In nome del Papa Re (1977)
In nome del Papa Re è un film in cui un immenso Nino Manfredi, interpreta la parte di un monsignore giudice del tribunale pontificio in crisi di coscienza sia religiosa, ma soprattutto etico-morale.
Il film, liberamente ispirato a I segreti del processo Monti e Tognetti (di Gaetano Sanvittore, Milano, 1869), in cui si racconta dell'ultima condanna a morte decretata dall'autorità papale, il 22 ottobre 1867.
Con vena ironica e grottesca, ci viene raccontata con arguzia l' ipocrisia che solcava le varie correnti della Chiesa Cattolica Romana del tempo. Ed i giochi di potere che le divideva o univa. Nel frattempo stava nascendo l'Italia dei Savoia. Il film termina con la disfatta dei garibaldini a Mentana.
Da segnalare i dialoghi tra il Monsignore ed il suo Perpetuo: con semplicità disarmante ci raccontanto che l'Italia attuale non è figlia di Garibaldi, come ci vogliono far credere, ma di una cialtroneria che era diffusa più o meno in tutta la società del tempo.
Ulteriore segnalazione un cameo di un giovanissimo Ron.
Paese Italia Anno 1977
Durata 103 min Colore colore Audio sonoro
Genere storico, drammatico
Regia Luigi Magni Sceneggiatura Luigi Magni Produttore Franco Committeri
Casa di produzione Jupiter Generale Cinematografica
Fotografia Danilo Desideri Montaggio Ruggero Mastroianni
Musiche Armando Trovajoli
Scenografia Lucia Mirisola
Interpreti e Personaggi:
Nino Manfredi: don Colombo
Danilo Mattei: Cesare Costa
Carmen Scarpitta: contessa Flaminia
Giovannella Grifeo: Teresa
Carlo Bagno: il perpetuo
Ettore Manni: conte Ottavio
Gabriella Giacobbe: Maria Tognetti
Camillo Milli: don Marino
Rosalino Cellamare: Gaetano Tognetti
Giovanni Rovini: presidente tribunale
Salvo Randone: Generale Gesuita
Nino Dal Fabbro: procuratore
Renata Zamengo: Lucia Monti
Luigi Basagaluppi: Giuseppe Monti
no, dico almeno un commento del Carca sarebbe gradito, lui che è rabbino
RispondiEliminaehehe
in generale il film con un grande Manfredi e Randone si inseriva nel filone anticlericale tracciato in quegli anni e che arriva ai giorni nostri con sempre maggior vigore
...
il potere "temporale" della Chiesa
era nè più nè meno degli altri poteri in giro per il globo
però se ne è parlato sempre a sproposito ingrandendone oltre modo
l'aspetto terribile e tralasciando
sempre, credo volutamente, tutti
gli altri aspetti e i loro protagonisti esempi di santità ..
insomma, la religione cristiana
per qualcuno è fonte solo di male
e pur mettendola in un contesto più ampio di religioni che mal si
pongono nel verso della Ragione,
diventa il bersaglio, unico, sul
quale sfogarsi.
Pazienza (cit.)
si parla della religione cattolica ... non della cristianità, zio ... non fare confusione ... in quanto agli aspetti positivi il TG1 e la Rai non mancano di farceli vedere, comprese le reclame per l'8/1000 ... in quanti ai santi sai come la penso ... è una forma di idolatria bella buona, di cui sia il vecchio che nuovo testamento non appoggia, anzi ... ma che te lo dico a fare ... (cit.)
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