinematografiche, si ripromette di riuscire nella vita anche con l'inganno piuttosto che ridursi come il padre. Al suo amico e confessore, reverendo Devlin, promette che cercherà di ottenere quel che vuole con mezzi leali. Ma strada facendo accortosi che molte regole si frappongono tra lui e i suoi desideri, forte di una certa cultura, bella presenza ed abilità nel porsi col prossimo, eccolo buttarsi nelle più disparate imprese spacciandosi per quello che in realtà non è, ma sempre dimostrando di non essere del tutto sprovveduto nel ruolo che recita fin quando non viene scoperto e smascherato. Così dopo aver tentato invano di diventare ufficiale, nonostante i suoi buoni voti, i migliori del corso, per via di non possedere un diploma come da regolamento, non ci pensa due volte a falsificare i documenti necessari a spacciarsi per ufficiale dei marines. Scoperto finisce in prigione dove impara il mestiere assistendo il direttore per poi, una volta fuori, farsi assumere in uno dei più grandi penitenziari del paese diventando vice del direttore e fidanzato ufficiale della figlia, grazie sempre a documenti e raccomandazioni contraffatte. Riesce così bene nel suo lavoro che in breve recupera anche i più pericolosi tra i detenuti con l'esempio e la dedizione, fin quando un neo arrivato tra i detenuti lo riconosce e si mette a ricattarlo. Bisogna cambiare aria in fretta e provare a diventare un frate trappista prima per poi ritornare al suo antico amore per le divise, indossando stavolta quella di ufficiale medico della marina canadese. Qui in maniera del tutto improbabile e grazie a studi sommari di medicina fatti anni prima, lo vediamo salvare diversi feriti e guadagnarsi una fama che lo porta su tutti i giornali come un eroe per essere riconosciuto e quindi dover di nuovo cambiare aria. Sembra aver trovato finalmente la sua nuova identità nei panni di un maestro di scuola in un remota isola ma purtroppo per lui viene rintracciato anche qui, ma mentre lo conducono in prigione riesce a far perdere le sue tracce. La polizia tempo dopo ritiene di averlo scovato in Sudamerica e per catturarlo stanno per mandargli appresso uno dei più famosi segugi del mondo: il sergente Winkerton, un sorridente e soddisfattissimo Demara nell'ultima sua brillante versione.
Commedia dai tratti a volte anche drammatici, ma dai quali si trae d’impaccio sempre con leggerezza grazie al brio e prestanza scenica di un Tony Curtis capace non solo di divertire come lui sa fare ma anche di smorzare i toni non appena sembrano salire ai livelli di dramma.
The Great Impostor
Stati Uniti 1961
Regia: Robert Mulligan
Musiche Henry Mancini
con
Tony Curtis: Ferdinand Waldo Demara Jr. / Martin Donner / Dr. Gilbert / Ben. W. Stone / Dr. Joseph Mornay / Robert Boyd Hammond
Karl Malden: Padre Devlin
Edmond O'Brien: Capitano Glover del HMCS Cayuga
Mike Kellin: Clifford Thompson
Gary Merrill: Papà Demara
Jeanette Nolan: Mamma Demara
Raymond Massey: Padre Abbott Donner
Arthur O'Connell: Warden J.B. Chandler
Sue Ane Langdon: Eulalie Chandler
Dick Sargent: infermiere Hotchkiss
Joan Blackman: Tenente Catherine Lacey
Robert Middleton: R.C. Brown
Larry Gates: il Cardinale
Frank Gorshin: Barney
Robert Crawford Jr.: Demara da ragazzo
Ward Ramsey: Tenente Comandante Howard
Doodles Weaver: contadino
David White: dottor Hammond
Harry Carey Jr.: dottor Joseph Mornay
Bing Russell: Morgan
Gage Clarke: Mr. Warren
Joanna Dix: Elsie
Russ Conway: sergente Wilkerson
James Drake: marinaio
Elizabeth Flournoy: Sorella Veronica
James Dobson: marinaio
Tim Graham: tassista
Harry Harvey Jr.: marinaio
Joe Gray: carcerato
Wendell Holmes: Comandante Winston
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