Amadeus
- 8 Premi Oscar nel 1985:
- miglior film
- miglior regista
- miglior attore protagonista (F. Murray Abraham)
- miglior sceneggiatura non originale
- migliori costumi
- miglior scenografia
- miglior trucco
- miglior sonoro
Il film è Amadeus di Milos Forman, liberamente tratto da un opera teatrale dell'inglese P. Shaffer, che a sua volta sposa la tesi del musicista russo Aleksander Puskin assertore dell'avvelenamento di Mozart ad opera dell' invidioso Salieri.
Nonostante sia stata nel tempo ritenuta infondata e frutto di fantasia, questa tesi dell'invidia mortale è ormai nell'immaginario comune anche perchè di fronte abbiamo un genio assoluto della musica seppur contro uno considerato al tempo il più importante e famoso compositore d' Europa i cui lavori venivano apprezzati più di quelli di Mozart. Ma tant'è, un cattivo deve esserci per forza e così Antonio Salieri, reso con straordinaria bravura da uno stupendo Murray Abraham, accortosi del genio del giovane Mozart, a sua volta interpretato da uno sbarazzino trentunenne Tom Hulce, per paura di essere soppiantato a Corte, inizia seriamente a pensare al modo per eliminare un talento che ritiene inarrivabile pur restandone affascinato. Il film lascia intendere in sostanza che pur acerrimo avversario, il Salieri è profondo conoscitore della musica e quindi del linguaggio della sua giovane "minaccia" ma tuttavia non rende onore a colui che passò gran parte della sua esistenza presso la Corte Asburgica, considerato uno dei maggiori talenti della musica e che a mio avviso ebbe solo la sfortuna di incrociare nel suo cammino uno come il salisburghese. Adesso che ho spezzato una lancia .. di salvataggio storica per il nostro connazionale, posso senz'altro chiudere trattando brevemente l'aspetto scenico di una Vienna di fine settecento: imperiale, sontuosa e curata nei minimi dettagli dove si muove gran parte della vicenda accompagnata dalle musiche senza tempo di Mozart fino al finale struggente. Mozart sul letto di morte che detta al Salieri le partiture finali della Messa da Requiem ...
Confutatis maledictis
flammis acribus addictis
voca me cum benedictis
….
Genere biografico, drammatico
Regia Miloš Forman
Soggetto dall'opera teatrale di Peter Shaffer
Sceneggiatura Peter Shaffer
Fotografia Miroslav Ondrícek
Scenografia Patrizia Von Brandenstein
interpreti principali
Tom Hulce: Wolfgang Amadeus Mozart
F. Murray Abraham: Antonio Salieri
Simon Callow: Emanuel Schikaneder
Roy Dotrice: Leopold Mozart
Elizabeth Berridge: Constanze Weber
Christine Ebersole: Katherina Cavalieri
Jeffrey Jones: Imperatore Giuseppe II
Nicholas Kepros: Arcivescovo Colloredo
Charles Kay: Conte Orsini-Rosenberg
Ottimo Film...ricco di brio, lo stesso che caratterizza Mozart, rappresentato come un futurista ed innovatore della musica (come in effetti fu). La sua geniale potenza musicale tende a squaciare il ritmo di vita del tempo (fine del 1700) e le musiche "senza tempo" riecheggiano durante la visione.
RispondiElimina...riecheggia anche la risatina nevrotica del protagonista...che rimane in mente indelebile ed è a mio avviso anche un particolare attento ed ingegnoso del regista...utile a delineare la personalità esplosiva di Mozart e, perchè no, anche ad alleggerire il tono del film.
Da non perdere!