gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Lo chiamavano Mezzogiorno
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Rimasto illeso in un agguato tesogli nella sua camera d'albergo in una cittadina del West, un tizio, ferito alla testa viene soccorso da Rimes, in apparenza un pistolero solitario, che lo conduce con sé in un ranch dove alcuni loschi figuri hanno messo radici per sottrarsi alla cattura. Di proprietà della bella Fan Davidge, ostaggio in loro mani, è diventato una sorta di covo per i banditi perché isolato in un dedalo di gole dalle quali è difficile uscirne. Ironia della sorte sembra anche che a guidarli sia un certo Ben Janish, l'uomo che ha cercato di ucciderlo in città. Curato alla testa dove era stato ferito di striscio, non ricorda niente del suo passato ma un foglio di carta di un legale di El Paso lo mette sulle tracce di un suo recente passato. Quella carta gli dà la proprietà di un piccolo ranch nei pressi che decide di raggiungere con Rimes, l'uomo che l'ha salvato e che non vuol saperne di lasciarlo andare. Più tardi scopriremo il motivo del suo attaccamento nel fatto che è stato incaricato di ritrovare un proprietario di una fabbrica d'armi scomparso, dietro compenso di 500 dollari. Quel tale, forse di nome Jonas, è proprio lo smemorato che nasconde anche un tremendo segreto nella perdita di sua moglie e il loro figlioletto trucidati da quei banditi che volevano un gruzzolo d'oro messo da parte dall'uomo, al momento della strage, fuori per affari a New York. Da quel giorno aveva cambiato identità ed era divenuto un temibile killer di professione chiamato Ruble Noon che interveniva là dove la legge era impotente contro banditi dello stampo di quelli che uccisero i suoi cari. Bel Janish che aveva cercato di ucciderlo sapeva che era sulle loro tracce e adesso era in massima allerta avendolo mancato. Le sue preoccupazioni erano poi le medesime dell'insospettabile loro capo, il giudice Niland che verrà allo scoperto nel regolamento di conti finali. Noon nel trambusto di tante sparatorie ruzzolerà da un dirupo battendo più volte la testa tanto da riacquistare la memoria, che servirà, una volta eliminata la banda, per seppellire definitivamente quel triste passato e il suo nome di un tempo, per restare il Ruble Noon che tutti temono e iniziare una nuova vita con la bella Fan che ha avuto modo di apprezzare e innamorarsene. Diretto da un inglese è un western misto classic-spaghetti-paella, ricco d'azione e polvere come si conviene, con interpreti yankee e caratteristi e manovalanza italo-spagnola, con quest'ultimi a fornire anche i meravigliosi esterni andalusi.
Un hombre llamado Noon Spagna, Italia, Regno Unito 1973
Regia: Peter Collinson Musiche Luis Bacalov con Richard Crenna: Ruble Noon Stephen Boyd: Rimes Rosanna Schiaffino: Fan Davidge Farley Granger: giudice Niland Patty Shepard: Peg Cullane Angel del Pozo: Ben Janish Renato Rossini: Bayles (accreditato Howard Ross) Aldo Sambrell: Kissling Jose Jaspe: Henneker Charlie Bravo: Lang Ricardo Palacios: ferroviere Fernando Hilbeck: Ford Jose Canalejas: Cherry Julian Ugarte: Christobal Barta Barri: messicano Cesar Burner: Charlie Adolfo Thous: messicano
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
Fin da bambino il forte ha sempre rappresentato per me quel luogo della fantasia che è spazio sicuro e di difesa in un ambiente ostile. Quante volte avremo giocato da bambini immaginandoci sulle palizzate a respingere l'attacco degli indiani. Con questo spirito mi son messo comodo a guardare il film e il titolo lasciava presagire un certo tipo di dinamiche a me particolarmente gradite. Ricordo ancora quando con mamma entrammo al cinema per recuperare mio fratello che era alla consueta terza visione domenicale e mi rimasero impresse in quei pochi attimi le recinzioni del forte che bruciavano e un trombettiere, che suonando disperatamente a raccolta, si beccava una freccia nella tromba; potessi vederlo quel film del quale non so nemmeno il titolo!! E invece in questo che sto per raccontarvi il forte si intuisce ma non si vede o meglio viene inquadrato solo un portone con spuntoni metallici in testa che si apre o chiude per tutta la durata. La storia pertanto si svolge in esterno...
A nni dopo la strage della sua famiglia, Shane torna sul luogo del massacro, la sua vecchia casa abbandonata e semi distrutta, nella quale persero la vita, i suoi genitori e la sua sorellina in tenerissima età. Trucidati dagli uomini di Ralph Magdalena che aveva messo gli occhi su di un loro piccolo terreno dove Joe , il padre di Shane, dissodandolo, aveva trovato una grossa pepita. Ralph è un prepotente e sta da tempo prendendo con la forza tutte le terre e quella in particolare non se la voleva lasciar scappare e di fronte alla resistenza dell'uomo non aveva esitato a trucidare lui e tutta la sua famiglia compresa la piccola sorellina. Shane era fuori per lavoro e col tempo è diventato abilissimo con la colt, cosa che gli consente di prendersi la sua vendetta sorprendendo e uccidendo i primi scagnozzi che gli capitano a tiro. Ma in un agguato, viene successivamente ferito ad una gamba e solo grazie al piccolo Kristian che lo ritrova esanime poco distante dalla sua fattor...
Victor McLaglen uno dei più grandi caratteristi del cinema, interprete di tanti film fordiani e a fianco del Duca John Wayne. Victor Andrew de Bier Everleigh McLaglen , inglese naturalizzato americano, nato a Tunbridge Wells, l' 11 dicembre 1886 e morto per infarto nella sua casa californiana di Newport Beach, il 7 novembre 1959. Ultimo di otto figli e di padre reverendo protestante, partecipò alla prima guerra mondiale e alla fine si trasferì in Canada dove trovò lavoro in un circo che gli permise di girare tutta l'america. Fu anche un appassionato pugile con trascorsi anche da professionista finché il cinema lo chiamò e grazie al suo fisico interpretò i più svariati personaggi. Ford lo impiegò con successo in diversi film, addirittura vinse l'oscar nel 1936 come migliore attore protagonista nel film " Il Traditore " del quale parleremo in futuro e ottenne anche la nomination come miglior attore non protagonista nel film " Un uomo tranquillo " 1...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati