Il trionfo di Robin Hood
Durante la prigionia di Re Riccardo, suo fratello Giovanni Senzaterra ha preso il potere e si accinge ad affrontare un suo eventuale rientro alleandosi con altre casate. Uno dei suoi fidi, il barone Elwin, sceriffo di Nottingham gestisce il potere nella sua zona di competenza con pugno di ferro, soffocando ogni minimo tentativo di ribellione. A lui si oppone Robin Hood e la sua banda di arcieri che, dalla foresta dove trovano rifugio, organizzano diversi attacchi a sorpresa per liberare prigionieri o rubare ai ricchi, come nel caso del nobile sir Tristano di Goldsborough, promesso sposo della figlia del barone Isabella che al contrario vuole il prode Guglielmo il Rosso che si è unito ai ribelli. Suo padre l'ha promessa a Sir Tristano che l'ha pagata profumatamente e non intende recedere dal contratto che lo vuole sposato con la giovane riluttante. Robin Hood deve pertanto provvedere a rapirla sull'altare, per consentirle di coronare il suo vero sogno d'amore e il tutto mentre suo padre, il barone Elwin, schiuma rabbia nel vedersela rapire senza che i suoi sgherri riescano a fermare i ribelli. La misura è colma e riuniti gli alleati tra i quali il bellicoso conte Goodman si passa al contrattacco dando l'assalto all'ultimo castello rimasto fedele a Re Riccardo e catturando Anna, la fidanzata di Robin. Ma nel condurla prigioniera, la ragazza riesce a fuggire e Robin giunge in tempo per sottrarla alle grinfie degli sgherri del barone. Giovanni nel frattempo chiama tutti a raccolta avendo saputo dell'imminente rientro di suo fratello che tuttavia dispone di un esercito inferiore al loro e pertanto facilmente battibile. Ma Robin e la sua eroica banda daranno l'aiuto decisivo alle sorti della battaglia che Re Riccardo vincerà, graziando suo fratello, mentre il barone Elwin verrà ucciso in combattimento. Tutto è bene quel che finisce bene e soprattutto che finisca questo scialbo esempio sul mitico arciere, girato al minimo sindacale in trasferta in Slovenia per le sale periferiche .
Il trionfo di Robin Hood
Italia 1962
Regia: Umberto Lenzi
Musiche Aldo Piga
con
Don Burnett: Robin Hood
Gia Scala: Anna
Germano Longo: Alan Clare
Arturo Dominici: il barone Elwin
Vincenzo Musolino: Guglielmo il Rosso
Vinicio Sofia: sir Tristano di Goldsborough
Enrico Luzi: Sgombro
Gaia Germani: Isabella
Samson Burke: Little John
Daniela Igliozzi: Maddalena
Edda Ferronao: Giovanna McLeach
Gianni Solaro: il conte Goodman
Giovanni Pazzafini: Pietro il Nero
Furian Maks: sir Guy
Urhovec Janez: Giovanni Senzaterra
Gerard Philippe Noel: Re Riccardo Cuor di Leone
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