Broadway Danny Rose
D
anny Rose dopo aver tentato senza fortuna come cabarettista, si è messo a scovare talenti da lanciare nello showbiz. Ma riesce a mettere insieme soltanto dei falliti o improbabili artisti da baraccone, come lo xilofonista cieco o il tale che fa suonare il piano a degli uccellini ammaestrati, o la suonatrice di bicchieri del tutto autodidatta. Per questo riesce a malapena a sbarcare il lunario ma al contrario di altri del suo mestiere, lui è felice con poco e soprattutto in pace con tutti. E poi sta rilanciando alla grande un cantante del passato, Lou Canova, che in pieno revival del genere da lui cantato, sta iniziando ad ottenete un discreto successo. Per lui, come del resto per tutti i suoi assistiti, Danny provvede in tutti i modi ai suoi bisogni personali e artistici. Non solo gli procura ingaggi e li pubblicizza a costo zero ma deve anche provvedere alla sua relazione extraconiugale con Tina, spacciandola per la sua ragazza affinché la moglie di Lou non si insospettisca quando va ad assistere agli spettacoli del marito. Tina Vitale è una ragazza difficile che mal sopporta il suo ruolo e vorrebbe una diversa relazione, ma era anche stata fidanzata di un malavitoso italo-americano che è ancora perdutamente innamorato di lei. Perciò quando Danny va a prenderla per portarla al Waldorf Astoria, locale tra i più prestigiosi per il rientro sulle scene di Lou, viene scambiato per il suo uomo e i fratelli del malavitoso li rapiscono entrambi per dar loro una lezione. Riescono a fuggire e dopo lo spavento a raggiungere il locale dove a Lou viene tributato un insperato successo. Si aprono le porte della ribalta più importante e Danny va cambiato con Sid Bacharach, il più celebrato manager dei divi. Danny non può crederci dopo tutto quello che ha fatto per lui, ma mite e pacifico com'è non può che andarsene mestamente con grande dignità. Lo vediamo tempo dopo, dare una festicciola nel suo modesto appartamento con gli ultimi dei suoi bislacchi artisti rimastigli, raggiunto da Tina che vuol scusarsi per essere in parte la causa del suo allontanamento da Lou. Ma nel poco tempo che sono rimasti insieme in lei è nato qualcosa, in fondo la intriga più un intellettuale che un uomo rude e in questo Danny ha buone chances da giocarsi.
Commedia amara ben diretta e interpretata da Woody Allen, che fa raccontare la sua storia a un gruppo di cabarettisti alla fine di una carriera e di un genere che sembra non abbia più presa sul pubblico e allora ecco che riunti al tavolo del ristorante dove sono convenuti per una rimpatriata, si raccontano storie riguardanti il buffo e mitico Danny Rose e i suoi sgangherati assistiti, passando così in rassegna tanti loro colleghi di un tempo, ognuno con le sue caratteristiche e tali da divertire nel ricordo una serata conviviale tra amici. Girato in bianco e nero è un film da vedere tutto d'un fiato per come scorre via piacevole e leggero. Oltre a Woody Allen magistrale che cura anche soggetto e sceneggiatura, c'è una insolita Mia Farrow versione vamp e tutta una serie di italo-americani a divertente contorno, con la ciliegina del co-protagonista Nick Apollo Forte, cantante, musicista, compositore, umorista, attore, vocalista, pianista e chissà cos'altro ancora.
Broadway Danny Rose
Stati Uniti 1984
Regia: Woody Allen
Musiche Luigi Denza, Nick Apollo Forte
con
Woody Allen: Danny Rose
Mia Farrow: Tina Vitale
Nick Apollo Forte: Lou Canova
Sandy Baron: sé stesso
Corbett Monica: sé stesso
Jackie Gayle: sé stesso
Morty Gunty: sé stesso
Will Jordan: sé stesso
Howard Storm: sé stesso
Jack Rollins: sé stesso
Milton Berle: sé stesso
Craig Vandenburgh: Ray Webb
Herb Reynolds: Barney Dunn
Paul Greco: Vito Rispoli
Frank Renzulli: Joe Rispoli
Edwin Bordo: Johnny Rispoli
Gerald Schoenfeld: Sid Bacharach
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