Il nostro agente Flint
Negli anni della guerra fredda quando sugli schermi imperversava James Bond ecco apparire un nuovo agente segreto, la risposta americana a 007: Derek Flint. Un simpatico e bravissimo James Coburn dà vita a questo irriverente, donnaiolo, insofferente alla disciplina ma super addestrato agente segreto con charme ed eleganza, agiatezza di vita e infinita dotazione di congegni super tecnologici. Ha il suo bel da fare il capo dei Servizi per affidargli questa missione e farlo uscire dal suo castello dorato dove vive circondato da 4 stupende e servizievoli donne. Solo quando tentano di ucciderlo e gli rapiscono le sue amate, lui decide di entrare in azione e non vuole nessuno con sé perchè lui fa squadra a sé. Rifiuta anche le sofisticate armi che gli mettono a disposizione in quanto dispone di ben più sofisticati e micidiali oggetti, tra i quali un accendino con ben 82 funzioni esclusa quella per la quale prende la forma, se no come dice Flint sarebbero 83 ed è sempre bene precisarlo. Il nemico da sconfiggere è paradossalmente un terzetto di scienziati che manovrando a piacimento il clima vorrebbero portare la pace nel mondo disarmando tutte le nazioni. Il suo nome è Galassia e si trova ad operare all'interno di un vulcano nell'omonima isola mediterranea. Flint non ci mette molto a scoprire il rifugio e tra colluttazioni e abili travestimenti riesce a liberare le sue donne e a distruggere l'isola con i suoi tremendi marchingegni tecnologici. Alle 4 aggiunge anche la quinta, quella Gila che al servizio di Galassia aveva inutilmente cercato di fermarlo e che ora se ne è perdutamente innamorata.
Rivedendolo mi son tornate alla mente due cose impresse a suo tempo, ovvero la particolare suoneria del telefono rosso diretto del Presidente e lo straordinario orologio da polso che tra le tante funzioni ne ha una particolare di risvegliarlo dagli esercizi di yoga coi quali riesce a fermare il cuore fino a tre ore. Quel braccino metallico che esce dalla corona e lo ticchetta per alcuni secondi sul polso è senz'altro nella storia del cinema.
Rivedendolo mi son tornate alla mente due cose impresse a suo tempo, ovvero la particolare suoneria del telefono rosso diretto del Presidente e lo straordinario orologio da polso che tra le tante funzioni ne ha una particolare di risvegliarlo dagli esercizi di yoga coi quali riesce a fermare il cuore fino a tre ore. Quel braccino metallico che esce dalla corona e lo ticchetta per alcuni secondi sul polso è senz'altro nella storia del cinema.
Our Man Flint
Stati Uniti 1966
Regia: Daniel Mann
con
James Coburn: Derek Flint
Lee J. Cobb: Cramden
Gila Golan: Gila
Edward Mulhare: Malcolm Rodney
Rhys Williams: Dr. Krupov
Peter Brocco: Dr. Wu
Benson Fong: Dr. Schneider
Shelby Grant: Leslie
Sigrid Valdis: Anna
Gianna Serra: Gina
Helen Funai: Sakito
Michael St. Clair: Hans Gruber
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