gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Don Chisciotte e Sancio Panza
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Appassionato e coinvolto emotivamente nelle letture cavalleresche il nobile Don Chisciotte finisce per immedesimarsi nei personaggi epici incontrati nelle sue letture e finisce per sentirsi come un cavaliere errante, bisognoso di vagare per il mondo a raddrizzar torti là dove è necessario. Così lasciando governante e nipote sole a casa, l'uomo parte con al seguito il fidato servitore Sancio Panza. Mentre le sue donne si disperano e chiedono aiuto al prete del paese e al barbiere, che decidono di bruciare i suoi libri, causa delle sue pericolose manie attuali, il nobile e il suo servitore iniziano la loro straordinaria avventura. Con il primo sempre pronto a battersi contro nemici, il più delle volte immaginari che vede solo nella sua testa, l'altro più razionale e pratico, non riuscendo a trattenerlo, cerca almeno di limitare i danni per sé e soprattutto per il suo padrone, risultando determinante affinché quest'ultimo non vada incontro a guai più seri. Dopo essersi battuto contro "mostruosi" nemici che erano in realtà dei semplici mulini a vento e aver liberato, credendoli oppressi, una dozzina di galeotti, i nostri vengono scambiati per ladri e imprigionati prima di essere riconosciuti innocenti e liberati. E ancora altri incontri fino al fortuito con un terzetto di lestofanti reali che ne approfittano per servirsene come Governatore dell'isola di Las Palmas in mancanza di uno legale. Non essendo incarico per un cavaliere senza macchia, Don Chisciotte propone il suo servo al quale fare da consigliere. I tre al seguito di don José, la mente, accettano di buon grado, essendo Sancio un analfabeta facile da manovrare per i propri scopi. Ma l'uomo, con l'aiuto del suo padrone come consigliere, smaschera i raggiri dei tre e quando Don Chisciotte lo lascia per continuare il suo viaggio senza meta, Sancio lo segue non potendo più fare a meno del suo mentore. Così dopo aver fatto arrestare i tre come ultimo atto da Governatore di Las Palmas, insegue il suo padrone e con lui parte alla carica dell'ultimo nemico ancora da sconfiggere: il vento!! Settantaquattresimo film della coppia tratto dal famoso lavoro di Miguel de Cervantes per il quale i due sembrano i perfetti interpreti ai quali l'autore possa essersi ispirato. Nell'immaginario collettivo i due con questo film ne hanno incarnato alla perfezione le sembianze tanto che quando pensi a Don Chisciotte non può che venirti in mente Ciccio ed associare poi a lui Franco è un attimo 😍.
Don Chisciotte e Sancio Panza Italia 1968
Regia: Giovanni Grimaldi Musiche Coriolano Gori con Franco Franchi: Don Chisciotte Ciccio Ingrassia: Sancio Panza Fulvia Franco: duchessa madre Paolo Carlini: don José Umberto D'Orsi: don Pietro Enzo Garinei: consigliere del governatore Franco Fantasia: maestro d'armi Aldo Bufi Landi: don Pedro de Cordova Alfredo Rizzo: medico del governatore Mimmo Poli: cliente della locanda Carlo Delle Piane: giovane garzone Franco Giacobini: don Nicola, barbiere Giovanni Ivan Scratuglia: servitore del governatore Livio Lorenzon: il ladro Mirella Pamphili: Nipote di Don Quixote Eleonora Morana: Domestica di Don Quixote Consalvo Dell'Arti: Capo delle Guardie Andrea Fantasia: consigliere del governatore Poldo Bendandi: locandiere Luca Sportelli: oste e con non accreditati Lino Banfi: cliente della locanda Pietro Ceccarelli: popolano a Las Palmas
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
Sam Martin sbarca il lunario portando a pesca la gente sul suo battello d'altura aiutato dal fido e quasi sempre sbronzo Harvey . Ha debiti un po' ovunque nella zona porto e spesso deve impegnare oggetti per tirare avanti. L'ultimo cliente, che gli ha pure perso una costosa canna da pesca, lo ha truffato con un assegno a vuoto per cui quel Mr. Hanagan che gli offre una discreta sommetta per farsi portare a Cuba gli capita proprio a proposito. Lui e la sua giovane bionda, che dice essere svedese, sembrano una coppia sportiva e tutto sommato a posto, ma a Cuba è in atto una rivoluzione e lui non ha il permesso per navigare fin là. Gli potrebbe costare il sequestro del battello che peraltro è solo in affitto, ma la somma è di quelle che fan cambiare idea. Sbarcheranno col favore della notte per poi filarsela prima dell'alba come pattuito e tutto procede per il meglio, fino al momento burrascoso della ripartenza, dove il misterioso ospite si imbarca al volo inseguito da ...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
Avanti con gli anni, il prode D'Artagnan è capitano dei Moschettieri e fedele alla Regina Anna . Costei tuttavia subisce gli infausti consigli del Cardinal Mazzarino che a proposito del loro illustre ospite Carlo II Re d'Inghilterra consiglia di maritarlo a sua nipote Olimpia Mancini . In primo luogo per sottrarlo alle ire del rivoluzionario Cromwell ed aiutarlo poi a riprendersi il trono d'Inghilterra unendo le due potenze con un patto di sangue indissolubile e al tempo stesso garante di maggior presa nei confronti dell'altro grande patto attuato tra Spagna e Austria che potrebbe risultare deleterio per la Francia . Ma ecco che il Re Carlo, forse subodorando oscuri piani, si allontana da Parigi rifugiandosi nel castello del Principe di Condè , avversario politico del Mazzarino. D'Artagnan viene incaricato di riportare Re Carlo a Parigi con qualunque mezzo e pur contrario alle direttive del Cardinale, non può sottrarsi al medesimo volere della sua Regina ...
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati