Blitz
P remesso che mi appassiona il genere action e che in questo da tempo eccelle un tipo come Jason Statham, mi dovrebbe risultare piuttosto facile indulgere sul film e tanto più sul protagonista. E invece no. Pur mantenendo intatti o quasi gli ingredienti che ne fanno un prodotto veloce e di puro passatempo, la trama è piuttosto debole e tutto sommato scontata e, a differenza di altre interpretazioni, qui Jason è stranamente statico, col freno a mano tirato per via di certa stampa che lo accusa e con lei tutto il dipartimento, di avere dei metodi troppo sbrigativi e mal concilianti con la missione di un poliziotto. Per questo sta passando un brutto periodo di depressione che lo fa dormire poco e mangiare male, oltre che a bere pesante a ogni ora del giorno. Ma lui ribatte a tutti che sa fare solo quel mestiere per il quale devi sporcarti le mani al pari del mondo dove sei costretto ad operare, quel South-East Side di Londra, suo distretto, vera e propria pattumiera per derelitti di ogni genere. Non spara e non guida la sua macchina in pericolosi inseguimenti, altra differenza sostanziale con le sue precedenti interpretazioni, ma mena, quello si e di brutto. Un tizio, un giovane violento che stava malmenando due ragazzi in una sala da biliardo, ne ha prese talmente tante da lui che se l'è legata al dito. Barry Weiss, il bulletto moderno con tanto di profilo Facebook d'ordinanza e canale Youtube dove ha postato la bravata di dar fuoco ad un cane della polizia è in realtà implicato nell'uccisione di diversi poliziotti. Quando al nostro ritorna in mente, in quella metà ancora non bruciata dall'alcool, l'episodio del suo scontro con il soggetto, inizia ad indagare e scopre che costui sta uccidendo tutti quegli agenti che negli anni lo hanno arrestato. E' il fantomatico Blitz, nome scelto e ispirato proprio alle incursioni di polizia, che pubblicizza le sue imprese affidandole alla penna di Harold Dunlop, un giornalista cittadino che si batte contro i metodi violenti delle forze dell'ordine, informandolo per telefono sulle modalità delle sue scellerate imprese. Per Tom Brant non è difficile catturarlo e solo il massiccio intervento dei suoi colleghi gli impedisce di farsi giustizia sul posto. Ma il giovane è un osso duro e non ha lasciato nessuna traccia che lo possa incastrare di fronte alla giustizia. Così con il suo avvocato ottiene la quasi immediata scarcerazione lasciando tutti con un palmo di naso a schiumare rabbia specie quando il soggetto, celebrato dalla stampa, riceve applausi da pubblico e giornalisti convenuti per la sua liberazione. Si rende pertanto necessario ricorrere ancora ad un metodo radicale e stavolta suggeritogli, ironia del caso, dal sergente Porter Nash, un suo collega omosessuale messo a capo delle indagini proprio per evitare colpi di testa di Brant preso di mira dalla stampa. Costui alle calcagna di un pedofilo, molto tempo prima, non riuscendo ad incastrarlo, aveva fatto irruzione nella sua abitazione frantumandogli le palle a colpi di mazza. Un lavoro pulito senza lasciare traccia. Così i due, consapevoli delle mosse dell'assassino, che ha pure rubato una divisa ad una delle sue vittime, gli tendono una trappola nel corso dell'ennesimo funerale con la partecipazione di quasi tutti i colleghi del distretto in uniforme. Tra loro c'è pure Weiss che vuol regolare i conti con Brant e come questi lascia il luogo della cerimonia, lo segue fino ad un parcheggio dove però scopre che è Nash e per la sorpresa non fa in tempo a sparargli che Brant gli è addosso e lo massacra di botte fino al colpo in testa sparato con la pistola del ragazzo. Giustizia è fatta. Le poche prove vengono eliminate e visto che si ritrova in divisa, sarà l'ennesima vittima del famigerato Blitz e che i sospetti su di lui erano infondati. Un altro caso che rimarrà irrisolto.
Blitz
UK 2011
Regia: Elliott Lester
con
Jason Statham: Tom Brant
Paddy Considine: Porter Nash
Aidan Gillen: Barry Weiss
Zawe Ashton: Elizabeth Falls
David Morrissey: Harold Dunlop
Ned Dennehy: Radnor
Nicky Henson: sovrintendente Brown
Mark Rylance: ispettore capo James Roberts
Luke Evans: Craig Stokes
Steven Harwood Brown: Metal
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