Non uccidevano mai la domenica
Già dal titolo si ha l'impressione che si tratti di uno spaghetti-western ma non lo è. The Desperados, il titolo originale per un attimo lascia capire che si tratta dell'ennesima maldestra traduzione per il nostro mercato. E invece è proprio uno "spaghetti", forse il primo e unico "spaghetti western" americano ovvero che imita sfacciatamente il nostro genere che è passato alla storia del cinema con l'accostamento al nostro piatto nazionale. Poi ai titoli di coda quella che era una netta impressione è diventata certezza quando è apparsa la scritta "filmed in Almeria Spain". Forse il "nostrano" e bravissimo Jack Palance stava girando là qualche nostro film e la produzione yankee si è trasferita in Europa. Lui è Giosuè Gant, un allucinato e violento capo di una banda di "pseudo" sudisti, che cova odio e rancore dopo che i nordisti gli hanno ucciso la moglie, e con i suoi devasta e depreda interi villaggi con brutale violenza. Con lui anche i suoi tre figli David, Jacob e Adam con il primo che non digerisce più i metodi paterni ed entra in aperto conflitto con padre e fratelli.
Condannato a morte riesce a fuggire e a rifarsi una vita in un paesino del Texas dove la sua vita sembra prendere decisamente una nuova strada virtuosa, senza pistola e con moglie e figlioletto. La sua vera identità è conosciuta solo dallo sceriffo del paese e quando dopo qualche anno la banda del padre assalta il suo paese egli si presta ad aiutare lo sceriffo per porre fine alle razzie. Uccide il più piccolo dei suoi fratelli, Adam, poi il secondo, Jacob, durante un assalto al treno ma il padre pieno di rabbia uccide la moglie di David e ne rapisce il figlioletto Paul. Nascosto tra le montagne ormai braccato e ferito invoca il nome di David il quale, una volta liberato il figlioletto, gli si avvicina mosso da pietà. Per lui sarà fatale, il padre lo avvinghierà in un abbraccio mortale precipitando con lui dalle alte rocce. Tutti morti, non vince il buono, in questo film ad altissima densità di pallottole per centimetro quadrato di pellicola.
Condannato a morte riesce a fuggire e a rifarsi una vita in un paesino del Texas dove la sua vita sembra prendere decisamente una nuova strada virtuosa, senza pistola e con moglie e figlioletto. La sua vera identità è conosciuta solo dallo sceriffo del paese e quando dopo qualche anno la banda del padre assalta il suo paese egli si presta ad aiutare lo sceriffo per porre fine alle razzie. Uccide il più piccolo dei suoi fratelli, Adam, poi il secondo, Jacob, durante un assalto al treno ma il padre pieno di rabbia uccide la moglie di David e ne rapisce il figlioletto Paul. Nascosto tra le montagne ormai braccato e ferito invoca il nome di David il quale, una volta liberato il figlioletto, gli si avvicina mosso da pietà. Per lui sarà fatale, il padre lo avvinghierà in un abbraccio mortale precipitando con lui dalle alte rocce. Tutti morti, non vince il buono, in questo film ad altissima densità di pallottole per centimetro quadrato di pellicola.
Non uccidevano mai la domenica
The Desperados
Regia: Henry Levin
con
Jack Palance: Giosué Galt
Vince Edwards: David Galt
Sylvia Syms: Laura Galt (la moglie di David)
Benjamin Edney: Paul Galt (il figlio di David)
George Maharis: Jacob Galt
Christian Roberts: Adam Galt
Neville Brand: Sceriffo Kilpatrick
ottima recensione mi hai messo voglia di vederlo...;-)
RispondiEliminagrazie, tizzone d'inferno bianconero...
servo vostro sciòr!!
RispondiElimina;-))