Operazione San Pietro
U na sgangherata banda del buco, composta da tre ladruncoli, fora il pavimento di un carcere romano invece della banca prevista. Costretti a scappare vengono raggiunti da Napoleone, un detenuto che ha approfittato del provvidenziale varco per evadere. Questi, resosi conto della pochezza dei tre, assume il comando della banda in vista di future e proficue operazioni, adesso che è lui a guidarli. In realtà è imbranato come loro e ogni tentativo di borseggio o rapina finisce parimenti in malo modo. Fin quando, concomitante la Pasqua, con le statue della Basilica di San Pietro coperte da tradizione con teli, per essere svelate il giorno della festa, a Napoleone viene la brillante idea di rubare la Pietà di Michelangelo, caricandola con un muletto per portarla via indisturbato. Un colpo da una ventina di miliardi che mette in subbuglio le stanze del Vaticano e alletta un boss italo americano, Joe Ventura, che se ne impossessa sottraendola agli squinternati ladri. Costoro contattati dalle autorità vaticane ottengono di aiutarle a recuperare la Pietà nel pieno riserbo che le stesse intendono applicare alla vicenda, escludendo la polizia italiana per non far trapelare una notizia contro producente e di risonanza mondiale. Per questo verranno perdonati e la cosa non avrà seguito se si riuscirà a recuperare la Pietà. Grazie alle loro indicazioni, che per riempirsi la pancia di amatriciana avevano ceduto la statua per 50 mila lire, il Cardinale Braun a capo delle operazioni, ha ora una pista da seguire e che porta ad Anzio, dove con tutta probabilità la statua verrà imbarcata e portata in acque internazionali. Senza perdere un attimo di tempo, il cardinale allerta tutte le parrocchie della zona, compresi monasteri di frati e conventi di monache oltre a volenterosi boy scout, che metteranno insieme un vero e proprio esercito di religiosi che riuscirà ad impedire la partenza della nave, in una rincorsa spettacolare fatta con ogni mezzo possibile, mettendo la parola fine, anzi FINIS CORONAT OPUS, a questo divertente film.
Girato da Lucio Fulci, vede il simpatico Lando Buzzanca nel ruolo di finto protagonista, dovendo cedere spesso il passo a Jean-Claude Brialy capace di sovrastarlo con il suo Cajella, un lestofante che sbarca il lunario come gigolò per vecchie turiste straniere e ovviamente dalla grande caratura e capacità espressive di Edward G. Robinson, capitato in questo film inspiegabilmente ma di sicuro valore aggiunto. Bravissimi i caratteristi e nella norma la presenza femminile che vede Uta Levka primeggiare facilmente, in virtù delle sue grazie anche se svelate con parsimonia. Non accreditato appare a inizio film anche Mario Castellani nel ruolo del secondino che assiste impotente all'evasione di Napoleone.
Operazione San Pietro
Italia 1967
Regia: Lucio Fulci
Musiche Ward Singers Swingle, Armando Trovajoli
con
Lando Buzzanca: Napoleone
Jean-Claude Brialy: Cajella
Pinuccio Ardia: Barone
Ugo Fangareggi: Agonia
Dante Maggio: Capitano
Edward G. Robinson: Joe Ventura
Heinz Ruhmann: Cardinale Braun
Christine Barclay: Marisa
Uta Levka: Samantha
Antonella Della Porta: Cesira
Herbert Fox: Obiettivo
Wolfgang Kieling: Puledro
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