gli estri del cinema i maldestri i generi gli interpreti
Non è vero... ma ci credo
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Il commendator Gervasio Savastano è un ricco imprenditore ortofrutticolo ossessionato da ogni tipo di superstizione. Da come ci si alza al mattino e con che piede si tocca il pavimento, fino a chi si incontra, siano essi animali, uomini o cose. Ognuna di esse ha un significato importante nel prosieguo della giornata e fors'anche della vita stessa, ragione questa che lo vede spesso rimanere a letto perché ritiene pericoloso uscire e mettersi in moto in quella particolare circostanza, magari dovuta ad un sogno propiziatorio o al semplice incontro con un lombrico sotto al letto. Purtroppo per lui non esistono medicine come dice sconsolato il suo medico personale per la disperazione di moglie, Teresa, e figlia Rosina. A quest'ultima ha anche proibito tassativamente di frequentare quel giovane del quale è innamorata e che non vuol nemmeno conoscere in quanto ritenuto non alla sua altezza per una bizzarria tutta sua che la povera Rosina mal digerisce. Ma le cose stanno per cambiare quando Gervasio, sospettando del suo Ragionier Belisario Malvurio, come responsabile di alcuni affari non andati in porto, in quanto lo ritiene un grande menagramo, decide di liberarsene su due piedi per affidare il posto ad un giovane capitato lì per caso ma mandato dalla Provvidenza in persona in quanto munito di una gobba e per questo ritenuto un porta fortuna potente. Infatti il giovane Alberto Sammaria ha l'innato dono di far girare nel verso giusto tutti gli affari che andavano storti o si erano semplicemente arenati, con somma gioa del commendatore che è disposto ad accontentarlo in tutti i modi affinché resti con lui. Ma il ragazzo decide di dare le dimissioni dopo tre mesi in cui ha mandato avanti brillantemente gli affari e il motivo è riconducibile al fatto di essersi innamorato di Rosina e non poter da lei essere ricambiato. Questa situazione lo fa soffrire oltre modo e la permanenza in quei luoghi dove può continuamente incrociare la sua amata, debbono giocoforza cessare. Allora Gervasio temendo il peggio e il ritorno della sfortuna cerca in tutti i modi di convincere moglie e figlia ad accettare una relazione con quel giovane che, sebbene con un lieve difetto, è pur sempre un bravo ragazzo che avrà anche l'eredità di suo suocero a garantire una vita agiata a sua figlia. La ragazza sulle prime si dice disgustata dall'idea ma finisce per accettare la volontà paterna arrivando al fatidico giorno delle nozze. Ma ecco che a Gervasio iniziano a turbinare in testa oscuri presagi circa futuri nipotini che possono ereditare le tare paterne, ragione questa che lo induce ad una decisa marcia indietro per cercare di bloccare le nozze. Ma il si viene pronunciato davanti a Don Gerolamo e il povero Gervasio si sente perduto fino al colpo di scena durante il banchetto nuziale nel quale suo genero si sfila la finta gobba dalla giacca per rivelarsi essere l'amante di sua figlia che lui non voleva conoscere. Quello stratagemma, in combutta con le donne di casa, aveva assicurato l'amore alla coppia di giovani e liberato l'austero genitore dalle sue fobiche superstizioni. Tutto è bene quel che finisce bene e davanti ad una bella tavola nuziale imbandita.
Da un lavoro teatrale dello stesso Peppino, qui con sua sorella in uno dei tanti ruoli come moglie, questa divertente commedia di un'Italia con luoghi comuni, tipo la dipendenza da ciarlatani maghi e chiaroveggenti che, nonostante il tempo che passa, tuttora persiste.
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
A ppare chiaro fin dall'inizio che in quella missione c'è qualcosa che non quadra. Un gruppo di paracadutisti commandos inglesi agli ordini del Maggiore Smith e del Tenente Schaffer si è appena lanciato da un aereo sulle Alpi Bavaresi con lo scopo di penetrare nell'inaccessibile e super fortificato Schloß Adler , o castello delle aquile, dove è tenuto prigioniero il Generale americano Carnaby , colui che ha ideato il piano d'invasione dell'Europa. I tedeschi contano di ricavare dal prezioso prigioniero quante più informazioni possibili facendo ricorso anche alla tortura. Compito dei commandos è liberarlo infiltrandosi nel castello in virtù della loro padronanza con la lingua tedesca e delle uniformi del nemico. Circa un minuto dopo il lancio del gruppo, una paracadutista donna li segue in solitaria dopo essere sbucata fuori da un vano dell'aereo. Il gruppo atterra e raduna le sue cose constatando che uno dei componenti è morto col collo spezzato. Il co...
J ohnny " Il Bello ", Al " Quattrodita " Caruso e Jack Amoruso sono tre scagnozzi del potente boss della mala Sam Genovese e per lui eseguono maldestramente "lavoretti", dall'estorsione all'eliminazione fisica di chi si oppone al taglieggiamento, procurando sempre grattacapi al loro boss che all'ultimo errore, l'uccisione per sbaglio di una sua zia, decide di accopparli. Devono darsi alla macchia e nascondersi in attesa che la brillante mente del gruppo, Johnny, escogiti un piano per salvarsi. Il problema più grande è quello di far restare sveglio Al che è affetto da una sindrome che gli causa la perdita di memoria ogni volta che si addormenta. Risvegliandosi deve farsi raccontare ogni volta chi è e perché si trovano in quella stanza di albergo. Dopo alcuni giorni passati da Johnny e Jack a ragguardarlo sul da farsi, Al dovrà introdursi nella suite del boss all'ultimo piano dell'albergo dove si sono nascosti, celarsi nel...
Girato nell' Idaho e in Oregon il film è un capolavoro assoluto del genere avventuroso. I paesaggi maestosi, la sapiente fotografia e i personaggi di assoluto valore ne fanno un film epico che sfida tranquillamente il tempo. E' anche il primo film a colori del regista Vidor e dell'indimenticabile Spencer Tracy . Lui è il maggiore Robert Rogers a capo di un temutissimo reparto di cacciatori abili nello scovare ed eliminare indiani nei loro territori, che nel selvaggio Nord America sono alleati dei nemici Francesi e rappresentano una continua minaccia per gli insediamenti Inglesi e dei coloni Americani con frequenti incursioni che culminano ogni volta con distruzioni ed atti di efferata violenza ... QUESTO E' IL RACCONTO DELLA NOSTRA AMERICA ... DEL SECOLO DI BATTAGLIE TRA FRANCESI E INDIANI ... QUANDO IL BISOGNO TRASFORMO' UOMINI SEMPLICI, SCONOSCIUTI ALLA STORIA, IN LEGGENDE DI AUDACIA E RESISTENZA. TUTTO INIZIA A PORTSMOUTH, NEW HAMPSHIRE, NEL 1759 ... ...
N inì Cantachiaro e il suo compare Mimì Makò sono suonatori ambulanti di contrabbasso costretti alla fame a causa di un "repertorio" che non riscuote le attenzioni dei passanti. La fortuna sembra assisterli quando Mimì riceve in eredità da una zia un libretto al portatore con un milione e mille lire . E' l'occasione che il furbo Ninì, la mente della coppia, coglie al volo per girare il mondo nel tentativo di farsi un nome ed entrare nel novero degli artisti di fama e delle attrazioni dei locali più prestigiosi al mondo. Li seguiamo quindi in siparietti divertenti a far da contorno o introdurre spettacoli di arte varia in giro per Parigi , Madrid , Londra , New York e addirittura Hong Kong, ovviamente senza fortuna e sperperando tutto il denaro per fare mestamente ritorno a Roma da dove erano partiti. Con Macario a fare da spalla, Totò si esibisce nel suo repertorio classico, ballo compreso, ma è solo un pretesto per introdurre, in un periodo ancora piuttos...
Forse il più bello in assoluto dei tanti film ricavati dal romanzo di Dumas padre, almeno per quanto riguarda la resa che l'aitante ballerino Gene Kelly fa del guascone spadaccino D'Artagnan . La sua agilità nei duelli saltellando tra mobili, tendaggi, scale, balaustre fino ai rami degli alberi resteranno per sempre nella memoria. Anche perché non dimentichiamo che in quegli anni la computer grafica non c'era e i trucchi davvero pochi e se pensiamo che è stato girato interamente in America ricreando alla perfezione le scene di corte come degli esterni franco-inglesi che gli valsero la nomination all'oscar per la fotografia nel 1949 ecco che il film entra di diritto nella storia del cinema. La storia che vede il nostro D'Artagnan entrare in maniera più che dirompente nel corpo dei Moschettieri fedeli al re, arrivando a Parigi dalla lontana campagna di Guascogna e capace in poco tempo di scombussolare l'ovattata vita di corte e i piani diabolici dell...
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