The November Man
P eter Devereaux è un agente della CIA che viene richiamato in ballo per un "recupero" di un'agente infiltrata nell'entourage del probabile prossimo Presidente della Russia Arkady Fedorov. Lei, Natalia, un tempo sua compagna ha trovato prove schiaccianti circa i crimini compiuti dal Fedorov, al tempo generale, nella guerra Cecena. Prove che possono precludere ogni sua aspirazione politica ed essendo stata scoperta ha richiesto la protezione dell'unico uomo in grado di farlo, ancorché ormai in pensione. Peter, contattato da Weinstein ex collega ed ancora nell'Agenzia con alti incarichi, non esita a recarsi a Mosca per scoprire, una volta recuperata la donna, che è a sua volta un bersaglio dell'Agenzia e durante i concitati momenti della loro fuga, la donna viene uccisa, colpita da uno dei suoi migliori agenti, David Mason, suo pupillo ed allievo diretto anni prima, con un fucile di precisione. Peter è sconvolto del fatto e non si aspettava di vedersi contro il suo ex allievo e collega, che ha risparmiato dopo aver eliminato i suoi compagni subito dopo. Se ne è andato pieno di rabbia e, dopo essersi guardati a lungo negli occhi, si è dileguato senza sparare come lo stesso Mason a sua volta incredulo ha fatto. Peter ha appena ricevuto dalla donna morente un cellulare con foto compromettenti, le prove raccolte, che ne hanno decretato la morte. Esse portano ad una ragazza scomparsa e che è testimone delle atrocità del Generale Fedorov. La rintraccia in Serbia e la salva in extremis da un tentativo di sopprimerla da parte del generale che le ha messo alle calcagna una spietata killer di nome Alexa. Al tempo stesso deve indagare su chi nella CIA lo abbia tradito ed esposto in quel modo. Con la ragazza che viveva con il nuovo nome di Alice Fournier e si occupava di profughe come lei, deve sfuggire alla spietata caccia del suo ex pupillo Mason e della killer russa, riuscendo in varie occasioni a sfoltire il gruppo di inseguitori. Lei è in realtà Mira Filipova ed ha assistito al brutale assassinio dei suoi familiari oltre ad essere stata prigioniera per qualche anno del perfido generale che se ne era invaghito, unica ragione per la quale la donna era stata risparmiata. Buon per lei che l'uomo che la sta proteggendo era noto nell'ambiente col nome di November Man, perché quando arrivava lui era periodo di morti come il mese di novembre appunto. Riuscirà a trovare i colpevoli e le ragioni che han portato a tutto questo, scoprendo un piano diabolico della CIA, in combutta col generale, per avere il pretesto di scatenare la guerra in Cecenia, con lo scopo unico di mettere le mani sui suoi ricchi giacimenti di petrolio. Il suo pupillo Mason, dopo aver scoperto il suo punto debole nella figlia, che Deveraux aveva avuto con Natalia e che teneva al sicuro in Svizzera in tutta segretezza, saprà capire da che parte stare aiutando il suo maestro a fare emergere la verità e consentendogli di uscire di scena con la figlia e Alice-Mira verso una nuova vita.
Spy-action-thriller dal taglio classico e dal ritmo incalzante, che ci riconsegna un Pierce Brosnan dei bei tempi andati quando indossava i panni dell'Agente 007 e che qui sembra di non avere mai smesso, vista la forma smagliante e la capacità indiscussa di uscirsene dalle più intricate situazioni, tipica dell'agente passato saldamente come ruolo a Daniel Craig. Tante scene di azione di ottima fattura e buon cast dove Olga Kurylenko ha modo di mostrare tutta la sua bellezza ed avvenenza, insidiata da vicino dalla sorpresa Amila Terzimehic, una killer russa di rara efficacia, androgina, flessuosa e snodata come poche viste sullo schermo e questo grazie al suo passato di atleta campionessa di Bosnia nella ginnastica ritmica. Peccato che non abbia avuto un ruolo più marcato e sia stata impiegata col contagocce, perché il suo personaggio e lei ovviamente, avrebbero meritato più spazio che son sicuro riuscirà ad avere in futuro.
The November Man
Stati Uniti 2014
Regia: Roger Donaldson
Musiche Marco Beltrami
con
Pierce Brosnan: Peter Devereaux
Luke Bracey: David Mason
Olga Kurylenko: Alice Fournier alias Mira Filipova
Will Patton: Perry Weinstein
Bill Smitrovich: Hanley
Amila Terzimehic: Alexa
Caterina Scorsone: Celia
Lazar Ristovski: Presidente Arkady Fedorov
Eliza Taylor: Sarah
Mediha Musliovic: Natalia Ulanova
Patrick Kennedy: Edgar Simpson
Dragan Marinkovic: Denisov
La critica è stata molto "critica" con questo film...l'hanno un po' affossato...
RispondiElimina...come sempre dico... ogni film merita di essere visto prima di esprimere un parere personale...
...quindi lo vedremo...
credo conti più il pubblico che la critica, è lui che paga e che decreta il successo o meno di un film
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