Totò lascia o raddoppia?
G agliardo della Forcoletta dei Prati di Castel Rotondo è un nobile decaduto che vive in una pensione, anche se arretrato di un anno di pigione, e il rimanente tempo della giornata all'ippodromo, dove si arrangia fornendo indicazioni a scommettitori sprovveduti su cavalli possibili vincenti in cambio di una provvigione che non può mancare, visto che consiglia un cavallo diverso a ognuno in modo da azzeccarne almeno uno. Ovviamente deve guardarsi ogni volta da quegli sprovveduti che hanno perso la puntata. Ma questo fa parte del rischio e poi c'è sempre il fido maggiordomo Camillo a fornire la faccia per eventuali ceffoni di gente arrabbiata, oltre naturalmente a quelli che il duca gli rifila giornalmente, stanco delle sue pretese di vitto e stipendio mai soddisfatte dal suo spiantato padrone. Tra i truffati si imbatte nel pericoloso Nick Molise, un gangster italo-americano di Chicago, che vuol fargliela pagare, senza contare che un notaio gli ha notificato la morte di una sua ex-fiamma del periodo militare, che gli ha lasciato una figlia a sua insaputa e che ora è cassiera in un bar. Spinto da curiosità si reca sul posto, dove in incognito si intrattiene con la donna, di nome Elsa, scoprendo che il suo fidanzato, cameriere in quel bar, sta partecipando al quiz milionario "Lascia o Raddoppia", condotto da Mike Bongiorno sulla TV nazionale, con la speranza di vincere e comprarsi il bar per sistemarsi con la sua ragazza. Purtroppo viene eliminato ma il duca si rende conto di essere molto ferrato sull'ippica e si presenta al quiz con questa materia contando di vincere e sistemare sua figlia e il fidanzato. Ha un successo immediato perché non solo è preparato ma anche molto simpatico, conquistando il pubblico con divertenti siparietti con Mike e la sua valletta Edy. E' il fenomeno del momento e tutta la stampa ne parla di puntata in puntata fino al raddoppio finale che consente una vincita di poco sopra i cinque milioni. Le cose si complicano quando Nick e Joe Taccola, un boss locale, si mettono a scommettere tra loro, sulla possibilità del raddoppio nell'ultima domanda o lasciare tutto, forzando il duca a prendere la decisione dell'uno o dell'altro con minacce di morte. Preso tra due fuochi, riuscirà a portare a termine l'impresa di raddoppiare e vincere, aiutato anche da Elsa che sa finalmente chi è suo padre, in un crescendo di divertenti situazioni verso il naturale lieto fine.
Divertente e prima commedia sul mondo della TV, veicolata dal più popolare dei quiz televisivi della storia italiana e sorretta da un Totò in formissima, attorniato da uno stuolo di bravi comprimari nazionali e di importazione, oltre a volti noti della TV ben lieti di prendervi parte nei loro consueti panni.
Totò lascia o raddoppia?
Italia 1956
Regia: Camillo Mastrocinque
Musiche Lelio Luttazzi
con
Totò: il duca Gagliardo della Forcoletta
Carlo Croccolo: Camillo, il maggiordomo del duca
Mike Bongiorno: sé stesso
Edy Campagnoli: sé stessa
Nicoletta Orsomando: sé stessa
Bruce Cabot: Nick Molise, il gangster di Chicago
Rosanna Schiaffino: Colomba, la sua donna
Vincent Barbi: Tommy, la guardia del corpo di Nick Molise
Valeria Moriconi: Elsa Marini, la cassiera del bar
Gabriele Tinti: Bruno Palmieri, fidanzato con Elsa e camierere nel medesimo bar
Luigi Pavese: Anastasio, il proprietario del bar
Elio Pandolfi: Osvaldo, un cameriere del bar
Rocco D'Assunta: Joe Taccola, proprietario del night club
Dorian Gray: Helène, la sua donna e cantante del night club
Gisella Monaldi: Bice, l'affittacamere
Gianna Cobelli: la contessa
Attilio Martella: inquilino della pensione
Amina Pirani Maggi: inquilina della pensione
Amedeo Girard: scommettitore vincente alle corse
Ubaldo Loria : informatore alle corse
Mimmo Poli: addetto alle scommesse
Gianni Partanna: il Maitre
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