Predators
Adrien Brody il brutto anatroccolo del nuovo cinema americano in caduta libera tra le nubi e in uno stato di semi-incoscienza apre questo film del filone horror-fantascienza al quale siamo abituati fin dai tempi del mitico e corpulento Schwartzy. Il paracadute si apre in automatico poco prima dell'atterraggio più che brusco nel bel mezzo di una boscaglia. Non ha nemmeno il tempo di riprendersi che attorno si scatena l'inferno senza conseguenze letali per i malcapitati come lui in quello strano posto e tutti armati fino ai denti. Tra una sventagliata di mitraglia e colpi assortiti di vario calibro i nostri fanno ben presto conoscenza, tutti meno uno che è morto nella caduta. Lui è Royce, un mercenario, poi c'è un narco messicano, un tizio della yakuza con corpo tutto tatuato, una cecchina israeliana e uno "spetsnaz" direttamente dalla Cecenia. Chiude il simpatico gruppo un guerrigliero africano, un condannato a morte e uno strano medico. Strano perchè sembra del tutto estraneo come "estrazione sociale" agli altri, almeno è questa l'impressione che lo spettatore forzatamente ne ricava. E allora la lampadina nel cervello si accende e con essa il dubbio e il sospetto che troverà risposta nel finale. In mezzo a questa giungla misteriosa i nostri si troveranno di fronte ai famosi "Predators" accennati ad inizio recensione che stavolta, pur mantenendo le stesse sembianze dei precedenti films, han deciso di rapire altri "predatori umani" come loro per poi cacciarli tranquillamente in un remoto pianeta. E che si trovano su un pianeta diverso dalla terra lo scoprono, ahi loro, ben presto quando cercando riparo sul ciglio di una montagna scorgono in cielo altre lune o pianeti o chissà cosa. Scena questa che da sola vale il film. Perchè la storia è molto debole e come sempre prevedibile, i cattivoni, che qui cacciano in terzetto, ci lasceranno le squame e il brutto anatroccolo con la cecchina cercheranno il modo di lasciare quel postaccio mentre dal cielo stanno già piovendo i nuovi arrivi paracadutati, segno evidente che altri "cacciatori" stanno arrivando. Film con tanta azione e qualche passaggio a vuoto clamoroso come l'incontro di un precedente sopravvissuto, Laurence Fishburne, che addirittura ha trovato il modo di utilizzare una loro corazza mimetica e armi sofisticate. Ma invece di spiegarne il funzionamento agli altri, peraltro nemmeno richiesto, e cosa che sembrerebbe ovvia vista la quasi inefficacia delle armi tradizionali a disposizione, lui si preoccupa in pieno delirio di parlare con l' "amico immaginario" e in piena paranoia di farsi ammazzare da un predator. E così ogni volta questa meravigliosa razza umana deve far tutto con le proprie mani e sporcarsele di linfa verde staccando la testa all'ultimo dei cacciatori. Il dottore?? Era in realtà un mostro come le altre prede, un serial killer sulla terra e quindi perfettamente idoneo ad essere arruolato come preda. Un dejavù buono solo per gli amanti del genere che nulla di nuovo aggiunge alla serie.
Predators
Regia: Nimród Antal
con
Adrien Brody: Royce
Alice Braga: Isabelle
Danny Trejo: Cuchillo
Laurence Fishburne: Roland Noland
Topher Grace: Edwin
Walton Goggins: Stans
Oleg Taktarov: Nikolai
Louis Ozawa Changchien: Hanzo
Mahershalalhashbaz Ali: Mombasa
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