65 - Fuga dalla Terra
Mentre sta rientrando nel suo Pianeta Somaris, il pilota Mills a bordo della nave spaziale Zoic viene investito da uno sciame meteorico non segnalato e finisce per schiantarsi su di un pianeta sconosciuto. Aveva con sé dei passeggeri in capsule criogeniche che sono morti nello schianto, ad eccezione di una che da ancora segni vitali e che Mills provvede a risvegliare. E' una giovane ragazza che si chiama Koa ma che non parla la sua lingua, causando all'inizio difficoltà di comprendersi. Lei viaggiava con i suoi genitori e spera di ritrovarli sani e salvi. Resti dell'astronave sono sparpagliati in una zona molto ampia e una navetta di soccorso è finita a circa dodici chilometri di distanza su di una montagna. L'atmosfera è fortunatamente respirabile ma ben presto, nel tentativo di raggiungere la salvezza, i due si renderanno conto delle asperità che li aspettano a partire dal terreno infido e impervio, pieno di geyser e di polle di petrolio se non sabbie mobili. Ma niente a confronto della costante minaccia di finire in pasto ai tanti dinosauri presenti su quel pianeta. Ultima ma non trascurabile preoccupazione, l'imminente schianto di un asteroide che ben sappiamo decretò la fine dei grandi sauri terrestri. Sono infatti capitati sulla Terra di 65 milioni di anni fa in pieno periodo Cretaceo e non mancheranno colpi di scena e suspense ad altissima tensione per tutto il tragitto che li separa dalla navetta e dalla salvezza che raggiungeranno appena un attimo prima dello schianto fatale e finale, come del resto si conviene.
Film con due soli protagonisti e un'ora e mezza di ansia e palpitazioni al massimo, dove a prevalere è la genuinità della giovanissima co-protagonista, Ariana Greenblatt, arrivata dal mondo Disney a dare una mano all'altro protagonista che francamente non ci ha mai convinto come attore. Adam Driver a mio modesto avviso non avrebbe dovuto superare il gradino del caratterista puro e solo in ruoli da villain, sempre naturalmente in my honest opinion.
Film con due soli protagonisti e un'ora e mezza di ansia e palpitazioni al massimo, dove a prevalere è la genuinità della giovanissima co-protagonista, Ariana Greenblatt, arrivata dal mondo Disney a dare una mano all'altro protagonista che francamente non ci ha mai convinto come attore. Adam Driver a mio modesto avviso non avrebbe dovuto superare il gradino del caratterista puro e solo in ruoli da villain, sempre naturalmente in my honest opinion.
65
Stati Uniti d'America 2023
Regia: Scott Beck, Bryan Woods
Musiche Danny Elfman
con
Adam Driver: Mills
Ariana Greenblatt: Koa
Chloe Coleman: Nevine
Nika King: Alya
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