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La moglie è uguale per tutti
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AntonioDe Papis, avvocato matrimonialista, è talmente immerso nei problemi delle coppie tanto da rifuggire qualsiasi idea di sposarsi nella vita. Cosa che cerca in tutti i modi di far comprendere al nipote Aldo che ha fatto studiare e laureare come un padre, per avere un aiuto nello studio e che al contrario, intende sposarsi con la sua ragazza. Per dissuaderlo lo invita a restare in ufficio con lui per tutta la giornata e assistere di persona alle problematiche che si creano tra le coppie che ricorrono a lui per separarsi. Avrà modo di vivere i casi più disparati in quella giornata di lavoro che vedranno suo zio alle prese con clienti insoddisfatti del loro rapporto coniugale. Dal marito che è stanco delle troppe attenzioni della moglie a quello gelosissimo che toglie al contrario il respiro alla sua, per poi vedersi accusare dalla sua metà, una volta allentata la gelosa tensione, di venire trascurata. C'è poi la coppia anziana con lei che non può più vivere col marito in quanto divenuto sordo e non più in grado di ascoltare le sue continue lamentele, ignara del fatto che sia l'uomo a fingere per non riuscire più a sopportarla. Un tale invece ipnotizza la ricca moglie per spillarle soldi che sperpera nei locali notturni, prima di venire scoperto e denunciato. C'è perfino un fantasma che tormenta la vedova che si è risposata con un altro uomo e siccome la poveretta è medium, se lo trova dappertutto, compresa la camera da letto, con ripercussioni sul nuovo matrimonio. E così via in un susseguirsi di litigiosità che rafforza nell'avvocato la convinzione che il matrimonio sia una follia per l'uomo, ben diverso dal parere della sua segretaria Lea che al invece è favorevolissima e spesso interviene come paciera tra i clienti arrivando a litigare con il suo datore di lavoro e quindi dimettersi. Ma è l'inizio di ben altri convincimenti per l'austero avvocato che dopo aver fatto sposare suo nipote come desiderato, finisce per riappacificarsi con Lea e tempo dopo lo vediamo felicemente sposato con lei e padre di ben sei figli.
Con un cast a dir poco incredibile per la partecipazione in massa dei più noti interpreti dell'allora commedia all'italiana, il film tocca temi ancora ostici per il periodo ma lo fa al puro scopo di sciorinare quadretti familiari di litigi amorosi, presentati in divertenti sketch.
La moglie è uguale per tutti Italia 1955
Regia: Giorgio Simonelli Musiche Carlo Innocenzi con Nino Taranto: Avv. Antonio De Papis Nadia Gray: Lea Lea Padovani: Cristina Ferretti Yvonne Sanson: Yvonne Micucci Mario Riva: Mario Rivetti Riccardo Billi: Mimì Pasquali Hélène Rémy: Giulietta Fulvia Franco: Agatina Cuccurullo Pina Renzi: Margherita Cardelli Liliana Bonfatti: Elsa Pasquali Bice Valori: Cesira Linda Tur: Moglie dello zio Michele Turi Pandolfini: Sig. Beretta Tina Pica: Tina Beretta Roberto Risso: Michele Carlo Dapporto: Porfirio Della Noce Ugo Tognazzi: Ugo Raimondo Vianello: Giorgio Alberto Bonucci: Leopoldo Rossi Renato Vicario: Aldo De Papis Ignazio Balsamo: Siciliano galante sull'autobus Mimmo De Ninno: Ciccino Cuccurullo Ettore Jannetti: Zio Michele Carlo Bellini: Cognato di Giulietta Paolo Panelli: Vincenzo Carlo Micheluzzi: "Bepi" Ridolfi Checco Durante: Padrone della trattoria Eva Vanicek: Lucia Ridolfi Agnese Dubbini: Maria Rosa Gigi Reder: passeggero dell'autobus
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
Fresco di Aida all' Arena di Verona mi è particolarmente gradito proporvi questo film del 2001 del regista francese Benoit Jacquot con una magistrale e stupenda Angela Gheorghiu , soprano rumena che qui recita col marito, il tenore Roberto Alagna nel ruolo di Cavaradossi . La storia credo la conoscano tutti, l'amore tragico tra la bella Tosca e Mario Cavaradossi sullo sfondo delle guerre napoleoniche e caduta della Repubblica Romana . Il regista con sapiente uso di luci rende l'atmosfera dell'opera in maniera superba coadiuvato in questo da interpreti grandissimi: Angela nel ruolo di una bellissima Tosca , Roberto Alagna il marito-pittore-patriota Mario Cavaradossi e uno straordinario Barone Scarpia , capo della polizia papalina e invaghito di Tosca , interpretato da uno dei più bravi baritoni ognitempo: Ruggero Raimondi . Consiglio senz'altro di vedere questo film, sia agli amanti della lirica che agli altri desiderosi di avvicinarsi a questo lato della m...
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