Fate largo ai moschettieri
D 'Artagnan, giovane e spavaldo guascone, si reca a Parigi con la speranza di essere ammesso tra i Moschettieri del Re. Qui con fortuite disavventure, stringe un forte legame di fraterna amicizia con i tre più forti Moschettieri del Re e diventa in breve il più formidabile degli spadaccini. Le trame di corte perpetrate dal bieco e perfido Cardinal Richelieu, vedono spesso i nostri alle prese con le sue guardie, che al comando di Rochefort collezionano un fiasco dietro l'altro. Ma il Cardinale ha in serbo una mossa decisiva per dimostrare la sua fedeltà al Re nello smascherare le tresche amorose della di lui consorte, la Regina Anna d'Austria, con l'ambasciatore inglese Lord Buckingham. Lei gli ha donato come pegno d'amore un cofanetto contenente 12 puntali di diamante, ma nel ballo previsto a Corte dovrà indossarlo per compiacere il suo Re, consigliato in questo da Richelieu, che conosce la storia e sa che il prezioso monile è in Inghilterra. Solo un uomo audace come D'Artagnan, nel frattempo fidanzato con Constance, ancella della Regina e sua consigliera in questo increscioso frangente, può tentare di raggiungere l'Inghilterra, per farsi riconsegnare il monile e riportarlo in patria in tempo per il ballo reale. Fedeli al motto di "tutti per uno e uno per tutti" i nostri si sacrificheranno per consentirgli di compiere la missione, ostacolata dagli uomini di Rochefort e dalle pericolose seduzioni della perfida Milady de Winter, donna abilissima nell'arte dell'intrigo e messa in campo dall'irriducibile Richelieu. Naturalmente D'Artagnan sbaraglierà tutti gli ostacoli sul suo cammino e compirà brillantemente la missione, salvando l'onore della Regina e la pace domestica reale. Per lui onori, gloria, l'amore di Constance e una bella cenetta tra amici per festeggiare.
Versione italo-francese del famosissimo romanzo e sebbene al di sotto della più famosa d'oltreoceano I Tre Moschettieri, risulta tuttavia un buon prodotto, con le giuste ambientazioni vista la dovizia di veri castelli presenti in Francia e ridondanza di costumi realizzati alla perfezione. Il cast poi vede grandi attori del periodo e ottimi comprimari presi in prestito niente meno che dalla Comédie Française, nome questo che chiude ogni velleitario tentativo di critica. E' anche un’ occasione per ascoltare le voci dei nostri indimenticati e storici doppiatori, con Emilio Cigoli che presta la sua al Cardinale e Gualtiero De Angelis ad Aramis. Inconfondibile Lauro Gazzolo che doppia magistralmente il bravissimo Bourvil, il servo di D'Artagnan pieno di risorse Planchet.
Les Trois Mousquetaires
Italia, Francia 1953
Regia: André Hunebelle
Musiche Jean Marion, Costantino Ferri
con
Georges Marchal: D'Artagnan
Jacques François: Aramis
Jean Martinelli: Athos
Gino Cervi: Porthos
Yvonne Sanson: Milady de Winter
Bourvil: Planchet
Danielle Godet: Constance Bonacieux
Renaud Mary: Richelieu
Louis Arbessier: Louis XIII
Marie Sabouret: La Regina Anna d'Austria
Steve Barclay: Georges Villiers, Duca di Buckingham
Jean-Marc Tennberg: Rochefort
Félix Oudart: De Tréville
Jean Parédès: Il Conte di wardes
Georges Chamarat: zio Bonacieux
Paul Demange: Un albergatore
Charles Bouillaud: albergatore di Calais
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