Redemption - Identità nascoste
J oseph Smith è un ex militare delle forze speciali inglesi che in Afghanistan si è macchiato di crimini di guerra. Un blindato sul quale viaggiava era stato attaccato dai ribelli e cinque uomini con lui erano stati trucidati. Per tutta risposta lui aveva ammazzato altrettanti civili presi a caso ed estranei al fatto. Definito soggetto affetto da stress post traumatico, era in procinto di essere giudicato dalla corte marziale giunto a Londra, ma era scappato e viveva nei bassifondi della città come un barbone, dedito all'alcool e accompagnato agli "invisibili" tra i quali la prostituta Isabel divideva con lui la propria esistenza in un lurido cartone sul marciapiede. Una notte un paio di balordi li aggrediscono e nonostante malconcio e con un paio di costole fratturate per le botte ricevute, Joseph riesce a forzare una finestra e nascondersi in un appartamento. Scopre l'indomani che il proprietario è fuori e non tornerà prima di 8 mesi, cosa questa ritenuta provvidenziale, un segno divino, una svolta nella sua vita. Approfitta per darsi una sistemata ai capelli e vestirsi con gli abiti del guardaroba fornito di quello che è un appartamento lussuoso e forse di un uomo con tendenze omosessuali. Fatto questo che gli consente di spacciarsi, ai curiosi vicini, per un suo compagno al quale è stato prestato l'appartamento in sua assenza. Il suo travaglio quotidiano come quello di altri reietti come lui era mitigato dall'opera caritatevole di suor Cristina che provvedeva con pasti caldi al loro fabbisogno. Joey, come tutti lo chiamavano, è molto affezionato a quella donna, alla sua bontà e non appena racimola qualche soldo è la prima persona che gli viene in mente. Con lei imbastisce uno strano rapporto di amore fraterno e non, al punto che conosce la triste storia di quella ragazza che viene dalla Polonia, dei suoi sogni di diventare ballerina classica e degli stupri ripetuti subiti da ragazzina ad opera del suo allenatore di ginnastica. Lei tuttavia vuol redimere Joey che è nel frattempo diventato un gangster al servizio della Mafia cinese e con metodi violenti è il loro miglior esattore. Ma al tempo stesso è combattuta tra il sentimento che prova per lui e il suo stato di religiosa. Deciderà di unirsi carnalmente a lui prima di cercare la sua redenzione, partendo per l'Africa nella missione che in Sierra Leone saprà purificarla e liberarla da ogni tentazione. Lui, lasciato l'enorme guadagno della sua attività criminosa alla moglie e alla figlioletta, abbandonate in gravi ristrettezze dopo la sua fuga, dona altro denaro ai derelitti della mensa e fornisce alla polizia i dati dei mafiosi operanti in città. Ma ha ancora un compito da fare, trovare ed uccidere Max Forrester, brillante uomo d'affari della City, responsabile dell'uccisione della sua Isabel, ritrovata morta lungo il fiume. La mafia cinese dove lavorava, gli aveva fornito l'identità in cambio di un ultimo favore. Ora può tornare tra i derelitti e l'alcool col quale viene messo in condizione di non fare del male al prossimo, e lui non intende più farne e forse così sarà davvero visto che la polizia, tra i titoli di coda, lo ha identificato, rintracciato ed è pronta ad intervenire.
Un buon thriller con ritmo, azione e risvolti umani di due protagonisti, entrambi lacerati da ferite inguaribili, alla ricerca di una difficile redenzione. Senz'altro la parte più complessa interpretata da Jason Statham che alle solite qualità di uomo d'azione invincibile, mostra in questo film delle insospettate doti di recitazione tali da rendere, all'opposto, una fragilità umana impensabile.
Stati Uniti, Gran Bretagna 2013
Regia: Steven Knight
Musiche Dario Marianelli
con
Jason Statham: Joseph Smith/Joey Jones
Agata Buzek: suor Cristina
Vicky McClure: Dawn
Benedict Wong: Mr. Choy
Ger Ryan: Madre superiora
Youssef Kerkour: Bouzanis
Anthony Morris: Esattore
Victoria Bewick: Isabel
Christian Brassington: Max Forrester
Danny Webb: Damon
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