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I ponti di Toko-Ri
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Richiamato in servizio per la Guerra in Corea, l'avvocato nella vita civile Harry Brubaker è da militare un valido pilota d'aerei, con un passato di gran valore che ha indotto le autorità a servirsene ancora. A bordo della portaerei dove è assegnato, si segnala come uno dei migliori della squadriglia del Comandante Wayne Lee. Con loro un formidabile equipaggio con personale addestrato, dove emerge per simpatia e indubbie capacità il pilota di elicotteriMike Forney che col collega Nestor Gamidge ha un rapporto privilegiato con il Tenente Brubaker, salvato dalle gelide acque, dopo che il suo aereo era stato costretto ad ammarare per esaurimento carburante. In quell'occasione gli avevano salvato la vita e il Tenente aveva ricambiato alla grande il favore, salvando Mike dalla galera a Tokio, dopo che durante una libera uscita aveva messo a soqquadro un locale dopo una colossale bisboccia. Brubaker che era stato raggiunto dalla moglie Nancy e dalle due figliolette, non aveva esitato a precipitarsi da Mike per liberarlo, lasciando momentaneamente sole le sue donne. Nancy è preoccupata per suo marito che sta per andare in missione in uno dei peggiori posti pensabili: i ponti di Toko-Ri. Dovrà prima sorvolare e fotografare la zona fortemente difesa da micidiali armi contraeree, per poi avere un quadro chiaro su come attaccare. Tuttavia la donna è obbligata per il bene delle sue figlie ad avere carattere e fermezza qualunque saranno gli esiti della missione e per tranquillizzare il marito glielo promette solennemente. Così l'uomo si prepara all'arduo compito, avvertito dal suo Comandante circa la possibilità di non partecipare alla missione se turbato dalla visita dei suoi familiari. E' meglio che resti a bordo piuttosto che partecipi col cuore in gola. Ne nuocerebbe a tutta la squadra. Brubaker non è di quella pasta e, risoluto, si unisce alla squadriglia di dodici velivoli che, divisi in tre gruppi di quattro, avranno ciascuno un preciso compito per poi, nel secondo passaggio, bombardare nei pressi dei ponti un enorme deposito di carburanti. La missione ha successo e la squadra distrugge i ponti per poi attaccare i depositi ma il caccia di Brubaker è stato colpito dalla scia che lascia il suo aereo. Il Comandante lo segue e verifica il danno per dare conferme al suo pilota. Deve cercare di scollinare e ammarare se riesce per poi venire recuperato dall'elicottero segnalando tempestivamente la sua posizione. Il carburante si esaurisce però in pochissimo tempo e l'uomo deve atterrare in una radura che verosimilmente sarà subito raggiunta dal nemico. Bisogna sollecitare l'elicottero che anche stavolta si alza in volo con l'indomito Mike Forney ai comandi. Ma stavolta sarà per entrambi l'ultimo volo e raggiunti dal fuoco nemico moriranno a poca distanza l'uno dall'altro nel tragico finale di questo avvincente esempio di film bellico. Basato su storie vere, il film si avvale di un'ottima scenografie e altrettante scene di battaglia, molto ben realizzate, per dare un ritratto realistico della guerra e dei suoi effetti sui soldati. È anche un film sul dovere e il sacrificio, e sul prezzo che le persone devono pagare per la pace.
The Bridges at Toko-Ri Stati Uniti d'America 1954
Regia: Mark Robson Musiche Lyn Murray
con William Holden: Tenente Harry Brubaker Grace Kelly: Nancy Brubaker Fredric March: Ammiraglio George Tarrant Mickey Rooney: Mike Forney Robert Strauss: "Barilotto" Charles McGraw: Comandante Wayne Lee Keiko Awaji: Kimiko Earl Holliman: Nestor Gamidge Richard Shannon: Tenente Olds Willis Bouchey: Capitano Evans non accreditato Dennis Weaver: Ufficiale Air Intelligence
Voglio fare un appello con questo film a chi lavora nel cinema affinché a distanza di 40 anni si torni a produrre un genere che tante soddisfazioni ha dato al settore in termini di incassi e lavoro. Certo il filone ha rappresentato anche un concentrato di luoghi comuni finendo spesso in sciocchezze e corbellerie col solo scopo di far cassa etichettandosi col tempo solo come fenomeno violento e di consumo. Perchè non c'era la TV e il cinema era il solo luogo di svago e bisognava riempire le sale con prodotti ripetitivi in quantità e a scapito della qualità. Ma pur sempre creando un mestiere associato ad esso fatto di buoni caratteristi, registi, comparse e maestranze specializzate in carpenteria, falegnameria e vari e sempre senza l'utilizzo di una sola lira del denaro pubblico. Ecco perché vorrei che firmaste nei commenti questo appello affinché torni in auge un genere, magari anche con altri, che un tempo caratterizzarono il nostro Cinema nazionale. Ci vorrebbe in ver...
Trama: I ragionieri Antonio Guardalavecchia (Totò) e Giuseppe Colabona (Peppino De Filippo) sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera l'atteggiamento poco professionale dei due impiegati. Al culmine dell'ennesimo rimprovero riservato a Colabona e Guardalavecchia davanti a un impiegato neoassunto, il catanese Donato Cavallo, Santoro li minaccia di trasferirli in Sardegna. L'improvvisa morte del capoufficio dà inizio a una spietata "guerra per la successione" tra Colabona e Guardalavecchia, lotta i cui segnali si manifestano già al funerale di Santoro. Parodìa stupenda dell'avidità e dell'ambizione delle persone che pur di raggiungere anche miserrimi obiettivi son pronti a tutto. Trasferito in ambito politico nella nostra povera Italia, Guardalavecchia, Colabona e Santoro vi ricordano qualcuno? Ribadisco, il "Pri...
Devo dire che il cinema mi ha spesso fatto conoscere musiche che non avrei mai immaginato di ascoltare e questo bellissimo film del quale abbiamo già parlato in questo post serve più che altro a farvi conoscere uno dei più grandi baritoni di tutti i tempi: Tito Gobbi . Considerato da molti inarrivabile per il timbro di voce, in questo film presta la voce "canora", perchè il parlato è di Giulio Panicali uno dei tre più grandi doppiatori della storia del cinema nazionale, a Dennis King , Frà Diavolo alias il Marchese di San Marco . Nel clip mancano i 2 interpreti principali, Stanlio e Ollio , ma lo scopo era quello di far ascoltare questa bellissima aria che potrete divertirvi a cantare dal momento che inserisco le parole e credo tantissimi nel web approfitteranno con i motori di ricerca a reperirle qui e tuttavia possiamo notare alcune delle spalle abituali del duo comico come James Finlayson e la bella Thelma Todd . Per i crediti potete andare al post originale: Frà ...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
Se c'è un attore che sempre mi ha convinto nelle sue interpretazioni questo è Andy Garcia, e nel limite del possibile ho sempre cercato di vedere i suoi film. In The Lost City, egli non è solo l'attore protagonista, ma anche il regista, produttore esecutivo e autore delle musiche. E aggiungiamoci pure che come il protagonista del film anch'egli è un esule cubano. Il film narra la storia di Fico (A. Garcia) proprietario di un locale notturno "El Tropico" di L'Avana durante la dittatura di Battista e all'alba della rivoluzione Castrista. Nella sua famiglia il padre, docente universitario, è per un opposizione parlamentare al regime di Battista, mentre suo fratello Ricardo si unisce al movimento, extraparlamentare, comunista di Fidel Castro e l'altro fratello, Luis, al movimento democratico (sempre extraparlamentare). Man mano che il regime Castrista raggiunge il potere ed il controllo della vita cubana, le attività del locale di Fico sono ridotte, prima...
Severine è candida, Severine è diafana, Severine è ialina, Severine è pura, Severine è perversa, Severine è la Bella di Giorno Severine è Luis Bunuel e la sua proiezione erotica, dissacratoria di una società borghese e perbenista, ne incarna le sue allucinazioni surrealiste fatte di sogno e realtà sempre in bilico tra di esse. A volte ironiche, altre violente, ma sempre eleganti nel conflitto che pongono allo spettatore su cosa sia normale o anormale, giusto o sbagliato. Nel 1967 la società era all'inizio di quei moti che l'avrebbero sconquassata dalle basi bigotte e borghesi e il film fu molto duro da digerire e solo un genio come Bunuel poteva portare sullo schermo un tema così scioccante e se vogliamo amorale, schiaffeggiando il perbenismo dell'epoca con una … carezza chiamata Catherine Deneuve . Lei era la giusta incarnazione per il suo progetto, una donna giovane, borghese che mai al mondo uno avrebbe immaginato di proporle una parte simile. E qui come in seguito,...
io conoscevo il CIOKO-RI
RispondiElimina;)