Lo chiamavano Mezzogiorno
Rimasto illeso in un agguato tesogli nella sua camera d'albergo in una cittadina del West, un tizio, ferito alla testa viene soccorso da Rimes, in apparenza un pistolero solitario, che lo conduce con sé in un ranch dove alcuni loschi figuri hanno messo radici per sottrarsi alla cattura. Di proprietà della bella Fan Davidge, ostaggio in loro mani, è diventato una sorta di covo per i banditi perché isolato in un dedalo di gole dalle quali è difficile uscirne. Ironia della sorte sembra anche che a guidarli sia un certo Ben Janish, l'uomo che ha cercato di ucciderlo in città. Curato alla testa dove era stato ferito di striscio, non ricorda niente del suo passato ma un foglio di carta di un legale di El Paso lo mette sulle tracce di un suo recente passato. Quella carta gli dà la proprietà di un piccolo ranch nei pressi che decide di raggiungere con Rimes, l'uomo che l'ha salvato e che non vuol saperne di lasciarlo andare. Più tardi scopriremo il motivo del suo attaccamento nel fatto che è stato incaricato di ritrovare un proprietario di una fabbrica d'armi scomparso, dietro compenso di 500 dollari. Quel tale, forse di nome Jonas, è proprio lo smemorato che nasconde anche un tremendo segreto nella perdita di sua moglie e il loro figlioletto trucidati da quei banditi che volevano un gruzzolo d'oro messo da parte dall'uomo, al momento della strage, fuori per affari a New York. Da quel giorno aveva cambiato identità ed era divenuto un temibile killer di professione chiamato Ruble Noon che interveniva là dove la legge era impotente contro banditi dello stampo di quelli che uccisero i suoi cari. Bel Janish che aveva cercato di ucciderlo sapeva che era sulle loro tracce e adesso era in massima allerta avendolo mancato. Le sue preoccupazioni erano poi le medesime dell'insospettabile loro capo, il giudice Niland che verrà allo scoperto nel regolamento di conti finali. Noon nel trambusto di tante sparatorie ruzzolerà da un dirupo battendo più volte la testa tanto da riacquistare la memoria, che servirà, una volta eliminata la banda, per seppellire definitivamente quel triste passato e il suo nome di un tempo, per restare il Ruble Noon che tutti temono e iniziare una nuova vita con la bella Fan che ha avuto modo di apprezzare e innamorarsene.
Diretto da un inglese è un western misto classic-spaghetti-paella, ricco d'azione e polvere come si conviene, con interpreti yankee e caratteristi e manovalanza italo-spagnola, con quest'ultimi a fornire anche i meravigliosi esterni andalusi.
Diretto da un inglese è un western misto classic-spaghetti-paella, ricco d'azione e polvere come si conviene, con interpreti yankee e caratteristi e manovalanza italo-spagnola, con quest'ultimi a fornire anche i meravigliosi esterni andalusi.
Un hombre llamado Noon
Spagna, Italia, Regno Unito 1973
Regia: Peter Collinson
Musiche Luis Bacalov
con
Richard Crenna: Ruble Noon
Stephen Boyd: Rimes
Rosanna Schiaffino: Fan Davidge
Farley Granger: giudice Niland
Patty Shepard: Peg Cullane
Angel del Pozo: Ben Janish
Renato Rossini: Bayles (accreditato Howard Ross)
Aldo Sambrell: Kissling
Jose Jaspe: Henneker
Charlie Bravo: Lang
Ricardo Palacios: ferroviere
Fernando Hilbeck: Ford
Jose Canalejas: Cherry
Julian Ugarte: Christobal
Barta Barri: messicano
Cesar Burner: Charlie
Adolfo Thous: messicano
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati