Tharus figlio di Attila
Nella seconda metà del quinto secolo, tramontati con la morte di Attila gli ambiziosi sogni di conquista, gli Unni vennero dilaniati da sanguinose lotte intestine, mentre la carestia infieriva mietendo innumerevoli vittime. Re Bolem, fratello del grande Unno, con l'aiuto del nipote Tharus condusse i superstiti della propria tribù verso il sud alla riconquista di un dominio perduto, ma soprattutto alla disperata ricerca di una terra più generosa e ospitale ...
fu così che giunsero nei pressi del regno di re Hatum al quale mandarono Tharus e il fido Oto affinché gettassero le basi di future e pacifiche relazioni. Mentre re Bolem dava inizio al nuovo insediamento, i due ambasciatori giunsero da re Hatum fingendosi mercanti per studiare meglio i nuovi vicini. Non vennero accolti bene dal principe Gudrum di una bellicosa tribù locale in visita a re Hatum, al quale aveva chiesto in sposa la figlia Gamal. Le offese dell'uomo indussero Tharus a sfidarlo e batterlo in un duello che lo vide trionfare risparmiando la vita al rivale che da allora, accecato dall'odio, bramava per la sua morte. Anche perché la principessa si era invaghita del nuovo arrivato e quell'amore strideva con la volontà e soprattutto la parola paterna data a Gudrum che negli intenti avrebbe costituito un valido rinforzo al suo regno, unificandolo con quello del padre. Ma il vero scopo del bieco principe è solo quello di prendere il potere senza guerra ma sposandone la figlia e il piano si compie quando Gudrum uccide a tradimento il futuro suocero incolpandone Tharus. Questi si proclama innocente, anche se ancora non ha svelato la sua identità nobile, e rischia la morte se non intervenisse il fido Oto, testimone oculare dell'omicidio che scagiona Tharus dopo aver allertato le truppe di suo zio Bolem. Questi accorre in aiuto del nipote e nella furiosa battaglia che ne consegue Gudrum paga il fio delle sue colpe con Tharus e Gamal che possono governare in pace le tribù unificate sotto la loro guida e amore.
Peplum decisamente minore con cast all'osso ed esterni poveri girati nell'ex Jugoslavia dove maestranze e quattro capanne da bruciare costavano pochi dinari. Nei cinema parrocchiali di periferia era tuttavia un prodotto che andava più che bene per passare una domenica pomeriggio in ottica ragazzi dell'oratorio. E perché no anche di adulti del periodo non essendoci niente o quasi in TV.
Peplum decisamente minore con cast all'osso ed esterni poveri girati nell'ex Jugoslavia dove maestranze e quattro capanne da bruciare costavano pochi dinari. Nei cinema parrocchiali di periferia era tuttavia un prodotto che andava più che bene per passare una domenica pomeriggio in ottica ragazzi dell'oratorio. E perché no anche di adulti del periodo non essendoci niente o quasi in TV.
Tharus figlio di Attila
Italia 1962
Regia: Roberto Bianchi Montero
Musiche Alessandro Derevitsky, Mario Migliardi
con
Jerome Courtland: Tharus
Lisa Gastoni: principessa Gamal
Mimmo Palmara: Gudrum
Livio Lorenzon: re Hatum
Rik Van Nutter: Oto
Giuseppe Addobbati: re Bolem (accreditato John Mc Douglas)
e con
Liana Dori
Daniele Igor
Cristina Martel
Lorenzo Artale
Riccardo Montalbano
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati