Sweetwater
D alle parti di Santa Fé nell'infuocato e arido Nuovo Messico, c'è un territorio che il reverendo Josiah ritiene sacro e occupa con le sue pecore, le sue due mogli, una figlioletta e una schiera di fanatici religiosi, che lo chiamano e venerano come il Profeta. Una pecora è stata presa e mangiata da un paio di ragazzotti, Levi e Jacob, due fratelli che affamati, col loro carro rotto, cercavano di raggiungere la città. Il reverendo dopo averli sorpresi e rimproverati, non accetta spiegazioni e li uccide su due piedi come punizione divina verso chi ruba. Uno dei due aveva spiegato al profeta di essere imparentato niente meno che al Governatore il quale avrebbe sistemato tutto, ma adesso giaceva col fratello in una buca da qualche parte. E stessa sorte tocca pure al mite agricoltore Miguel Ramirez che aveva osato redarguire il folle Josiah per i continui sconfinamenti delle sue pecore. Sua moglie Sarah, ex prostituta che lo amava e voleva rifarsi una vita con lui, non vedendolo arrivare da qualche giorno, inizia a cercarlo fino a scoprire la verità. Stessa cosa sta facendo da qualche giorno il bizzarro sceriffo Cornelius Jackson, anche se lui preferisce definirsi originale, per via del suo amore per la danza o per declamare versi al tramonto. Ma possiede abilità investigative notevoli ed ha una fama da duro che lo fa rispettare da tutti. Il Governatore in persona lo ha mandato lì non vedendo arrivare suo genero e in poco tempo ha già trovato i cadaveri dei due ragazzi che porta a casa del Profeta, dopo averli riesumati, in piena notte sfidando colui che ritiene responsabile dell'omicidio. Dall'altra parte Sarah ha bruciato il ranch e si è agghindata come un tempo quando lavorava nei bordelli. Abile tiratrice ha iniziato ad eliminare uno per uno gli uomini di Josiah e nonostante l'allarme e la caccia che le stanno dando, continuano a perdere uomini. Lei arriva anche alla chiesa ranch del folle dove legato ad una croce c'è lo sceriffo a testa in giù. La donna lo libera e sistema gli ultimi uomini, uccidendo anche le due mogli di Josiah. Ma contro di lui perde l'arma e si rifugia nello steccato delle pecore dove il folle la raggiunge poco prima che a sua volta sia affrontato dallo sceriffo. Entrambi cadono a terra morti colpiti dai rispettivi colpi e Sarah finisce per sicurezza il pazzo, liberandosi per sempre di quell'incubo in un rituale che la vede spogliarsi e bruciare i vestiti in un grande falò notturno.
Dal cilindro magico dei fratelli Miller, qui impegnati in una particina iniziale, esce fuori un western atipico ma testimone di un genere che non è assolutamente morto. Anzi può ancora dare molto, questo film ne è l'esempio e con tre soli protagonisti, mescolando situazioni e generi riesce a tenere alta l'attenzione del pubblico per un'ora e mezza senza accorgersene, tanto scorre via liscio. January Jones in apparenza fragile è un angelo della vendetta al cui fianco si muove un bizzarro e incredibile Ed Harris, tra l'altro non nuovo al western. Ma la sorpresa è scoprire l'ennesimo "villain" che non vorresti mai incontrare nella realtà, un Jason Isaacs di straordinaria bravura e che nella serie su Harry Potter è stato Lucius Malfoy, uno dei maghi Mangiamorte, segno evidente che i ruoli da cattivo gli si addicono alla perfezione. Da vedere.
Sweetwater
Stati Uniti 2013
Regia: Logan Miller
Musiche Martin Davich
con
Ed Harris: Sceriffo Cornelius Jackson
January Jones: Sarah Ramírez
Jason Isaacs: Profeta Josiah
Eduardo Noriega: Miguel Ramirez
Stephen Root: Hugh
Jason Aldean: Daniel
Amy Madigan: Madame Bovary
Vic Browder: Martin
Luce Rains: Kingfisher
Dylan Kenin: Jim
Keith Meriweather: Jonathan
Logan Miller: Jacob
Noah Miller: Levi
J.B. Tuttle: Curly
Chad Brummett: Sid
Kevin Wiggins : Barley
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