La legge della violenza – Tutti o nessuno
Decisamente un film maldestro e quindi a pieno titolo nel blog non foss'altro che per un particolare di non poco conto: l'interprete principale si chiama ... udite, udite .. Jack Sparrow. Si avete capito bene questo film ha il merito di aver usato questo nome già nel 1969 con buona pace del famosissimo pirata moderno. L'attore, Giorgio Cerioni, qui col nome d'arte George Greenwood, pur belloccio e ben azzimato non regge il confronto col poliedrico Johnny Depp, ma come dicevo gli ha "preso" il nome con un anticipo di 40 anni circa. Detto questo, l'inizio sembrava non male, le musiche di Cipriani, la bella ricostruzione del villaggio sia in esterni che in interni e i costumi curati lasciavano presagire un prodotto onesto se pur sempre ascrivibile al genere minore degli "spaghetti western". Ma gli esterni della campagna maremmana e la banda di "scalzacani", forse presi in prestito dai "butteri", bravi cavalieri ma pessimi figuranti; non è certo il caso di usare il termine "attori" faceva precipitare il film. Cosa dite ve lo racconto?? Si dai, io l'ho visto e adesso dovete sorbirvelo pure voi. Jack Sparrow ha scontato ingiustamente 5 anni di carcere e torna a Red Rock per reclamare un vecchio debito di 10.000 dollari e fare giustizia dello sceriffo locale. Costui cerca di accopparlo con un coltello ma il nostro si salva e viene curato amorevolmente dal giovane Chris, un uomo mite che studia legge. Ma la legge di Jack è la colt e una volta ristabilitosi ammazza lo sceriffo e prende in mano la situazione del villaggio. Nomina sceriffo il buon Chris con la consapevolezza che non potrà ostacolarlo nei suoi piani di potere e con l'appoggio di una banda di tipacci prende il controllo su tutte le attività cittadine. Le vessazioni continue rendono la vita impossibile e lo sceriffo dopo un po' trova finalmente la forza per affrontare il pistolero e avrebbe di certo la peggio se una ragazza, desiderosa di vendetta per vecchi fatti personali, non lo uccidesse a colpi di pistola. La fine del bel pistolero, che all'inizio credevamo fosse l'eroe positivo del film, riporta la pace e la serenità nello sperduto villaggio di Red Rock che col suo "Golden Girls" Saloon, resterà famoso per i suoi primi e discreti spogliarelli.
il bel tenebroso Jack Sparrow alias Giorgio Cerioni alias George Greenwood |
LA LEGGE DELLA VIOLENZA, TUTTI O NESSUNO
Italia, Spagna 1969
Regia: Gianni Crea
Musiche: Stelvio Cipriani
con
George Greenwood: Jack Sparrow
Igli Villani: Clem
Angel Aranda: Chris
Ugo Adinolfi: Sidney
Gracita G. Fernandez: la ragazza del saloon
Secondo me non esistono neanche più le pellicole di certi film che vai a tirar fuori ... :D
RispondiEliminainfatti sto facendo un lavoro certosino di recupero il più ampio possibile
RispondiElimina;-))
il blog cresce e crescerà finchè mi diletterò a guardare film di tutti i tipi
bravo zio ... per essere un novantenne hai la mente più aperta di certi b.m. ;)))
RispondiEliminasenti perchè non linki qlcs come fai su FB anche su G+ ... vincè è partito alla grande .. dai che è semplice e carino per il futuro di aggregatore e social lo vedo molto bene per i blogger
RispondiEliminazio, non ho tempo neanche per recensire i libri ... al momento non ce la faccio ... con calma con l'inizio del campionato ... li avrò molto tempo libero :D
RispondiEliminaIl pistolero e' ucciso dalla ragazza con un colpo di fucile alle spalle e il film è girato in Spagna. Originalissimo visto che è l'unico spaghetti western in cui si sparano in tutto 12 colpi... In un periodo (1969) in cui le produzioni facevano a gara per mettere più spari e morti possibili....
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