Sherlock II - I mastini di Baskerville
T ratto da uno dei più famosi romanzi di Arthur Conan Doyle e molto liberamente adattato ai giorni nostri e alle esigenze televisive dei moderni personaggi, impiegati nei panni del più famoso detective del mondo e del suo assistente, vede i nostri contattati dal giovane Henry Knight traumatizzato da un brutto ricordo del suo passato. Quando anni prima, appena bambino, aveva assistito alla fine di suo padre, sbranato da un gigantesco mastino nella brughiera di Dartmoor. I nostri si mettono subito in azione a Dewer's Hollow, un luogo dove la bestia sarebbe stata vista di recente e che sta richiamando l'attenzione dei media al punto che in paese si organizzano visite guidate e si fanno buoni affari con quello che viene definito il loro personale "mostro di Loch Ness". Ma è una falsa pista, sfruttata ad arte da due gestori di un pub locale, però lì vicino c'è Barskerville, una base segreta militare al cui interno si stanno conducendo esperimenti tra i più disparati nei laboratori segreti e posti molti piani al di sotto del terreno. Holmes, sfruttando le credenziali di suo fratello Mycroft, riesce ad ottenere un pass per visitare il misterioso impianto e al suo interno viene a capo della matassa, scoprendo le cause di quello che aveva intuito essere semplice allucinazione in luogo di bestia mostruosa. Uno dei responsabili del laboratorio, il dottor Frankland, è il vero autore dell'omicidio perpetrato nella brughiera vent'anni prima. Lui ha ucciso il padre di Henry, suo collega nel progetto H.O.U.N.D. e che aveva scoperto alcuni suoi intrighi. Le cinque lettere della sigla corrispondono ai nomi dei cinque scienziati impegnati nello sviluppo di un gas allucinogeno, creato per scopi bellici, in grado di disorientare il nemico facendolo assalire da incubi e paure irrefrenabili dettate dal subconscio. Il progetto era stato fermato per problemi con danni collaterali, ma Frankland ne aveva irrorato la brughiera nel punto preciso dove era stato ucciso il suo collega. Ecco che chiunque si fosse avvicinato a quel luogo per indagare sarebbe stato assalito da incubi e paure incontrollabili. Non certo uno come Sherlock Holmes, che seppur allucinato lui stesso, aveva avuto una forza mentale incrollabile per riuscire a controllarsi e comprendere che si trattava di un'allucinazione, con l'unico dubbio che fosse indotta da una droga, piuttosto che da un gas come scoperto a fine indagini.
Da puritano e stretto osservante dei romanzi, dovrei storcere la bocca di fronte a questo giovane e moderno Holmes, ma amo così tanto il personaggio che non esiterei a guardarlo anche se fosse proiettato in un mondo futuro. E visto l'andazzo attuale, la qual cosa è tutt'altro che improbabile.
Regno Unito 2012
Regia: Paul McGuigan
Musiche David Arnold, Michael Price
con
Benedict Cumberbatch: Sherlock Holmes
Martin Freeman: John Watson
Una Stubbs: Mrs. Hudson
Rupert Graves: Ispettore Lestrade
Mark Gatiss: Mycroft Holmes
Russell Tovey: Henry Knight
Amelia Bullmore: Dottoressa Stapleton
Clive Mantle: Dottor Robert Frankland
Simon Paisley Day: Maggiore Barrymore
Sasha Behar: Dottoressa Louise Mortimer
Will Sharpe: Caporale Lyons
Stephen Wight: Fletcher
Gordon Kennedy: Gary
Kevin Trainor: Billy
Rosalind Knight: Grace
Sam Jones: Henry da bambino
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