La resa dei conti
Avevamo lasciato Cuchillo (Tomas Milian) in fuga, inseguito dai Rurales, nel finale del film "Corri uomo corri" del 1968 e in pochi, credo, sapessero che correva già da un anno. Infatti lo ritroviamo in questo del 1967 e dello stesso regista, che deve scappare da una ingiusta accusa di stupro e brutale assassinio di una giovane ragazza. E' il solito male in arnese che vive di espedienti, non sa usare la colt, ma è abilissimo nell'uso del coltello, cosa questa che gli è valsa il nomignolo e tutto sommato è un buon diavolo che tira a campare come tanti in un Messico perennemente devastato dalla guerra fratricida. Questa volta però si ritrova alle calcagna un osso duro, un cazador de hombres, un bounty-killer che risponde al nome di Jonathan Corbett (Lee Van Cleef). Costui è stato incaricato da un signorotto locale di catturarlo vivo o morto e ben presto si rende conto di che pasta è fatta la sua "preda" capace di svincolarsi nelle situazioni più intricate con l'agilità di un felino. Ma anche Corbett è un osso duro e non intende mollare nonostante si ritrovi in più di una situazione delicata e addirittura in territorio messicano, dove la sua stella non vale niente e il suo mestiere è inviso da tutti, Rurales compresi. Ma da cacciatore diventerà salvatore del povero Cuchillo quando la verità e la sua innocenza verranno a galla nell' avvincente finale con doppio duello: Cuchillo, coltello contro pistola del vero assassino, genero del ricco mandante e Corbett contro il suo braccio armato, il Barone Von Schulenberg, un ex alto ufficiale dell'esercito austro-ungarico. L'esito scontato non fa certo difetto al film girato negli studi di Cinecittà e in esterno nell'infuocata Almeria in Spagna. Detto in altri film del sempre ottimo "Johnny Depp degli anni 60-70" qui affiancato a un mostro sacro leoniano, mi preme segnalare la bellissima Nieves Navarro o Susan Scott se preferite, in un ruolo da Virago a lei congeniale, una sorta di Circe che vive solitaria in un ranch nel deserto con i suoi tanti uomini "usa e getta" e il sudaticcio Fernando Sancho in veste di comandante dei Rurales. Un ricordo affettuoso invece vada a Nello Pazzafini, uno dei primi stuntmen italiani, immancabile presenza di "cattivo" in un centinaio di pellicole nostrane, quando il cinema nazionale era una florida industria e non un Ente Parastatale come oggi.
La resa dei conti
Italia, Spagna 1967
Regia: Sergio Sollima
Musiche di Ennio Morricone
con
Tomas Milian: Manuel 'Cuchillo' Sanchez
Lee Van Cleef: Jonathan Corbett
Fernando Sancho: Capitano Segura
Nieves Navarro: La vedova nera
Nello Pazzafini: Hondo
Tom Felleghy: Chet Miller
Benito Stefanelli: Jess
Walter Barnes: Brokston
Gerard Herter: Barone Von Schulenberg
Lanfranco Ceccarelli: Jack
María Granada: Rosita Sanchez moglie di Cuchillo
Luisa Rivelli: Lizzie Miller la prostituta
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