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D'Artagnan e i tre moschettieri
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Appena giunto a Parigi il giovane D'Artagnan, ardimentoso guascone in procinto di diventare Moschettiere del Re, si imbatte casualmente su tre Moschettieri famosi per essere molto amici tra loro e altrettanto suscettibili nei confronti di sconosciuti che hanno l'ardire di apostrofarli e sfidarli a duello. Così i tre, Athos, Aramis e Porthos, si ritrovano casualmente in una taverna tutti e tre in procinto di sfidare a duello un bellimbusto appena giunto in città. Aspettando si fanno servire da tre servi della taverna con abbondante vino tanto da finire ubriachi fradici aspettando il D'Artagnan. Quando questi giunge trova al loro posto i tre lacché che avevano provveduto a sistemare in una camera i Moschettieri e ripulire le loro divise che avevano provato, indossandole con grande sfoggio. Il guascone li scambia per i suoi rivali e inizia a duellare rendendosi conto che possono essere perdonati anche perché interviene subito una pattuglia del Cardinale Richelieu che avendo appositamente vietato i duelli, voleva arrestarli. Da solo il guascone li mette in fuga e con i tre lacché che crede i Moschettieri, inizia una singolare quanto turbinosa avventura, venendo incaricato dalla Regina Anna stessa di recuperare un suo gioiello donato incautamente al duca di Buckingham, amante segreto giunto in incognito da Londra. Se non avrà il gioiello al ballo previsto con il Re, sarà la prova evidente del suo tradimento non solo al Re consorte ma anche alla Nazione. Per questo D'Artagnan deve rincorrere il duca per scongiurare il peggio e rientrare col gioiello prima del ballo. Sulle tracce dell'alto dignitario inglese c'è però anche la perfida ed abile Milady De Winter che il Cardinale ha sguinzagliato sulle sue tracce per lo stesso motivo. Se gli riporterà il gioiello lui potrà inchiodarla davanti al Re e alla nazione. Una spia aveva messo dell'avviso il Cardinale che naturalmente disponeva di altrettanti mezzi per la riuscita del suo piano. Non ha fatto i conti con il coraggio e la cocciutaggine di un guascone e dei suoi tre amici lacchè che scambiati per Moschettieri e nonostante una scarsa propensione all'uso della spada, riescono a più riprese a venir fuori da situazioni pericolose con mezzi più alla loro portata, riuscendo anche a liberare D'Artagnan dalle grinfie di Milady, consentendogli di strapparle il gioiello che aveva abilmente recuperato. Poi rientrato a Parigi e superate le ultime difficoltà, grazie all'amore che lo legava a Costanza, damigella della Regina, fatta incarcerare dal Cardinale per tenerla lontana, riesce a liberarla con un ardito colpo di mano e consegnarle il gioiello che la stessa recapita in extremis alla sua sovrana, lasciando di stucco il bieco Cardinale che deve fare il suo solito buon viso a cattivo gioco. Con i toni della commedia scanzonata e spesso cantata, Don Ameche interpreta un convincente spadaccino al quale non difetta nemmeno il bel canto e che unito a un terzetto squinternato di finti Moschettieri rende una gustosa variante alla classica e immortale storia di Dumas.
The Three Musketeers Stati Uniti d'America 1939
Regia: Allan Dwan Musiche Charles Maxwell, Cyril J. Mockridge, Ernst Toch
con Don Ameche: D'Artagnan The Ritz Brothers: i Tre Lacchè Binnie Barnes: Milady De Winter Gloria Stuart: Queen Anne Pauline Moore: Lady Constance Joseph Schildkraut: Luigi XIII di Francia John Carradine: Naveau Lionel Atwill: De Rochefort Miles Mander: Cardinale Richelieu Douglass Dumbrille: Athos John King: Aramis Russell Hicks: Porthos Gregory Gaye: Vitray Lester Matthews: duca di Buckingham Egon Brecher: Landlord Moroni Olsen: Bailiff Georges Renavent: capitano Fageon C. Montague Shaw: capitano della nave Jean Perry: guardia Frederick Vogeding: guardia
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
F ernando , proprietario di un grande magazzino con un migliaio di dipendenti, è ossessionato da incubi ricorrenti nei quali viene sbeffeggiato, malmenato e umiliato, in sogni che lo vedono alle prese con donne bellissime, come l'attrice Silvana Pampanini ad esempio, che lui adora. Solo che quando sta per realizzare il suo sogno, tipo sposare l'attrice e prepararsi per la prima notte di nozze, ecco spuntare questo energumeno che gli rovina la festa oltre a ridicolizzarlo come la solito. A nulla valgono i tentativi del suo medico, il Dott. Furgoni , che non ne può più di essere svegliato in piena notte dal commendatore in preda all'isteria. Ma ecco un bel giorno presentarsi nel suo ufficio un giovane laureato, Walter Milani , in cerca di impiego e guarda caso assomiglia in modo impressionante allo spavaldo che lo tormenta ogni notte nei sogni. La prima reazione di Fernando è furiosa ma il suo medico lo consiglia di assumerlo per placare la sua ansia; avendolo a portat...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
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