Il tesoro della foresta pietrificata
L'ordine del Dio del Walhalla Wotan fu di difendere la spada d'oro e il tesoro dei Nibelunghi con la vita. I suoi figli Sigmund il forte e Brunilde la Walchiria combatteranno i Vichinghi invasori. Hunding il re spietato invase la Foresta nera ma l'eroismo dei figli di Wotan riuscì a fermare i portatori di morte .. dal testo del Codex Regis
nel prologo suddetto che scorre nei titoli di apertura c'è un po' tutto il film, con il crudele Hunding che tenta in tutti i modi di giungere in possesso del tesoro e della mitica spada d'oro che consente a chi la possiede il dominio su tutte le genti del Nord. Le sue forze preponderanti sembrano non avere ostacoli nei confronti dei rivali in misura inferiore e tenuti insieme solo dalla grande forza di volontà di Sigmund, senza il quale si sarebbero disperse e rifugiate nella foresta per sfuggire ai crudeli Vichinghi di Hunding. Questi riesce anche a catturare Sigmund grazie all'aiuto di traditori ma i suoi riescono a liberarlo e lui organizzare la controffensiva finale che lo vede attestarsi a difesa del tesoro e della spada, aiutato dalle Walchirie valentissime guerriere. Sigmund uccide nello scontro finale Hunding e solleva la spada in segno di comando e a chi gli chiede di giustiziare i Vichinghi superstiti, arresisi dopo la morte del loro capo, lui risponde con grande magnanimità di lasciarli tornare alle loro terre e alle loro famiglie, affinché con questo gesto fiorisca una pace duratura tra i vari popoli del Nord. Lui e la sua sposa Siglinde regneranno garantendo a tutti pace e prosperità.
Letto, approvato e sottoscritto presso gli studi Incir De Paolis. Roma, addì 13 Giugno 1965.
Povero ma bello, a parte gli scherzi, nel senso che testimonia un'epoca dove, come suol dirsi, si facevano le nozze coi fichi secchi o anche di necessità virtù e con pochissimi mezzi si sfornavano filmetti come questo che riusciva ad attirare domenicalmente frotte di paesani nei cinema di parrocchia e periferia. Pietro Ceccarelli, qui accreditato stranamente col nome di Puccio, interpreta un tedescone, simil mohicano, ed è anche maestro d'armi, mentre Gordon Mitchell è ovviamente il cattivone di turno, e non esita a mostrare il suo fisico scultoreo. Tante le interpreti femminili e tutte di grande bellezza e per gli appassionati la possibilità di ascoltare qua e là la famosissima Cavalcata delle Walchirie del grande Wagner, facente parte della colonna sonora.
nel prologo suddetto che scorre nei titoli di apertura c'è un po' tutto il film, con il crudele Hunding che tenta in tutti i modi di giungere in possesso del tesoro e della mitica spada d'oro che consente a chi la possiede il dominio su tutte le genti del Nord. Le sue forze preponderanti sembrano non avere ostacoli nei confronti dei rivali in misura inferiore e tenuti insieme solo dalla grande forza di volontà di Sigmund, senza il quale si sarebbero disperse e rifugiate nella foresta per sfuggire ai crudeli Vichinghi di Hunding. Questi riesce anche a catturare Sigmund grazie all'aiuto di traditori ma i suoi riescono a liberarlo e lui organizzare la controffensiva finale che lo vede attestarsi a difesa del tesoro e della spada, aiutato dalle Walchirie valentissime guerriere. Sigmund uccide nello scontro finale Hunding e solleva la spada in segno di comando e a chi gli chiede di giustiziare i Vichinghi superstiti, arresisi dopo la morte del loro capo, lui risponde con grande magnanimità di lasciarli tornare alle loro terre e alle loro famiglie, affinché con questo gesto fiorisca una pace duratura tra i vari popoli del Nord. Lui e la sua sposa Siglinde regneranno garantendo a tutti pace e prosperità.
Letto, approvato e sottoscritto presso gli studi Incir De Paolis. Roma, addì 13 Giugno 1965.
Povero ma bello, a parte gli scherzi, nel senso che testimonia un'epoca dove, come suol dirsi, si facevano le nozze coi fichi secchi o anche di necessità virtù e con pochissimi mezzi si sfornavano filmetti come questo che riusciva ad attirare domenicalmente frotte di paesani nei cinema di parrocchia e periferia. Pietro Ceccarelli, qui accreditato stranamente col nome di Puccio, interpreta un tedescone, simil mohicano, ed è anche maestro d'armi, mentre Gordon Mitchell è ovviamente il cattivone di turno, e non esita a mostrare il suo fisico scultoreo. Tante le interpreti femminili e tutte di grande bellezza e per gli appassionati la possibilità di ascoltare qua e là la famosissima Cavalcata delle Walchirie del grande Wagner, facente parte della colonna sonora.
Il tesoro della foresta pietrificata
Italia 1965
Regia: Emimmo Salvi
Musiche Ralf Ferraro
con
Gordon Mitchell: Hunding
Ivica Pajer: Sigmund (accreditato Ivo Payer)
Eleonora Bianchi: Siglinde
Luisa Rivelli: Erika
Pamela Tudor: Brunilde
Amedeo Trilli: Gunar (accreditato Mike Moore)
Nat Coster: nibelungo barbuto
Pietro Ceccarelli: Hans (accreditato Puccio Ceccarelli)
Franco Doria: Kurt il nano
Attilio Severini: Fredrik
Franco Beltramme: Manfred
Lella Cattaneo: la strega
Lia Giordano: bionda vichinga
Giorgio Tesei: Olaf
Ivan Scratuglia: guerriero vichingo di guardia
non accreditati
Luigi Tosi: Otto
Fortunato Arena: guerriero
Silvana Bacci: Walchiria
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati