Arrivano Joe e Margherito
C ast internazionale di assoluto valore scelto da Giuseppe Colizzi per questa commedia ambientata nel mondo della malavita italo-americana. Il boss Don Salvatore ha ereditato una ingente fortuna e il comando delle attività in America per la morte di suo cugino, capo dei capi. Joe deve trasferirlo sano e salvo dalla lontana Sicilia e a causa dei suoi acciacchi, possibilmente "senza scossoni". Cosa che risulta estremamente difficile per l'intervento di una pericolosa banda rivale che tenta in tutti i modi di eliminarlo per prenderne il posto al vertice della Mafia. Con l'aiuto fortuito del marinaio Margherito, incontrato per mare dopo che Joe si era impossessato di un lussuoso yacht, deve cercare di arrivare in Francia, Marsiglia prima e Nizza poi, dove un aereo privato sta aspettando Don Salvatore per portarlo negli States. Grazie a lui riesce a manovrare la costosa imbarcazione a vela e motore di proprietà del ricco inglese Parkintosh, che doveva, poveretto lui, godersi una crociera in compagnia della figlia neo-laureata Betty. Dopo ripetuti scontri e turbolenti inseguimenti lungo le coste italiane con la banda rivale, risolti sempre a favore dei nostri, grazie ad innate capacità atletiche e rispettando il cliché comico-fracassone, con inclusione di un ballo in maschera piuttosto movimentato, riescono a portare l'importante boss nel luogo convenuto. Ma l'aereo subito dopo il decollo viene fatto esplodere e l'unico che può aver ordito il piano è il cugino Merluzzillo che tanto si era prodigato per farlo espatriare. Ora è lui il capo incontrastato e ai nostri non resta altro che sparire dalla circolazione. O mettere la testa a posto, come preferisce fare Joe gettandosi tra le braccia della bella Betty che ha avuto modo di innamorarsene nel lungo e movimentato periodo di crociera forzata. Il signor Parkintosh, flemmatico più che mai, non può che benedire questa unione e riaccoglierlo sulla sua barca.
Giuseppe Colizzi che cura anche soggetto e sceneggiatura, confeziona un buon prodotto avvalendosi del giovane e promettente Keith Carradine che avrà la sua definitiva consacrazione tre anni dopo col capolavoro e opera prima di Ridley Scott I Duellanti. Gira in esterni nella splendida Ragusa e Forza d'Agrò in Sicilia per poi salire su per il Tirreno ed arrivare a Montecarlo facendoci gustare oltre alle tante scene comiche anche la bellissima barca usata. Uno yacht a vela dai legni pregiati, probabilmente un Cutter stando all'albero e alla velatura. Come sempre piacevoli ed azzeccate le musiche dei Fratelli De Angelis o Oliver Onions come si facevano chiamare.
Italia 1974
Regia: Giuseppe Colizzi
Musiche dei Fratelli Guido e Maurizio De Angelis
con
Keith Carradine: Joe
Tom Skerritt: Margherito
José Calvo: Don Salvatore
Sybil Danning: Betty
Cyril Cusack: Parkintosh
Marcello Mandò: Sapicone
Enzo Monteduro: Dottor Duphilo
Tito García: Acidomuriatico
Emilio Messina: Pacco
Renato Pinciroli: Merluzzillo
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