Che bella giornata
Se vince la Juve poi è perfetta. Un sabato sera in una multisala gremita di bimbominkia e qualche attempato come noi per rendere il dovuto omaggio a un grande semplice della nuova commedia italiana. Non è Divina come quella che tiene a galla Roberto Benigni, ma è genuina, schietta e financo cafona nel suo protagonista: Luca Medici al secolo Checco Zalone. Il sempliciotto che rispolvera vecchi luoghi comuni dei vizi nazionali e li trasmette al pubblico con un rinnovato candore tale da farlo apprezzare dalla prima all'ultima battuta, con un ritmo incalzante e mai banale: il film è tutto suo come lo schermo che buca con disarmante facilità. Il tema dell'immigrato meridionale, già presente nel suo primo film "Cado dalle nubi" è qui riproposto in versione ancor più grottesca; se prima lui arrivava a Milano con le migliori intenzioni, qui è un trentenne di quelli che "Si ringrazia la Regione Puglia per aver fornito i Milanesi". E' ancora più pungente in quanto è un "terrone" ormai ripulito dalla grande città del nord e pur mantenendo le radici volge sovente ad esse uno sguardo critico quanto distaccato. Nel film è un giovane ossessionato cultore della "security" che grazie alle buone raccomandazioni di parenti tutti impegnati a vario titolo e grado nelle forze dell'ordine, ottiene un posto di addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. Dovrà vegliare sulle numerose opere d'arte e soprattutto sulla Madunina Oh mia bela Madunina e naturalmente lo farà a modo suo procurando una infinità di guai con gags divertenti a ripetizione. Una giovane terrorista, Farah, la bellissima Nahiha Akkari, e suo fratello lo individueranno come possibile e unico involontario complice nel portare esplosivo in "coppa" al Duomo per far saltare la simbolica statuetta. Allaccerà con lui una relazione dove gli farà credere di essere la donna della sua vita, non araba ma francese di madre Bina .. e al contempo sarà contagiata dal suo modo semplice e schietto nonché dalla sua numerosa famiglia sparsa in Puglia. Bellissima la scena del battesimo di un nipotino ad Alberobello con paese in pratica "sequestrato" dallo zio maresciallo dei carabinieri allo scopo di celebrare nel migliore dei modi e nei vicoli suggestivi del medesimo una festa secondo tradizione locale. Addirittura viene arruolato il cantante Caparezza che offre un cameo gradevolissimo specie quando è costretto a suonare e cantare pezzi non del suo repertorio come l'evergreen, molto apprezzato dai locali, Sarà perchè ti amo dei Ricchi e Poveri. E per fortuna che è solo un battesimo, fa sapere il nostro Checco alla amata Farah strapiena e gonfia di cibo a mezzanotte, perchè quando c'è un matrimonio le cose si ampliano molto. E intanto i fuochi d'artificio dopo la mezzanotte fanno da preludio all'imminente spaghettata ….
La ragazza non se la sentirà di portare a termine la missione e tornerà in Francia senza far esplodere nulla … tanto ci penserà Checco a distruggere l' Italia. Ed è proprio questo tentativo di smontare un' Italia sempre più sgangherata che fa passare allo spettatore un paio d'ore spensierate e in tutta allegria. La gente in sala ha riso molto e quando questo avviene è segno che il film ha fatto centro a dispetto di altri celebrati cinepanettoni che a quanto sembra non sono andati oltre al buon incasso, anzi portandosi dietro aspre critiche. Tra gli interpreti oltre alla bellissima Nahiha Akkari, che manco a farlo apposta era ieri notte da Gigi Marzullo su RAI 1 e alla quale auguro una brillante carriera, c'è Ivano Marescotti, sbertucciato come leghista nel precedente film e in questo Colonnello dei Carabinieri addetto alla sicurezza e ossessionato da Checco che gliele combina di tutti i colori, Tullio Solenghi nel ruolo del Vescovo di Milano e il bravissimo Rocco Papaleo, papà di Checco, militare in Iraq col contingente italiano per la libertà … sua dalla oppressiva moglie, mamma di Checco e interpretata da una bellissima Anna Rita Del Piano. Da vedere, anche per la fugace apparizione di almeno tre super gnocche da sballo
La ragazza non se la sentirà di portare a termine la missione e tornerà in Francia senza far esplodere nulla … tanto ci penserà Checco a distruggere l' Italia. Ed è proprio questo tentativo di smontare un' Italia sempre più sgangherata che fa passare allo spettatore un paio d'ore spensierate e in tutta allegria. La gente in sala ha riso molto e quando questo avviene è segno che il film ha fatto centro a dispetto di altri celebrati cinepanettoni che a quanto sembra non sono andati oltre al buon incasso, anzi portandosi dietro aspre critiche. Tra gli interpreti oltre alla bellissima Nahiha Akkari, che manco a farlo apposta era ieri notte da Gigi Marzullo su RAI 1 e alla quale auguro una brillante carriera, c'è Ivano Marescotti, sbertucciato come leghista nel precedente film e in questo Colonnello dei Carabinieri addetto alla sicurezza e ossessionato da Checco che gliele combina di tutti i colori, Tullio Solenghi nel ruolo del Vescovo di Milano e il bravissimo Rocco Papaleo, papà di Checco, militare in Iraq col contingente italiano per la libertà … sua dalla oppressiva moglie, mamma di Checco e interpretata da una bellissima Anna Rita Del Piano. Da vedere, anche per la fugace apparizione di almeno tre super gnocche da sballo
il trailer ufficiale del film
Che bella giornata – Italia – 2011
Regia Gennaro Nunziante
con
Checco Zalone – Checco
Nahiha Akkari – Farah
Ivano Marescotti – Colonnello Mazzini
Rocco Papaleo – papà di Checco
Anna Rita Del Piano – mamma di Checco
Grazie per avermi raccontato un film che non ho visto ... bastard inside ;-)
RispondiEliminaHo visto "cado dalle nubi" e devo dire che l'ho trovato originale spero che ora non ne faccia 10 di uguali ... molto bravo comunque.
guarda che non è un giallo
RispondiEliminanon si regge su una trama
già dal trailer in tivù capisci
tutto quel che c'è da capire della storia
è lui che tiene il ritmo dall'inizio alla fine come è lui che riempie
lo schermo con la sua simpatia
da vedere per farsi due risate
niente più
inoltre come dici alla fine potrebbe essere ripetitivo se non cambia genere e ad ogni modo
divertiamoci adesso prima che
diventi un pieraccioni anche lui
ma un minimo di suspence ... almeno il finale ... purtroppo in Italia quando un filone va ... lo si sfrutta fino alla nausea ... tipo mio madre quando gli dissi "buona la pasta col pesto fatto da te ..." per un anno quasi ogni volta che andavo da lei pasta col pesto ...
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