gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Dragon Blade - La battaglia degli imperi
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Anno 49 a.C. una legione romana al comando del Generale Lucio, allo stremo delle forze, bussa alla Porta delle Oche Selvatiche in cerca di acqua e cibo. Questa fortezza in rovina è difesa dal Generale Huo An un tempo a capo della Squadra di Protezione della Via della Seta e, caduto in disgrazia, costretto con i suoi a lavorare per la ricostruzione della medesima. Uomo di pace, da sempre ha evitato guerre lungo la Via intermediando tra contendenti Unni, Indianie quant'altri in transito o desiderosi di impossessarsi di questo importante nodo strategico tra Oriente e Occidente. I Romani vengono accolti e rifocillati aiutando in cambio alla ricostruzione della città fortezza, con l'impiego delle loro enormi conoscenze in campo edilizio, compreso l'uso, sconosciuto ai cinesi, del calcestruzzo. Lucio è in rotta per proteggere il piccolo Publio, erede al trono, dalle grinfie di suo fratello maggiore Tiberio che lo insegue con le sue legioni. Questi ha accecato il giovane fratellino preferito a lui da suo padre che ha fatto a sua volta una brutta fine. Huo An stringe un patto di amicizia con i Romani e il principe Publio lo nomina Centurione ad honorem giusto in tempo per misurarsi con Tiberio giunto in massa e desideroso di fare piazza pulita. Nella fortezza le varie etnie hanno avuto modo grazie ai Romani di pacificarsi tra loro per i buonissimi risultati ottenuti sui lavori ma nessuno se la sente di fronteggiare un esercito che sembra conti 100 mila uomini. Tuttavia il sacrificio dell'indomito Lucio, la morte del piccolo Publio e la crudeltà di Tiberio, faranno scattare la molla della rivolta e grazie anche all'arrivo dei Parti, la cui Regina è stata moglie di Crasso, il peggio è scongiurato. Huo An benché ferito dai tanti scontri in battaglia, ottiene in virtù di centurione romano a tutti gli effetti, di poter sfidare Tiberio in un duello faccia a faccia che determinerà le sorti della guerra senza ulteriori spargimenti di sangue. Riuscirà ad avere la meglio dopo essere stato vicinissimo alla sconfitta. La pace è di nuovo ristabilita e i Guardiani possono continuare a proteggere la Via della Seta aiutati dai pochi sopravvissuti di quella eroica legione che si era perduta in quei remoti angoli dell'Asia. Una enorme stele è stata eretta a lato della pista per ricordare il loro valore ai viandanti.
L'inossidabile Jackie Chan protagonista di un insolito film che testimonia l'alto livello ormai raggiunto dal cinema cinese. Se da un lato la trama, che si basa su fatti storici, stando al prologo iniziale, si dipana in maniera contorta probabilmente a causa di un montaggio non corretto, i costumi le scene di massa gli interni ed esterni sono particolarmente curati e la computer grafica è adeguata ancorché non massiccia. Nel cinema cinese infatti non mancano le scene di massa reperibili a costi contenuti e non serve quindi la duplicazione al computer di pochi soggetti in costume.
Dragon Blade La battaglia degli imperi Cina, Hong Kong, Stati Uniti 2015
Regia: Daniel Lee
Musiche Henri Laicon
con Jackie Chan: Huo An Mika Wang: Xiu Qing, sua moglie John Cusack: Lucio Adrien Brody: Tiberio Lin Peng: Luna Fredda
Choi Siwon: Yin Po
Xiao Yang: Capitano
Wang Taili: Topo
Sammy Hung: Sole Rosso
Yoo Seung-jun: Giaguaro Lorie Pester: Regina dei Parti
Vanness Wu: Cristiano Karena Lam: Karena
Feng Shaofeng: Generale Huo Qubing Sharni Vinson: moglie di Crasso
Josef Waite: Publio
Philippe Joly: Decimo
James Lee Guy: Eugenio
Ned Bellamy: Ottavio
Paul Philip Clark: Tullio
Da un cast del genere ti aspetti di più, non un film poco avvincente e più simile ad un cartone animato o ad un album a fumetti. Sono sinceramente perplesso.
In realtà il film è discretamente godibile, si perde in alcuni passaggi ... quando diventa eccessivamente ironico, tanto da sembrare un po' stupido.... ma probabilmente la cosa è voluta, siamo noi a non gradirlo / capirlo...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Q uattro astronauti, tre uomini, il Capitano e Comandante missione Theo Cooper , Bug Kieslowski , Cole Dvorak e una donna, la Dr.ssa Emily McTier , sono stati scelti per una simulazione di un volo interplanetario della durata di 400 giorni , durante i quali dovranno vivere in un simulatore posto sotto terra e nel quale accedere per mezzo di una botola. Dovranno affrontare una convivenza forzata per lungo tempo e in spazi che, seppur dotati di ogni comfort, sono ovviamente limitati a quelli di una vera astronave. Cibi liofilizzati e liquidi corporei riciclati per un periodo talmente lungo che la dottoressa dovrà costantemente monitorare per osservare ogni cambiamento di umore, comprese crisi di nervi e allucinazioni in un susseguirsi di simulazioni e gestione degli imprevisti che potrebbero capitare durante il viaggio. Tipo perdere il collegamento con la base dopo pochi giorni e trovarsi nel bel mezzo di quello che sembra un campo di asteroidi che li colpisce all’esterno, ma nul...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Michele Placido in questo film ci racconta il '68 attraverso tre giovani tra loro molto diversi e che si troveranno intrecciati in un vorticoso giro di emozioni, amori, odi, tradimenti. Nicola (Riccardo Scamarcio) è un poliziotto, lo fa per mantenersi gli studi, vuole diventare attore. Laura (Jasmine Trinca) è una studentessa, di una famiglia borghese romana, di estrazione cattolica. Libero ( Luca Argentero) è un leader del movimento studentesco. Nicola lavora come infiltrato nel movimento studentesco e s'innamora di Laura che è la ragazza di Libero. Attraverso questo triangolo, Placido ci racconta il suo '68, quello che lo ha visto (in parte) nelle vesti di Nicola. Il film si sdoppia in due, da una parte la cronaca di quegli anni dall'altra una storia di amore ed amicizia. Lavoro riuscito in parte, o forse completamente. In questo caso parlando di un passato che divide, le aspettative erano diverse. Chi voleva un esaltazione di quegli anni, chi una condanna netta...
Frizzante commedia americana con due protagonisti brillanti e seducenti in grado di mettere d'accordo, una volta ogni tanto, le esigenze della coppia domestica alle prese con il film che possa soddisfarne le esigenze. L'azione lui, l'amore lei, trovano in questo film la giusta miscela e il tempo passa allegramente. Milo Boyd , ex poliziotto, si guadagna da vivere facendo il cacciatore di taglie e recuperando alla giustizia marioli di piccolo calibro per una ricompensa non certo sufficiente a mantenere il vizietto delle scommesse. E già all'inizio lo vediamo in rocamboleschi inseguimenti e alle prese con goffi figuri che vorrebbero da lui riscuotere. Lui è un zuzzurellone ma pur sempre abile di mano e pistola così che riesce a trarsi di impaccio con relativa facilità. Lei è Nicole , Jennifer Aniston , la moglie in carriera, la giornalista d'assalto che è sulle tracce di un finto suicidio; può infatti un suicida lanciarsi nel vuoto da un palazzo di testa?? sembra i...
Se ne è andata alla soglia degli 80 anni Liz Taylor , colei che per anni incarnò il mito della diva. Irascibile, scontrosa, bellissima donna a tutto tondo, sempre alla ricerca dell'amore, di amare e di essere amata. Con lei se ne va un pezzo di cinema e se ne va per sempre Cleopatra la divina. Ad attenderla ci sarà senz'altro il suo Antonio , Richard Burton , che in vita sposò 2 volte e con il quale riempì pagine su pagine di rotocalchi: la coppia più celebre del cinema per anni. Quel cuore che tanto palpitò in vita non ti ha sorretto e ti sia dolce il riposo eterno e ti accompagni la nostra gratitudine. Ciao Cleo
Come raccomandava Tiger Jack in un commento al film Green Zone qui sul blog ho visto finalmente questo film pluridecorato a non si sa bene quale valore nel 2010 con ben 6 Oscar . Francamente non riesco a spiegarmi come abbia fatto a vincere il premio come miglior film e migliore regia ... passi per gli altri 4 - sceneggiatura, sonoro, montaggio e montaggio sonoro - ma anche no. In sostanza è difficile comprenderli tutti e sei. E non mi si venga a dire che il filo conduttore è il rischio di perdere la vita ogni volta che costoro escono in missione o che la guerra è una droga perchè è ovvio e scontato in ogni film di guerra. Tra l'altro la poca introspezione psicologica dei tre protagonisti è banale e nulla aggiunge di diverso ai tanti altri film di altro genere. C'è l'esperto di esplosivi, il sergente William James ( Jeremy Renner ), guascone e per niente prudente nel suo pericolosissimo mestiere, un cow-boy spavaldo come tanti visti. Il più cauto sergente J.T. Sanb...
Da un cast del genere ti aspetti di più, non un film poco avvincente e più simile ad un cartone animato o ad un album a fumetti.
RispondiEliminaSono sinceramente perplesso.
In realtà il film è discretamente godibile, si perde in alcuni passaggi ... quando diventa eccessivamente ironico, tanto da sembrare un po' stupido.... ma probabilmente la cosa è voluta, siamo noi a non gradirlo / capirlo...
RispondiElimina