Il leone di Tebe
Dopo la Guerra di Troia, la flotta greca fa rotta verso casa quando le navi di Menelao vengono sorprese da una violenta tempesta e naufragano presso le coste egiziane. La bella Elena si salva con un principe guerriero greco di nome Arion che provvidenzialmente si prende cura di lei fino all'incontro con una carovana di mercanti. Dopo aver vagato a lungo nel deserto e senza acqua, i due vengono inizialmente accolti e rifocillati. Ma la donna attira la cupidigia dei mercanti che vorrebbero ricavarne una bella somma al mercato degli schiavi. Basta solo eliminare il suo accompagnatore che sembra un guerriero ma è sicuramente stremato e quindi facile da sopprimere. Purtroppo per loro Arion si dimostra un osso troppo duro e dopo averli mazzolati ben bene si allontana con Elena a cavallo. Giungono a Tebe e chiedono di essere ricevuti dal faraone Ramses che è da subito ben disposto a dare loro la degna accoglienza riservata a una regina, la cui bellezza ha varcato i mari. Il fascino che emana la donna è tale che anche il faraone se ne innamora, finendo per entrare in contrasto col suo fido generale Tutmes che non vede di buon occhio una straniera come regina d'Egitto, senza contare che il regno è attualmente in una fase di guerra civile tra le fazioni di Ramses e quelle dell'altro potente Menophis. Tra l'altro anche Menelao si è salvato dal naufragio e sta organizzandosi per riprendere la fedifraga Elena che tanti lutti ha causato e altri ancora ne debbono venire, quando tra intrighi e tradimenti si arriverà alla resa dei conti. Tutmes che aveva ucciso il suo faraone a tradimento addossandone la colpa agli Spartani, viene ucciso da Menelao e questi dal nuovo vincitore d'Egitto e futuro faraone Menophis. Elena che era stata condannata a morte viene salvata in extremis dal suo bel guerriero Arion e stavolta, felici e innamorati, possono finalmente lasciare l'Egitto per l'agognata Sparta, con la benedizione del nuovo faraone.
Dal consolidato canovaccio del genere peplum si snoda questo film la cui vicenda è simile a molte altre viste in quegli anni in cui raggiunse la massima popolarità. Mark Forest, uno dei migliori Maciste dello schermo, è qui un eroico principe greco attorniato da uno stuolo di bravi comprimari e affiancato dalla bella co-protagonista Yvonne Furneaux.
Dal consolidato canovaccio del genere peplum si snoda questo film la cui vicenda è simile a molte altre viste in quegli anni in cui raggiunse la massima popolarità. Mark Forest, uno dei migliori Maciste dello schermo, è qui un eroico principe greco attorniato da uno stuolo di bravi comprimari e affiancato dalla bella co-protagonista Yvonne Furneaux.
Il leone di Tebe
Italia 1964
Regia: Giorgio Ferroni
Musiche Francesco de Masi
con
Mark Forest: Arion
Yvonne Furneaux: Elena di Troia
Alberto Lupo: Menelao
Pierre Cressoy: Ramses
Carlo Tamberlani: Menophis
Rosalba Neri: Nais
Nerio Bernardi: Sesotris
Massimo Serato: Tutmes
Nello Pazzafini: lottatore
Emilio Messina: lottatore
Tullio Altamura: Elnà, il mercante di gioielli
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