Con la morte alle spalle
U na misteriosa organizzazione criminale ha creato una sostanza che una volta ingerita dal corpo umano fa esplodere nel malcapitato una incontrollabile follia. Tutto era iniziato quando un colonnello, a capo di una base missilistica americana, aveva ingerito con il tè questa terribile droga che aveva scatenato in lui l'irrefrenabile istinto di premere il tasto rosso per lanciare i missili contro la Russia. Per fermarlo avevano dovuto abbatterlo ed erano poi riusciti a mettere a punto, con il professor Roland, un antidoto contro tale droga e poco prima di cedere al ricatto del fantomatico Electra a capo della misteriosa organizzazione, il cui intento è quello di scatenare una guerra globale tra le due super potenze USA e URSS a favore di una terza, la Cina, che è fermamente intenzionata a comprare questo tipo di arma, facile da far passare oltre confine e di sicura efficacia. In fretta e furia senza aver avuto il tempo di duplicare la formula, il professore e la fida assistente Monica organizzano un incontro con le massime autorità sovietiche e americane costrette a collaborare contro la comune minaccia. Il luogo convenuto è l'insospettabile Atelier di Madame Van Hallen dove è prevista una sfilata di gioielli, ma il professore viene fatto uccidere da sicari e stessa sorte toccherebbe a Monica se non intervenisse provvidenzialmente un elegante ladro gentiluomo in smoking bianco, presente sul posto per ben altri motivi legati alla sua innata "passione" per i gioielli. Lui, Gary, un ladro internazionale conosciuto come la Lince, deve lasciare sul posto la valigetta col bottino per salvare Monica che ha a sua volta quella dell'unica formula del siero. Insieme daranno vita a spettacolari inseguimenti, braccati dall'organizzazione e dagli agenti delle due super potenze, in un crescendo che tra sparatorie e acrobazie di ogni genere, culminerà con la sconfitta dei criminali e ovviamente l'amore tra i due protagonisti nel frattempo divenuti anche ricchissimi grazie al denaro dei contendenti piovuto nelle loro mani dopo aver girato tra i vari pretendenti. Il mondo anche stavolta è salvo e noi siamo contenti di aver almeno apprezzato le grazie della bella e seducente Rosalba Neri di gran lunga preferibile alla pur bella Vivi Bach. Lui è il simpatico George Martin, attore spagnolo visto spesso come pistolero o super agente in produzioni nostrane del periodo. Dirige questo fanta-spionistico Alfonso Balcázar, spagnolo, anche lui impegnato in diversi western casarecci e qui anche come sceneggiatore. Girato ad Amburgo è un prodotto a basso costo dal risultato modesto, ma che rivisto dopo mezzo secolo assume una sua importanza, non foss'altro per vedere quante macchinacce giravano allora in Germania, all'opposto dei tanti modelli apprezzati in ogni parte del mondo oggi. Come avranno fatto è un mistero. Anzi no, sono tedeschi.
Italia, Spagna, Francia 1967
Regia: Alfonso Balcázar
Musiche Claude Bolling
con
George Martin: Gary "la Lince"
Vivi Bach: Monica
Daniele Vargas: Electra
Rosalba Neri: Silvana
Gérard Landry: il Commissario
María Badmajew: Madame Van Hallen
e con
Georges Chamarat
Ignazio Leone
Robert Party
Klausjürgen Wussow
Michel Montfort
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