Wolverine - L'immortale
W olverine vive isolato sui monti per evitare di fare del male al prossimo con quei suoi artigli letali ed è talmente sconfortato che la sua immortalità inizia a pesargli troppo. A porre fine a questo stato interviene dal Giappone la giovane Yukio che vuole portarlo con sé al cospetto del suo patrigno, mentore e maestro Yashida San che sta per morire. Ha espresso come ultimo desiderio di poter salutare colui che lo salvò dal disastro del bombardamento nucleare di Nagasaki. Lui è molto potente ed è a capo di un impero tecnologico e il suo jet privato è pronto a rullare in pista con destinazione Giappone. Qui Wolverine viene ricevuto con tutti gli onori e quel vecchio morente, così attratto dai suoi poteri, vorrebbe trarli da lui con sofisticati congegni per consentire finalmente a Logan di aver pace e poter morire come tutti una volta invecchiato, in un cambio di ruoli che al nostro Logan-Wolverine non sconfinfera affatto, tanto che declina la proposta. In cambio però promette di prendersi cura della nipote Mariko sua erede universale e nelle mire della potente Yakuza. In realtà anche il padre della giovane e il suo fidanzato vorrebbero toglierla di mezzo per impossessarsi delle enormi fortune in gioco. Wolverine entra subito in azione proteggendo la giovane e scappando con lei in un furioso combattimento scoppiato ai funerali del nonno e avente lo scopo di rapirla. Si è accorto tuttavia che qualcosa non funziona in lui come dovrebbe e che le ferite stentano a rimarginarsi, come di solito quando colpito da armi da fuoco o da taglio. Dopo uno smarrimento iniziale comprende che la causa del suo malessere non può che essergli stato indotto da quella fetentona della dottoressa Hydra che ha accudito il vecchio Yashida. Infatti la donna è una mutante nota col nome di Viper, in grado di spruzzare veleno come di propagare mortali tossine e al nostro, una volta capita l'antifona, non resta che auto operarsi a cuore aperto per estrarre un parassita, introdottogli da Viper con lo scopo di annullare il suo potere di guarigione. Una volta tornato normale e in grado di riparare all'istante i tagli mortali di una katana, come di espellere proiettili sparatigli contro, il nostro con l'aiuto di Yukio riuscirà a liberare Mariko ed eliminare tutti i nemici, non senza la sorpresona finale di battersi contro un gigantesco Samurai di durissimo adamantio al cui interno si cela il vecchio Yashida più risoluto che mai nel sottrargli i poteri e diventare a sua volta immortale. Bella riconoscenza! Ma le sorprese non sono terminate e dopo qualche minuto di titoli di coda ecco apparire Magneto e subito dopo il Prof. Xavier per allertarlo di una nuova minaccia che incombe sui mutanti e che sarà ovviamente oggetto del prossimo capitolo.
Spettacolare e di buon ritmo aldilà del solito cliché supereroi, dove ad un inizio con l'eroe in perfetta forma e in grado di spazzare via ogni cosa, fa seguito un appannamento per mettere in evidenza le capacità dell'avversario di turno, che vengono esaltate al punto che per il nostro sembra non esserci scampo, prima dell'ovvio ed estenuante testa a testa finale con prevalenza all'estremo delle forze del buono. Insomma troppo ripetitivi e prevedibili col rischio di perderne completamente l'interesse se non si pone qualche correttivo allo svolgimento delle trame.
Stati Uniti, Giappone, Australia 2013
Regia: James Mangold
Musiche Marco Beltrami
con
Hugh Jackman: Logan, Wolverine
Rila Fukushima: Yukio
Tao Okamoto: Mariko Yashida
Will Yun Lee: Kenuichio Harada
Svetlana Khodchenkova: Viper
Hiroyuki Sanada: Shingen Yashida
Hal Yamanouchi: Ichirō Yashida
Brian Tee: Noburo Mori
Famke Janssen: Jean Grey
Ian McKellen: Magneto
Patrick Stewart: Prof. Xavier
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