Boccaccio '70
U no scherzo in quattro atti come da crediti iniziali, ma forse è meglio dire quattro film in uno. E che film! Con quattro tra i migliori registi italiani di tutti i tempi per altrettanti episodi di pregevole fattura che vanno dalla commedia alla satira bizzarra fino all'esistenzialismo patinato dell'episodio di Visconti. Si inizia con Mario Monicelli che in Renzo e Luciana, rappresenta una coppia alle prese con serrati ritmi lavorativi, nel nord Italia in pieno boom economico, e regole che ne vorrebbero condizionare perfino il matrimonio. Opporranno al severo capo del personale il loro sdegno facendosi licenziare per ricominciare con altri lavori, ma stavolta ad orari ancor più peggiorativi; con lui che dorme di giorno e lavora di notte al contrario della sua mogliettina. Federico Fellini ci ammalia da par suo nell'onirico Le tentazioni del dottor Antonio, senz'altro l'episodio più divertente con l'ottimo Peppino De Filippo nei panni dell'irreprensibile censore moralista Antonio Mazzuolo, tanto puritano da farne una vera e propria crociata contro l'uso e la messa in mostra del corpo della donna. Quando un enorme manifesto pubblicitario che reclamizza l'uso del latte, viene innalzato nel parco sotto casa sua, il poveretto va su tutte le furie. La super maggiorata Anita Ekberg è ritratta in quella gigantografia e sembra ammiccare ai passanti o almeno Antonio, poco alla volta la vede prendere vita e muoversi attorno a lui, tormentandolo per il fatto che la sta perseguitando in ogni sede pur di far rimuovere quel cartellone. L'ossessione è tale che l'uomo la immagina scendere a terra, gigantesca come in foto per terrorizzarlo ma anche rimproverarlo per quel suo meschino modo di essere. Al punto che il poveretto si prende una bella sbandata per quel corpo stupendo che gli costerà il ricovero in ambulanza alla neuro. Ne Il lavoro diretto da Luchino Visconti ci immergiamo nelle atmosfere sofisticate ed annoiate di una coppia di ricchi coniugi. Lui, il Conte Ottavio sta per essere travolto in uno scandalo dove è coinvolto con un giro di ragazze squillo che ama frequentare. La sua paura e quella dei suoi legali, è che il ricco suocero svizzero gli tagli i cordoni della borsa, se sua moglie Pupe non lo perdonerà per queste, a suo dire, scappatelle. La donna ha in serbo qualcosa di più intrigante e messo tranquillo suo padre per telefono, impone a suo marito di pagare le prestazioni sessuali che fino ad ora ha avuto con lei gratis e la cosa sembra ridestare nell'uomo un rinnovato interesse per sua moglie. Vittorio De Sica nell'ultimo episodio dal titolo La riffa esplora un mondo grottesco di provincia mettendo in scena una riffa clandestina che ha come premio la bellissima maggiorata Sophia Loren. Lei, Zoe, aiuta una coppia che gestisce un tiro a segno ambulante in giro per le feste paesane, che per arrotondare mette in vendita novanta tagliandi numerati dall'1 al 90 tanti quali sono i numeri del Lotto. Il primo estratto sulla ruota di Napoli da diritto al vincitore di passare una notte con lei. Una schiera di contadinotti infoiati prende d'assalto il botteghino per rifarsi gli occhi su Zoe in attesa dell'estrazione. Hanno acquistato 70 numeri e il capo della cricca è sicuro che l'uovo uscirà per forza nel loro pollaio. Ma la fortuna arride al timide sagrestano del paese, Cuspet, tipo schivo e illibato che al contrario delle aspettative e resistendo alle ricche offerte degli altri, pretende di "consumare" il premio vinto. Andrà a vuoto perché un ragazzotto del posto innamorato di Zoe farà un gran trambusto e Zoe non se la sentirà di concedersi all'uomo. Tuttavia farà in modo che gli altri lo credano, lasciandogli impresso di rossetto in una guancia un bacio rosso fuoco e per il quale sarà portato in trionfo per le vie del paese come un eroe.
Film collettivo di grande impatto che si ricorda soprattutto per l'episodio di Fellini ma che in generale testimonia un periodo di benessere economico e grandi mutamenti sociali. Oltre al citato, è da ricordare anche quello con Sophia Loren che in piena maturazione fisica ed artistica buca letteralmente lo schermo con la sua dirompente bellezza.
Boccaccio '70
Italia, Francia 1962
Regia: Mario Monicelli, Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica
Musiche Nino Rota, Piero Umiliani, Armando Trovajoli
con
Renzo e Luciana
Marisa Solinas: Luciana
Germano Gilioli: Renzo
Le tentazioni del dottor Antonio
Peppino De Filippo: Dott. Antonio Mazzuolo
Anita Ekberg: Anita
Antonio Acqua: Comm. Lapappa
Donatella Della Nora: la sorella di Antonio
Il lavoro
Tomas Milian: conte Ottavio
Romy Schneider: Pupe
Romolo Valli: Avvocato Zacchi
La riffa
Sophia Loren: Zoe
Alfio Vita: Cuspet
Luigi Giuliani: Gaetano
Annarosa Garatti: l'amica di Zoe
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