Killing Season
N el 1992, l'esercito serbo invase la confinante Bosnia, dando il via a una guerra segnata da massacri di civili su larga scala, compiuti in nome della pulizia etnica. Il genocidio provocò più di 200 mila vittime, il numero più elevato di caduti in un conflitto europeo dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1995 finalmente intervennero le forze militari americane che, insieme agli alleati della NATO, lanciarono l'operazione "Forza Deliberata".
Per Benjamin Ford, colonnello dei marines è stata la quarta guerra da lui combattuta e quella che ha devastato la sua anima per gli orrori visti con i suoi occhi e l'indicibile crudeltà dei contendenti. Da vent'anni circa vive in mezzo ai boschi in una baracca arredata e lontano dalla "civiltà", collegato ad essa soltanto da un telefono col quale il figlio ogni tanto lo chiama per avere sue notizie o per invitarlo al battesimo del nipotino. Ha una scheggia in una gamba, regalo di guerra, che lo costringe a prendere anti dolorifici ma che non gli impedisce di girare per boschi a fotografare alci, dopo esserne stato in gioventù un abile cacciatore. Ma sta per diventare preda a sua volta di un altro predatore, Emil Kovac che finalmente è riuscito a scovarlo nel suo rifugio in mezzo ai boschi. Costui, membro del famigerato gruppo degli Scorpioni, si era macchiato di orrendi delitti, fin quando Benjamin e i suoi uomini li avevano sorpresi durante la liberazione di un campo di prigionia, che celava orrendi crimini ai danno dei prigionieri musulmani di Bosnia. Privati delle loro divise erano stati giustiziati su due piedi dopo aver scoperto cumuli di corpi umani ridotti a larve e ammassati ovunque. Benjamin aveva cercato di resistere dal premere il grilletto ma lo aveva fatto provocando soltanto danni temporanei a Kovac che, abbandonato come morto, era in realtà riuscito a farsi curare come vittima di guerra in una struttura ospedaliera che lo rimise in piedi. Da quei giorni sogna la vendetta e ora, scoperto il luogo, dà inizio ad una caccia spietata all'uomo che aveva tentato di ucciderlo. Benjamin, che addirittura se l'era portato in casa credendolo un escursionista e col quale aveva organizzato una battuta di caccia all'alce, si ritrova ben presto nei panni del grande cervide, braccato da un individuo che con arco e frecce tenta di ucciderlo. Tra i due si arriva ben presto ad un chiarimento dei rispettivi ruoli e del perché di tanto odio, in un crescendo che vede repentini cambi di ruolo, da preda a cacciatore e viceversa, fino al finale nel quale Benjamin che potrebbe ripetere esattamente l'esecuzione di decenni prima, rifiuta di farlo, risparmiando il rivale, sopraffatto nell’ultimo corpo a corpo, e riuscendo con quel gesto a placarlo definitivamente tanto da abbandonare il sentiero della vendetta e tornare ad una vita normale. Come Benjamin che finalmente tornerà a casa dal figlio per abbracciare per la prima volta il nipotino.
Due attori un bosco e tanta tensione, per un'oretta abbondante in questo film modesto e tenuto in vita soltanto da due calibri come De Niro e Travolta che ovviamente da soli valgono .. il disturbo.
Killing Season
Stati Uniti, Belgio 2013
Regia: Mark Steven Johnson
Musiche Christopher Young
con
Robert De Niro: Benjamin Ford
John Travolta: Emil Kovac
Milo Ventimiglia: Chris Ford
Elizabeth Olin: Sarah Ford
Diana Lyubenova: Elena
un "Jacknife" rivisitato con venature de "il cacciatore" ... c'è crisi di idee nel cinema americano ...
RispondiEliminabravo gobbo due righe un sunto perfetto :)
Eliminagrazie zio ... :) ... Hollywood suca!!! ;)
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