Complici del Silenzio
Oggi vorrei parlarvi di un film in programmazione da circa un mese sui canali Sky.
E' una produzione italiana diretta da Stefano Incerti.
Il film si intitola "Complici del silenzio" e sullo sfondo dei mondiali di calcio di Argentina 78 va' a denunciare con estrema crudezza i terribili crimini commessi negli anni dal 1976 al 1982 dall'allora giunta militare del Generale Videla. La famosa "guerra sporca" o dramma dei desaparecidos.
Maurizio Gallo, un giornalista sportivo italiano e Ugo, il suo fotoreporter sbarcano a Buenos Aires come inviati al Mundial di Calcio del 1978. L'evento sportivo, su cui si stanno accendendo i riflettori di tutto il mondo, è l'occasione per la Giunta militare di Videla per far cadere nell'ombra le gravissime violazioni dei diritti umani che va perpetrando: abrogazione dei diritti costituzionali, sospensione delle attività politiche e di associazione, proibizione dei sindacati, dei giornali, sequestro di attivisti politici sociali e sindacalisti oltre che di alcuni guerriglieri, utilizzo della tortura come forma sistematica per estorcere informazioni e l'avvio dell'applicazione del metodo della sparizione di massa. In seguito all'incontro con Ana, di cui s'innamorerà perdutamente, Gallo si troverà coinvolto in un'intricata vicenda politico-militare che metterà in secondo piano il grande evento sportivo che lo aveva portato in Argentina.
Drammatiche le immagini del funzionario di Regime Pablo che scopre, che dopo una retata in una chiesa, il suo nipote è stato massacrato e ucciso e non riesce a comunicarlo al padre del ragazzo italiano emigrato in Argentina.
Terribili le immagini delle torture inflitte a tante povere persone colpevoli solo di voler vivere liberamente. Il tutto sotto la "farsa" del mondiale di calcio più pilotato della storia, dove, e sono parole dello stesso Pablo la "festa deve finire affinché il regime abbia la sua consacrazione".
Al di là di ogni giudizio estetico, un film che parla con onestà e impegno di un genocidio è già di per sé un'opera importante, perché invita le vecchie generazioni a non dimenticare e le nuove a rendersi conto delle atrocità che l'essere umano è arrivato a compiere. E come certe storie che ruotano intorno all'Olocausto nascono dal desiderio, da parte di artisti legati a quegli eventi, di fare pace con un passato scomodo, così parlare ancora dei 30.000 desaparecidos argentini significa interrogarsi sulle ragioni di una terribile violazione dei diritti umani, rendere omaggio ai parenti delle vittime e celebrare lo "spirito rivoluzionario".
I Complici del Silenzio citati nel titolo, sono i media (carta stampata, giornali e televisioni) che per troppo tempo hanno taciuto sull’orrore consumatosi in Argentina fra il 1976 ed il 1983: più di 30.000 desaparecidos in soli 6 anni. E’ lo Stato italiano di allora, colpevolmente cieco e sordo per preservare gli accordi economici e commerciali esistenti con l’Argentina.
Ciò detto, che Complici del Silenzio è un prodotto di buon livello, discretamente coinvolgente, che porta in scena una verità scomoda con onestà, senza fare troppi sconti e senza tirare in ballo i soliti facili luoghi comuni.
REGIA: Stefano Incerti
SCENEGGIATURA: Rocco Oppedisano, Stefano Incerti
ATTORI: Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Jorge Marrale, Juan Leyrado, Daniele Tedeschi, Florencia Raggi, Rita Terrenova
Ruoli ed Interpreti
FOTOGRAFIA: Pasquale Mari
MONTAGGIO: Cecilia Zanuso
MUSICHE: Aldo De Scalzi, Pivio
PRODUZIONE: Surf Film, Malkina Producciones, Duque Film
DISTRIBUZIONE: Mediaplex Italia
PAESE: Italia 2008
GENERE: Drammatico
DURATA: 103 Min
FORMATO: Colore
in effetti fu un mondiale per noi estremamente coinvolgente, il mundial di Bettega e delle tante traverse e in effetti, a memoria, non ricordo particolari attenzioni a quello che stava accadendo nel paese, è passato tutto in silenzio e in quest'ottica credo che il film
RispondiEliminaabbia messo proprio il dito nella piaga, il quel silenzio complice
della stampa dell'epoca ..
strano però che Repubblica fosse già attivo dal 1976 .. strano
ma vero e c'era barbetta bianca Scalfari, G. Bocca, M. Mafai e altri ...
boh qualcosa non quadra??
o forse questi ultimi non
erano complici .. da queste 2 ipotesi non si sfugge
se non ricordo male venne allontanato dall'argentina Gianni Minà, ritenuto giornalista scomodo e che si stava facendo un po' troppo i fatti del regime e poco quelli del mundial di calcio...
RispondiElimina...si dice che l'ispirazione per questo film nasca proprio da quell'episodio.
ricordavo bene:
RispondiEliminahttp://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/08/Argentina_1978_film_denuncia_sui_co_9_090408077.shtml
parla anche del film
LETTO e sotto uno stralcio dell'articolo
RispondiEliminaSi voleva inculcare l' idea che i cittadini fossero contro i guerriglieri, e che fosse giusto perseguitarli». Gianni Minà, non ancora preso di mira dallo sfottò di Fiorello, cercò di raccontare e fu costretto a rimpatriare.
Gianni Minà e Italo Moretti furono gli unici a parlare di quello che succedeva in Argentina ... mentre Franchi & C. si sporcavano di sangue per dare loro la coppa ... Rossi dice che loro non sapevano, intuivano solo ... sto cazzo ... come mai Crujff sapeva? vuoi che i nostri fossero tutti scemi?
RispondiEliminaahh come si sta bene qui, tematiche
RispondiEliminagiuste, tanto di tutto e mi raccomando lettori fissi e fessi unitevi e condividete in giro per
il web .. quel 17 non mi piace
a proposito su cult stasera un mito
RispondiEliminaitaliano vivente Stefaniona Sandrellona ne "la chiave" ...
chissà se si può recensire o è
VM ..
qualcuno che vuol farmi un regalo
RispondiEliminatratti il film "Leon" di JL Besson
con uno straordinario Jean Reno e la bambina prodigio Natalie (Padme Amidala) Portman