Via Convento
F ilm di montaggio ottenuto cucendo insieme tre corti tra i più divertenti della celebre coppia. Nel primo, Ollio è in procinto di convolare a nozze con la ricca ereditiera, figlia del magnate del petrolio Pietro Cocomero. Anch'egli magnate di Via Convento, dove risiede con maggiordomo e Stanlio come fidato consigliere e segretario, deve la sua fortuna al fatto di aver scoperto un ricco filone di pirite in una miniera abbandonata e da semplice minatore, sta per unire le sue fortune con quelle più cospicue della futura sposa. Ma poco prima di recarsi nella villa di lei per la cerimonia, ecco Stanlio portargli un dono di nozze, tanto bislacco quanto catastrofico per il matrimonio che sta per celebrarsi. Infatti in brevissimo tempo finiranno tutti coinvolti nella risoluzione del puzzle, un gioco di pazienza che solo la mente semplice di Stanlio poteva concepire come regalo. Il protrarsi del loro arrivo, sconcerta la sposa e preoccupa il padre, anche perché Stanlio, sempre lui, come fiori da inviare in villa, aveva optato per una corona da morto. Così Pietro Cocomero si precipita in Via Convento dove scoppierà un finimondo che coinvolgerà tutti i presenti, rendendo necessario l'intervento della polizia che li arresterà tutti. Ollio poi si ritrova improvvisamente a terra per via della miniera che risulta assolutamente priva di quel che si pensava, costringendolo insieme al compare a vagabondare, dopo che il Giudice Beaumont li ha condannati a tre mesi per truffa e tentato matrimonio di interesse. Così si ritrovano in una notte piovosa ad assistere un ricco ubriaco che si fa accompagnare a casa, sbagliando indirizzo e facendo accomodare i suoi salvatori in una camera attigua a quella di una signora che risulterà esser moglie nientemeno che del Giudice in persona, che rientrato a casa li costringe a disperata fuga finché stanchi ed affamati, trovano ristoro presso una dolce vecchina che li ospita e rifocilla. Lei sta preparando una commedia e recitando la parte della povera donna sul punto di essere sfrattata dal ricco proprietario dell'abitazione e che i nostri riconoscono, dal buco della serratura, essere il mancato suocero di Ollio, ovvero Pietro Cocomero in persona. L'equivoco, o meglio equivòco, indurra Ollio a prendersela con Stanlio in un finale di legnate reciproche a volontà.
Tante le situazioni comiche in un film, come dicevo di montaggio, ma assemblato da dare l'impressione che possa trattarsi di un unico prodotto e con le voci dei più grandi doppiatori italiani della coppia: Sordi e Zambuto.
Via Convento
USA 1947
Regia: Charley Rogers, James W. Horne e Raymond McCarey
Musiche Marvin Hatley e Leroy Shield
adattamento musicale Edizione Marletta Roma
con
Stan Laurel: Stanlio
Oliver Hardy: Ollio
Il regalo di nozze (Me and My Pal) 1933
James Finlayson: Peter Cucumber (Pietro Cocomero)
Marion Bardell: sposa di Ollio
Eddie Dunn: tassista
James C. Morton: poliziotto
Frank Terry: maggiordomo
Bobby Dunn: postino
Charlie Hall: fattorino
Ospiti inattesi (Scram!) 1932
Richard Cramer: Giudice Beaumont
Arthur Housman: Ubriaco
Vivien Oakland: Signora Beaumont
Wilson Benge: Maggiordomo
Sam Lufkin: Poliziotto
Andiamo a lavorare (One Good Turn) 1931
Mary Carr: signora anziana
James Finlayson: il creditore (Pietro Cocomero)
Billy Gilbert: uomo ubriaco
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