Buonanotte... avvocato!
A lberto, grande oratore ma mediocre avvocato, è sposato con Clara, una donna dedita a pellegrinaggi con le Dame di Carità con le quali è impegnata in opere a favore dei più bisognosi. Lui approfitta delle sue assenze per darsi alla bella vita nei locali notturni con donne compiacenti e sempre in compagnia del suo amico e collega Vittorio. Proprio durante una di queste, mentre si accinge a raggiungere il suo amico in un locale, gli piomba in casa una donna avvenente che cerca riparo perché inseguita da suo marito che è molto geloso. Non ha nemmeno il tempo per capire la situazione che arriva alla porta anche Franco, marito della donna, che con fare minaccioso si mette a rovistare in casa sua, fortunatamente senza scoprire sua moglie. Così, scampato il pericolo momentaneamente, la donna, Bianca Maria, racconta di essere l'inquilina del piano di sopra e che è tormentata da un marito con continue scenate di gelosia al punto da esserne ormai ossessionata. Alberto confidando in quella che sembra un'imprevista avventura galante con una donna bellissima, la consiglia di rimanere a casa sua per la notte e lui, da galantuomo dormirà nel salotto, non prima però di aver tentato goffi approcci amorosi, decisamente respinti dalla donna. L'indomani, tutto indolenzito per aver passato la notte sul divano, scopre che la donna se ne è andata e lo ringrazia in un biglietto lasciatogli sulla scrivania del suo studio. Purtroppo mancano dalla scrivania 200 mila lire che Alberto pensa siano state rubate da quella donna che è in realtà una ladra che si è approfittata di lui con la scusa della gelosia. Ma lui scopre ben presto il luogo dove la donna può essersi rifugiata e con l'amico Vittorio la raggiunge nella villa dei suoi genitori e in un faccia a faccia deciso le impone la restituzione della somma, cosa che la donna ritiene sia invece una vera e propria estorsione. Per quieto vivere e temendo un ricatto la donna paga Alberto che una volta a casa, tornata sua moglie, già molto sospettosa della serata trascorsa dal marito, scopre che i soldi li aveva presi Clara e messi nel cassetto. Un bell'imbarazzo per lui che immediatamente decide di tornare da Bianca Maria per scusarsi, insospettendo sua moglie e il marito di Bianca Maria che vuol vederci chiaro al pari di Clara, con la quale si mette subito all'inseguimento di Alberto. Li sorprendono a casa di lei, subito dopo aver chiarito l'equivoco ed essersi riappacificati e Alberto, con un lampo di genio, per sottrarsi da quella situazione delicata, si finge il suo legale e inizia una veemente arringa contro Franco reo di aver soggiogato quella povera donna, la sua cliente, ragion per cui dovrà risponderne in tribunale. Capovolta a suo favore la situazione, si vede consigliare da sua moglie Clara a non voler procedere e perdonare l'uomo che, pentito è pronto a riabbracciare la sua Bianca Maria, in un finale dove le due coppie si avviano per le loro strade di amore e accordo. Fino alla prossima scappatella, almeno per quanto riguarda Alberto e da astuta moglie Clara, d'ora in avanti se lo porterà sempre con sé nei pellegrinaggi.
Commedia degli equivoci e dei tradimenti falliti in un vortice di situazioni divertenti, che Alberto Sordi sa affrontare da par suo dando il meglio del suo repertorio di quegli anni che è a mio dire di gran lunga il suo periodo migliore.
Buonanotte... avvocato!
Italia 1955
Regia: Giorgio Bianchi
Musiche: Carlo Innocenzi
con
Alberto Sordi: Alberto Santi
Giulietta Masina: Clara, SUA moglie
Mara Berni: Bianca Maria
Andrea Checchi: Franco, SUO marito
Vittorio Caprioli: Vittorio, amico di Alberto
Tina Pica: Antonia, la cameriera
Turi Pandolfini: nonno di Bianca Maria
Leopoldo Trieste: Un inquilino svegliato dai rumori di Alberto
Attilio Rapisarda: Alfonso Pirani
Nanda Primavera: donna Elvira, madre di Bianca Maria
Pina Bottin: Marilina, sorella di Bianca Maria
Ignazio Balsamo: il commissario
Mario Passante: il pubblico ministero
Natale Cirino: Bicini
Marco Tulli: un invitato alla festa
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