The Amazing Spider-Man
Q uando nel cinema si hanno poche idee e quelle poche anche confuse ecco che escono film come questo della cui necessità credo nessuno ne avvertisse l'esigenza. Dopo la trilogia di Sam Raimi con Tobey Maguire a impersonare l'eroe Marvel ecco che dobbiamo farci la bocca con questo ragazzetto Andrew Garfield nuovo e allo stesso tempo vecchio in quanto protagonista in un ruolo già riproposto per tre volte nell'ultimo decennio e alla fine la cosa stanca. Se pur bravo e simpatico non aiuta certo lo spettatore vedere le stesse evoluzioni tra i grattacieli con l'inevitabile relazione amorosa e con un tenace nemico-mostro da sconfiggere per salvare la città. Come pure sorbettarsi i soliti minuti di titoli di coda per vedere che ci sarà un seguito. Ancora? Ecco allora che in maniera molto succinta darò un'idea di cosa sia stato questo film. Peter Parker viene lasciato in fretta e furia dai genitori presso gli zii paterni. C'è pioggia e trambusto e attimi frenetici nei quali si capisce il dolore dei genitori per tale separazione e la seria possibilità che su di loro incomba una terribile minaccia. Lo ritroviamo adolescente al college e alle prese col solito bulletto che lo picchia, quanto piuttosto in cerca di primi amori. Scopre un carteggio del padre circa esperimenti tra cellule umane ed animali che lo porta nel grattacielo della multinazionale Oscorp dove intrufolatosi in un laboratorio viene punto da un ragno che lo doterà di straordinari poteri. Alla Oscorp lavora il Dr. Connors, collega un tempo del padre, che grazie all'intuizione del giovane Parker riesce a creare l'algoritmo giusto per combinare insieme i DNA di differenti specie animali. Lui ad esempio esempio senza l'avambraccio destro sogna di farselo un giorno ricrescere grazie a questa tecnologia innovativa e in grado di ridare speranza a tantissime persone. L'esperimento su un topolino senza una zampetta trattato con cellule di lucertola, ovvero animale in grado di ricostruirsi un arto, ha dato esito positivo e l'arto è ricresciuto. Connors ritiene che sia arrivato il momento per sperimentarlo su se stesso ma non solo ottiene la ricrescita dell'arto, quanto anche le sembianze di un enorme lucertolone che inizia a seminare panico e a far danni. Parker è ancora in rodaggio come Spider-Man e non ha ancora fatto il tagliando dei 10mila grattacieli scalati, che si ritrova a fronteggiare un nemico ben più pericoloso di quei teppistelli che si divertiva a catturare e consegnare alla polizia. Nel frattempo pomicia con la figlia del capo della polizia e grazie al loro aiuto riesce a fermare il terribile professor Connors lucertolato. Lei Emma, si è introdotta nei laboratori della Oscorp e ha preparato l' antidoto su indicazione di Parker che riesce a irrorarlo nell'ambiente mentre George, il papà di Emma, si sacrifica rallentando la furia del lucertolone con ripetuti colpi di fucile a pompa. Ritornato nel suo sembiante umano esile e monco, il prof. viene rinchiuso in carcere dove, come dicevo sopra, riappare a metà dei titoli di coda in compagnia di un misterioso personaggio che gli chiede se ha raccontato al ragazzo la verità su suo padre. Alla risposta negativa del prof. intimando al tempo stesso di lasciarlo perdere, ripartono i titoli di coda. Cosa mai si nasconde dietro questa verità? Lo sapremo nel 2014 quando uscirà il seguito. Data prevista 2 maggio. Segnatevela in agenda.
USA 2012
Regia: Marc Webb
con
Andrew Garfield: Peter Parker, Spider-Man
Emma Stone: Gwen Stacy
Rhys Ifans: Curt Connors, Lizard
Sally Field: May Parker
Martin Sheen: Ben Parker
Denis Leary: George Stacy
Kary Coleman: Helen Stacy
Irrfan Khan: Dr. Ratha
Annie Parisse: Mrs. Ratha
Miles Elliot: Billy Connors
Chris Zylka: Flash Thompson
C. Thomas Howell: Ray
Charlie DePew: Philip Stacy
Jacob Rodier: Simon Stacy
Campbell Scott: Richard Parker
Embeth Davidtz: Mary Parker
Michael Massee: dirigente della Oscorp
cameo di Stan Lee che ascolta musica nelle cuffie non accorgendosi del terribile scontro che avviene alle sue spalle
se non ci fosse il Mingioni col suo cinema d'essai bisognerebbe inventarlo .. una raffica di amarcord su FB che al confronto questo miserrimo deve impallidire anche se sorretto dalla moderna computer grafica mi domando cosa avrebbero realizzato i Fulci e Franco e altri con la moderna tecnologia
RispondiEliminaSe pur comprendo e sottoscrivo la dichiarata "mancanza di idee", credo che la colpa non sia tanto dei registi che debbono procurarsi il pane quotidiano, ma sia piuttosto da rintracciare nei produttori che probabilmente credono (non a torto) nel successo di questi film al box office.
RispondiEliminaVenendo al Film: si tratta della solita pappardella del mitico fumettone di Stan Lee, ma nel suo complesso, anche grazie agli effetti speciali, l'ho trovato più divertente dei precedenti...non aggiunge nulla o poco più di nulla alla trama, ma forse rende Spider-Man più simile a Batman, ovvero più misterioso di quello che era e meno "sfigato" (passatemi il termine) di prima...e questo è sicuramente una buona cosa.
Per il resto...concordo e sottoscrivo...