Ultimatum alla Terra
Washington è la metà di un disco volante che con grande stupore di tutti atterra in un parco cittadino. Polizia e militari si precipitano sul posto e circondano il velivolo, finché da un'apertura esce fuori un alieno in tuta spaziale con in mano uno strano oggetto. Egli parla la lingua locale ma un suo gesto viene scambiato per ostile da un militare che spara ferendolo a una spalla e rompendo quell'oggetto che voleva donare al Presidente. Con esso avrebbe facilmente studiato altre forme di vita presenti nell'Universo. Ha con sé Gort, un enorme robot che immediatamente entra in azione con un potente raggio che fuoriesce dal suo casco e con esso liquefa ogni tipo di arma presente nei pressi, finché l'alieno non lo ferma. L'uomo che dice di chiamarsi Klaatu vie ne ricoverato in ospedale e piantonato giorno e notte, mostrando incredibili capacità di guarigione, grazie ad un farmaco che si era portato appresso. Lui è latore di un messaggio per l'umanità intera che vorrebbe riunita per ascoltarlo, anche se gli viene fatto presente che la Terra è un luogo dove molti stati sono in contrasto tra loro e ben difficilmente si potrà riunire un'assemblea plenaria. Infatti nei giorni seguenti giungono le prime defezioni, Russia in testa, che inducono l'uomo a fuggire dall'ospedale di notte per assumere l'identità di un Mr. Carpenter qualsiasi e trovare alloggio in un'affittacamere cittadino. Qui, mentre tutti lo cercano, stringe amicizia con il piccolo Bobby al quale insegna molte cose ottenendo la sua fiducia, fin quando il ragazzo scopre che si tratta proprio dell'alieno che tutti cercano. Con lui era stato dal professor Jacob Barnhardt, il più illustre scienziato del pianeta, al quale aveva dimostrato le sue capacità aiutandolo nel risolvere alcune difficilissime formule e fornendogli la prova del suo potere facendo interrompere la fornitura di energia elettrica alla città per mezz'ora. Questo per convincere tutti circa la necessità di assistere all'unanimità a quanto sta per annunciare. Lo scienziato si rivela unico in grado di raggiungere tale scopo ma Carpenter viene scoperto e braccato dai militari dopo aver avuto anche l'aiuto concreto di Helen, la madre del piccolo Bobby. Lui l'ha avvertita che se gli fosse capitato qualcosa il suo robot avrebbe distrutto il mondo e per evitarlo le aveva fatto memorizzare un comando: "Klaatu, Barada, Nikto" con il quale bloccare l'automa. Risulterà provvidenziale perché colpito a morte scatenerà la furia del robot fino al comando che Helen gli imporrà. L'automa porta la donna nell'astronave e successivamente recupera il cadavere di Klaatu che sistema in una zona della nave da dove riesce a rianimarlo. Con grande sorpresa della donna l'alieno si rialza e indossata di nuovo la sua tuta esce dal velivolo con lei e il robot. Ai presente, nel frattempo radunati dallo scienziato, svela che il suo popolo è allarmato dalle nuove armi atomiche che gli umani stanno sperimentando e che se non si convertono a un futuro pacifico come le altre forme di vita nell'Universo, essi saranno inesorabilmente distrutti in quanto considerati una minaccia per gli altri abitatori dei mondi extraterrestri. Il suo è un invito a cercare la via della pace e a riflettere per dare una risposta unitaria al suo prossimo ritorno. Salutata Helen e i presenti con un cenno benevolo della mano, Klaatu e Gort, il metallico automa, rientrano nel disco e si librano nel cielo a chiusura di questo straordinario classico di fantascienza anni '50 divenuto un kult.
The Day the Earth Stood Still
Stati Uniti d'America 1951
Regia: Robert Wise
Musiche Bernard Herrmann
con
Michael Rennie: Klaatu / Carpenter
Patricia Neal: Helen Benson
Hugh Marlowe: Tom Stevens
Sam Jaffe: professor Jacob Barnhardt
Billy Gray: Bobby Benson
Frances Bavier: signora Barley
Lock Martin: Gort
non accreditati
Frank Conroy: Harley
Olan Soulé: signor Krull
Edith Evanson: signora Crockett
Elmer Davis: sé stesso
Drew Pearson: sé stesso
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati