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Don Chisciotte e Sancio Panza
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Appassionato e coinvolto emotivamente nelle letture cavalleresche il nobile Don Chisciotte finisce per immedesimarsi nei personaggi epici incontrati nelle sue letture e finisce per sentirsi come un cavaliere errante, bisognoso di vagare per il mondo a raddrizzar torti là dove è necessario. Così lasciando governante e nipote sole a casa, l'uomo parte con al seguito il fidato servitore Sancio Panza. Mentre le sue donne si disperano e chiedono aiuto al prete del paese e al barbiere, che decidono di bruciare i suoi libri, causa delle sue pericolose manie attuali, il nobile e il suo servitore iniziano la loro straordinaria avventura. Con il primo sempre pronto a battersi contro nemici, il più delle volte immaginari che vede solo nella sua testa, l'altro più razionale e pratico, non riuscendo a trattenerlo, cerca almeno di limitare i danni per sé e soprattutto per il suo padrone, risultando determinante affinché quest'ultimo non vada incontro a guai più seri. Dopo essersi battuto contro "mostruosi" nemici che erano in realtà dei semplici mulini a vento e aver liberato, credendoli oppressi, una dozzina di galeotti, i nostri vengono scambiati per ladri e imprigionati prima di essere riconosciuti innocenti e liberati. E ancora altri incontri fino al fortuito con un terzetto di lestofanti reali che ne approfittano per servirsene come Governatore dell'isola di Las Palmas in mancanza di uno legale. Non essendo incarico per un cavaliere senza macchia, Don Chisciotte propone il suo servo al quale fare da consigliere. I tre al seguito di don José, la mente, accettano di buon grado, essendo Sancio un analfabeta facile da manovrare per i propri scopi. Ma l'uomo, con l'aiuto del suo padrone come consigliere, smaschera i raggiri dei tre e quando Don Chisciotte lo lascia per continuare il suo viaggio senza meta, Sancio lo segue non potendo più fare a meno del suo mentore. Così dopo aver fatto arrestare i tre come ultimo atto da Governatore di Las Palmas, insegue il suo padrone e con lui parte alla carica dell'ultimo nemico ancora da sconfiggere: il vento!! Settantaquattresimo film della coppia tratto dal famoso lavoro di Miguel de Cervantes per il quale i due sembrano i perfetti interpreti ai quali l'autore possa essersi ispirato. Nell'immaginario collettivo i due con questo film ne hanno incarnato alla perfezione le sembianze tanto che quando pensi a Don Chisciotte non può che venirti in mente Ciccio ed associare poi a lui Franco è un attimo 😍.
Don Chisciotte e Sancio Panza Italia 1968
Regia: Giovanni Grimaldi Musiche Coriolano Gori con Franco Franchi: Don Chisciotte Ciccio Ingrassia: Sancio Panza Fulvia Franco: duchessa madre Paolo Carlini: don José Umberto D'Orsi: don Pietro Enzo Garinei: consigliere del governatore Franco Fantasia: maestro d'armi Aldo Bufi Landi: don Pedro de Cordova Alfredo Rizzo: medico del governatore Mimmo Poli: cliente della locanda Carlo Delle Piane: giovane garzone Franco Giacobini: don Nicola, barbiere Giovanni Ivan Scratuglia: servitore del governatore Livio Lorenzon: il ladro Mirella Pamphili: Nipote di Don Quixote Eleonora Morana: Domestica di Don Quixote Consalvo Dell'Arti: Capo delle Guardie Andrea Fantasia: consigliere del governatore Poldo Bendandi: locandiere Luca Sportelli: oste e con non accreditati Lino Banfi: cliente della locanda Pietro Ceccarelli: popolano a Las Palmas
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
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