Baleari operazione Oro
Il prezioso scettro tempestato di diamanti noto col nome di Lyttleton-Barry è stato ripescato dal relitto di un aereo inabissatosi davanti all'isola di Ibiza. Nel museo cittadino potrà fare bella mostra di sé attirando turisti e dando lustro al luogo che subito dopo diviene meta di alcuni malintenzionati richiamati dal prezioso manufatto. Le autorità temendo che possa venir rubato allertano i Servizi Segreti che mandano sul posto un goffo funzionario che si avvale di un collaboratore ancor più imbranato. Il tutto mentre diversi individui sono già sul posto desiderosi di mettere le mani sul prezioso manufatto. Una ricca quanto affascinante signora, Mercedes, è giunta col suo yacht in porto e da collezionista di gioielli, è fermamente intenzionata a farsi rubare lo scettro da Giuliano, un avvenente avvocato che sa essere un abile ladro internazionale che agisce con la bella complice Sofia. Loro sanno come alleggerire il prossimo con borseggi raffinati e per questo facilmente ricattabili dalla ricca Mercedes che vuol servirsene. Anche Polly, una giovane americana, è della partita e si avvale dell'aiuto di un prestante inventore locale, il pittore Pierre, che colleziona figli da donne diverse e come da indole non sa resistere alla neo arrivata, per giunta bionda come le madri dei suoi tanti bambini. Per lei si dice disposto a rubarle il prezioso scettro. Il direttore del museo, un corpulento omone di origine orientale, è fermamente convinto che nessuno porterà via l'oggetto peraltro fortemente sorvegliato. Ma anche un'altra organizzazione malavitosa con due scagnozzi ad eseguire ordini che provengono da una misteriosa quanto sofisticata cassa di legno, dal cui interno escono micidiali freccette avvelenate contro avversari di turno. E' l'inizio di una sarabanda di colpi e contro colpi di scena con lo scettro che viene rubato e sostituito con altri identici per essere poi rubati e creduti veri fino all'epilogo finale, quando, rimasti in gioco soltanto il pittore con l'americana e quel che si nasconde nella cassa micidiale, si recupererà lo scettro vero per riperderlo nello stesso punto dove era stato ritrovato, ovvero nell'aereo sommerso che lo custodiva. L'americana Polly si rivela essere l'agente Orchidea Blu e deve lasciare l'isola per una missione urgente, lasciando il piccolo neonato nel frattempo tra le braccia del padre Pierre e dei suoi tanti fratellini. Tornerà presto e speriamo che si sbrighi visto che un'altra bionda sta ronzando attorno al bel Pierre mentre saluta dal molo.
Commedia spionistica, ancorché infarcita di cadaveri, che strizza l'occhio al popolare genere spy del periodo e lo fa con un cast dove non mancano da copione le belle donne, tra le quali spicca la nostra stupenda Daniela Bianchi, peraltro non protagonista in un film dove gli esterni spagnoli di Ibiza sono prezioso e suggestivo ingrediente .
Commedia spionistica, ancorché infarcita di cadaveri, che strizza l'occhio al popolare genere spy del periodo e lo fa con un cast dove non mancano da copione le belle donne, tra le quali spicca la nostra stupenda Daniela Bianchi, peraltro non protagonista in un film dove gli esterni spagnoli di Ibiza sono prezioso e suggestivo ingrediente .
Zarabanda Bing Bing
Italia, Francia, Spagna 1966
Regia: José María Forqué
Musiche Benedetto Ghiglia
con
Jacques Sernas: Pierre
Mireille Darc: Polly
José Luis López Vázquez: Fernando
Marilù Tolo: Sofia
Venantino Venantini: Giuliano
Daniela Bianchi: Mercedes
Harold Sakata: Direttore del museo
Guillermo Marín: Capo dei servizi segreti
Adriano Domínguez: Goielliere
José Orjas: Guída del museo
e con
Joaquín López Díaz
Francesca Sernas
Fernando Cano
Juan Antonio Peral
Mario Morales
Enrique Navarro
Jorge Llopis
Alberto Solá
Gabriel Laguna
Rafael Hernández
Rosita Perú
José Luis Zalde
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