Agente 007 - Una cascata di diamanti
J ames Bond è sulle tracce del perfido Blofeld e usa ogni mezzo a sua disposizione per fargliela pagare, facendo cantare vari figuri fino a rintracciarlo nel suo covo ed eliminarlo per sempre in una vasca di fango bollente. Ora, secondo il suo superiore diretto, Mr. Q, può iniziare a lavorare seriamente, cosa che il nostro prende come tipica e sottile ironia britannica. La missione pronta per lui, lo vede tuttavia riluttante, perché scoprire chi trafuga diamanti di contrabbando dal Sudafrica, è faccenda che potrebbero sbrigare anche altri colleghi. Ma ligio al dovere si mette subito in azione e strada facendo scopre che la cosa non porta certo ad un disturbo del mercato mondiale, così come si era ipotizzato all'inizio, piuttosto ad una nuova e micidiale arma laser, la cui costruzione segreta sembra avvenga in un remoto laboratorio del deserto del Nevada, nei pressi di Las Vegas. E' là che si reca dopo aver allertato i colleghi della CIA ed essersi assicurato l'alleanza di una bella contrabbandiera, Tiffany Case, contatto e smistatrice dei diamanti ad Amsterdam per conto della misteriosa organizzazione e passata, grazie alla sue doti di conquistatore, dalla parte dei buoni. In America sembra che tutto ruoti attorno al miliardario Willard Whyte, mentre non è altri che ostaggio del vero responsabile di tutto questo: Ernst Stavro Blofeld. Con grande sorpresa, in un faccia a faccia con due Blofeld addirittura, Bond scopre di avere ucciso un suo sosia, frutto di abili operazioni chirurgiche e non può far altro che ucciderne un secondo, prima di essere catturato dal vero e acerrimo rivale. Con i diamanti ha messo in orbita un satellite in grado di sprigionare un potentissimo raggio laser col quale distrugge alcune postazioni militari sulla Terra di varie potenze per ricattare il mondo intero. Ma ormai la sua base è stata individuata al largo delle coste della Bassa California e la CIA sta per entrare in azione. Bond riesce a liberarsi e con Tiffany ad abbandonare l'isola galleggiante prima che esploda e dopo aver eliminato Blofeld mentre cercava di scappare con un batiscafo. Può godersi il meritato premio con lei in una crociera che viene disturbata dalla singolare coppia di killers gay, che per tutto il tempo avevano cercato invano di eliminarlo. Mr. Kidd e Mr. Wint, travestiti stavolta da camerieri, si tradiscono per la loro scarsa competenza in fatto di vini, in una cena a lume di candela organizzata per la coppia in crociera. Bond saprà convincerli da par suo ad abbandonare la nave in quanto clandestini e morti.
Torna Sean Connery dopo la modesta parentesi Lazenby per la gioia dei suoi numerosissimi fans e si ritrova, tra gli altri consolidati interpreti, una nuova e spumeggiante compagna in Jill St. John, a pieno titolo assunta con questa partecipazione nell'Olimpo particolare delle tante ed indimenticabili Bond Girls. Anche la colonna sonora del mago John Barry è nel novero delle più belle musiche da film, con il pezzo Diamonds are forever cantato da Shirley Bassey.
UK 1971
Regia: Guy Hamilton
Musiche John Barry
con
Sean Connery: James Bond
Lois Maxwell: Miss Moneypenny
Charles Gray: Ernst Stavro Blofeld
Jill St. John: Tiffany Case
Lana Wood: Plenty O'Toole
Jimmy Dean: Willard Whyte
Bruce Cabot: Saxby
Putter Smith: Mr. Kidd
Bruce Glover: Mr. Wint
Norman Burton: Felix Leiter
Laurence Naismith: Sir Donald Munger
Desmond Llewelyn: Q
Bernard Lee: M
Joseph Fürst: Dr Metz
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