L'eroe della strada
Felice Manetti è uno dei tanti disperati in cerca di lavoro nell'Italia del dopoguerra. A Torino dove vive, è stato arrestato per un piccolo furto ma al processo ha potuto contare sulla testimonianza falsa di un altro del suo stampo ma di sicuro più scaltro. Gaetano è il suo nome ed ha testimoniato sulla sua innocenza fornendogli un alibi e facendoselo amico per tirarselo dietro nelle sue tante marachelle per sopravvivere. Avendo approfittato della macchina lussuosa di un noto industriale, usata come dormitorio, Felice è stato scambiato per lui dalla sigaraia Giulietta che vive col figlioletto in una baracca e cerca di tirare avanti vendendo sigarette di contrabbando, sempre braccata dalla polizia. Felice se ne innamora e viste le sue condizioni disagiate da vedova con prole, decide di darle una mano per quel che può. Spacciandosi per il gran signore che ella crede, la riempie di regali comprati con i soldi che arraffa il suo astuto compare. Questi è perfino riuscito a vendere il Colosseo a un soldato americano ubriaco per la somma di 5 mila dollari ma ora deve darsela a gambe. Per lui non è un problema e infatti tempo dopo incrocia di nuovo Felice nelle vesti di un agente di polizia. Con altri due complici e una camionetta residuato bellico e riadattata, acquistate delle divise da poliziotti, fermano persone alle quale affibbiano multe che poi riscuotono direttamente, magari con qualche sconto per tacitare la cosa. Siccome a questo mondo pulito non c'è nessuno, ecco che i tre stanno mettendo insieme un bel gruzzoletto e se Felice vuole unirsi a loro è il benvenuto. Siccome al piccoletto di Giulietta serve con urgenza una medicina introvabile per il suo alto costo, con i suoi amici irrompe in una farmacia e trovato il farmaco vorrebbe anche trattare un compenso per chiudere un occhio al lavoro illecito che viene fatto nel retrobottega. Così mentre i suoi tre amici si dileguano per l'arrivo di una vera camionetta, il povero Felice viene scambiato per un vero agente e caricato per correre a sedare una sommossa di operai. Ferito e malconcio negli scontri, viene riconosciuto in ospedale come non appartenente al corpo di polizia e condannato a 6 mesi di carcere. Il compare Gaetano che ha prontamente portato la medicina alla povera Giulietta le ha raccontato che Felice passerà una lunga vacanza in Costa Azzurra e la saluta con affetto. Così quando esce di prigione va dalla ragazza e scopre che suo marito, dato per disperso in Russia, è tornato dopo una lunga convalescenza e per Felice è la fine del suo sogno d'amore. Ringraziato per quanto fatto per loro, l'uomo viene salutato e vagando per la città ecco all'improvviso un'auto rombante affiancarlo: è ancora una volta Gaetano! Lo fa salire in tutta fretta, per accelerare all'impazzata inseguito dalla polizia perché anche quell'auto non è la sua!!!
Macario è il divertente protagonista di questa commedia che tratta anche temi delicati e mostra uno spaccato delle difficoltà di ripartire per l'Italia del dopoguerra, ognuno coi propri mezzi e capacità, compresa l'arte di arrangiarsi che caratterizzò decenni di vita nazionale.
L'eroe della stradaMacario è il divertente protagonista di questa commedia che tratta anche temi delicati e mostra uno spaccato delle difficoltà di ripartire per l'Italia del dopoguerra, ognuno coi propri mezzi e capacità, compresa l'arte di arrangiarsi che caratterizzò decenni di vita nazionale.
Italia 1948
Regia: Carlo Borghesio
Musiche Nino Rota
con
Erminio Macario: Felice Manetti
Carlo Ninchi: Gaetano Salvatore
Delia Scala: Giulietta Marchi
Folco Lulli: capo degli operai
Carlo Rizzo: agitatore politico
Piero Lulli: Paolo, marito di Giulietta
Monica Egg: Paulette Jones, la diva
Cesare Costarelli: Commendator Zanotti, padrone del calzaturificio
Arnoldo Foà: il pubblico ministero
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