Agente 007 - Missione Goldfinger
G oldfinger, ricchissimo mercante internazionale di metalli e pietre preziose, ha una ossessione tale per l'oro, che possiede in gran quantità, da fargli escogitare un piano arditissimo per impossessarsi addirittura di tutta la riserva aurea degli Stati Uniti, custodito nell'inaccessibile Fort Knox. In fondo per lui è una banca come un'altra, solo un po' più grande e protetta. Per questo ha ideato un piano diabolico che prevede l'eliminazione totale, migliaia di individui che operano all'interno della struttura, mediante irrorazione di un gas nervino effettuato con il passaggio a bassa quota di cinque aerei da turismo in grado di avvicinarsi senza destare sospetti. I velivoli guidati da bellissime ragazze, fanno parte della squadriglia aerea del Flying Circus gestito dalla bella Pussy Galore. Costei è anche pilota del jet personale di Goldfinger e solo le doti di gran conquistatore del nostro Bond, riusciranno a farla rinsavire e passare dalla parte dei buoni, scongiurando così una fine terribile per migliaia di persone. In questo contesto, si trova ad operare James Bond, quasi sempre prigioniero e impegnato qua e là nel suo hobby preferito che è quello di corteggiar gonnelle lasciando di passaggio perle gustose da gran viveur qual è: "Figliola ci sono delle cose che assolutamente non si fanno! Per esempio bere Dom Perignon del '53 ad una temperatura superiore ai 4 gradi centigradi. Sarebbe peggio che ascoltare i Beatles senza tappi nelle orecchie." Così, visto che fisicamente soccombe alla straripante forza dell'erculeo coreano Oddjob, guardia tutto fare di Goldfinger, non gli resta che far breccia nel cuore della bella Pussy che irrorerà finto gas per consentire all'esercito di intervenire. Bond dovrà solo disinnescare un ordigno atomico il cui scopo è quello di rendere radioattivo l'oro di Fort Knox e quindi inutilizzabile per anni, a vantaggio di quello accumulato nella sua losca attività dal bieco Goldfinger. Vero scopo della missione. Ovviamente riesce nell'impresa e anche a dare un'arrostita al coriaceo Oddjob, per svignarsela poi in compagnia della bellissima Pussy. Un nome che di per sé è già una garanzia.
Anche se meno impegnato in azione, Sean Connery affascina ancora e a distanza di cinquant'anni in maniera del tutto immutata. Una buona trama, una colonna sonora, Goldfinger cantata da Shirley Bassey, anch'essa senza tempo e una bellissima Bond Girl che risponde al nome di Honor Blackman, stabilmente nei nostri sogni di ragazzi per anni.
Goldfinger
UK, USA 1964
Regia: Guy Hamilton
Musiche John Barry, Monty Norman
con
Sean Connery: James Bond
Gert Fröbe: Auric Goldfinger
Honor Blackman: Pussy Galore
Bernard Lee: M
Cec Linder: Felix Leiter
Lois Maxwell: Miss Moneypenny
Desmond Llewelyn: Q
Harold Sakata: Oddjob
Burt Kwouk: Mr. Ling
Tania Mallett: Tilly Masterson
Shirley Eaton: Jill Masterson
Martin Benson: Solon
Austin Willis: Simmons
Bill Nagy: Midnigth
Richard Vernon: Smithers
Victor Brooks: Blacking
Hal Galili: signora Strap
Nadja Regin: Bonita
Margaret Nolan: Dink
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